domenica 18 aprile 2010

Roba di tutti

In queste ultime settimane abbiamo assistito ad una serie di episodi di antisocialità di amministrazioni comunali (se non ricordo male, tutte leghiste, ma non è questo il punto): bambini lasciati a panini e acqua, bambini lasciati fuori dalla mensa, bambini lasciati a piedi dagli scuolabus, per morosità nei pagamenti dei servizi.
Moti di indignazione ovunque, tutti concentrati sul principio emotivamente ed umanamente più immediato: non si possono fare pagare ai bambini le colpe dei genitori.
Salta anche fuori il benefattore che salda i conti in sospeso; come reagiscono i concittadini ? "Eh, ma allora adesso non pago più nenche io." Tipicamente Padano. E' caratteristico dello Sprofondo Nord: nessuno sa perchè, ma se A fa un favore a B, ne segue che C si sente danneggiato. Forse perchè il vicino di casa è quello a cui si dice "buongiorno" o "buonasera" ma lo si vede come una specie di competitore, di concorrente, non si capisce in quale gara e per quale traguardo: comunque, più indietro arriva lui, più avanti arrivo io. Pensate che bella società ne viene fuori.
Ma oltre l'aspetto (dis)umano più appariscente, c'è in queste vicende una radice meno vistosa e un pò più profonda, che mi pare sia stata notata da pochi: la mensa scolastica, lo scuolabus, non dovrebbero essere dei servizi banali, che la collettività mette a disposizione dei bambini che vanno a scuola, e che pertanto dovrebbero essere gratuiti per tutti, e quindi dovrebbero essere finanziati con il denaro pubblico, e non con le rette pagate dalle famiglie ?
Denaro pubblico... sapete quella cosa lì... le tasse... che chi ha di più paga di più, chi ha di meno paga di meno... e servono per fare quelle cose che dovrebbero servire al bene della collettività ?
Non è un caso che lo slogan preferito della destra sia "meno tasse", che serve per sedurre soprattutto i poveri: per fregarli, perchè i poveri sono quelli che avrebbero più bisogno di servizi collettivi funzionanti.
Il mito ultraliberista dello Stato "leggero", della "deregulation" ha devastato ogni forma di tutela sociale in tutto il mondo negli ultimi trent'anni (ma proprio in ogni campo, dalle pensioni alla sanità alla sicurezza del traffico aereo), a partire dai tarli decisivi introdotti dalla coppia Reagan - Thatcher fino all'inevitabile implosione nell'era Bush, è una politica economica fallimentare sul piano sociale, che infatti Berlusconi è rimasto solo a seguire ancora con aria trionfante, perchè non ha ancora capito cosa sta succedendo nel mondo.
In Italia, a fare le spese della riduzione delle risorse pubbliche sono stati soprattutto i Comuni: e certo, vuoi forse rinunciare ai lucrosissimi appalti statali dell'inutile Alta Velocità per gli imprenditori amici ? Della politica economica liberista all'ingrosso, i bambini lasciati a piedi dallo scuolabus sono gli effetti al dettaglio.

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