giovedì 20 gennaio 2011

2010, un altro bilancio


In Sudafrica, il 2010 si è concluso con un totale di 333 rinoceronti uccisi dai bracconieri; erano stati 122 nel 2009. 146 rinoceronti sono stati uccisi nel solo Kruger National Park, nel nordest del Paese, dove probabilmente i bracconieri si introducono dai confinanti Zimbabwe e Mozambico, approfittando di una sorveglianza più lassa. Quasi tutti erano rinoceronti bianchi del sud (Ceratotherium simum simum), una specie considerata quasi a rischio; ma sono andati perduti anche 10 esemplari di Diceros bicornis, rinoceronte nero (foto), ad altissimo rischio di estinzione.
Il bilancio dell'anno si completa con cinque bracconieri uccisi e sette arrestati, ma il tasso di riproduzione non è comparabile fra i due gruppi in conflitto.
Il motivo di questa escalation nel numero, quasi triplicato in un anno, di capi abbattuti illegalmente sta principalmente nel fatto che i cacciatori di frodo si attrezzano con tecnologie sempre più avanzate: percorrono i parchi in elicottero nelle ore di buio, usano occhiali ad infrarossi per la visione notturna, sparano con i fucili più moderni e potenti oggi esistenti, atterrano, tagliano il corno dell'animale ucciso, e volano via prima che i guardaparco abbiano qualsiasi possibilità di intervenire.
Ma come è possibile che dei bracconieri possano adottare strumenti così sofisticati per commettere i loro crimini ? E' presto detto: il commercio dei corni di rinoceronte è vietato in tutto il mondo, ma la richiesta è talmente forte che, sul mercato nero, ogni singolo pezzo ha raggiunto un valore che si stima nell'ordine dei 70000 dollari. Queste cifre rendono possibili investimenti spaventosi nelle attività di bracconaggio.
Ed infine, il solo ed unico motivo per cui i valori commerciali sono così elevati e la richiesta così forte, è che il corno di rinoceronte è tuttora considerato un farmaco fondamentale nella medicina tradizionale dell'Asia.
Quindi, l'unico motore che fa andare avanti tutta questa macelleria, con delinquenti che si attrezzano con elicotteri e strumenti degni di una guerra, e tutta questa massa di denaro è, in sostanza, una superstizione.

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