lunedì 11 aprile 2011

I numeri ed il Ministro della Paura


Oggi che, infine, l'Unione Europea ha preso a schiaffi le mistificazioni del Governo italiano in fatto di immigrazione, con l'ovvia ragione che non esiste nessuna emergenza, non sto neanche ad insistere su un punto che ho sfiorato di passaggio nel post precedente, perchè giornali e televisioni ne sono già saturi. E anche perchè è fin troppo facile reperire informazioni sensate (a differenza di quelle che vi rovesciano in casa i vostri schermi e la maggior parte dei quotidiani). Vi basterà dare un'occhiata a questo pezzo di qualche giorno fa sul blog di Giovanni Spataro per farvi un'idea. Qui invece trovate una divertente (per quel che si può) interpretazione della questione tutta matematica.












Salto quindi direttamente alle conclusioni.
La sopravvalutazione del problema è stata consapevole e voluta; il caos a Lampedusa è stato rigorosamente organizzato, ritardando scientemente lo smistamento delle persone. L'intasamento dell'isola è stato cercato e voluto.
Cui prodest ? Si domanda retoricamente Spataro. La risposta è fin troppo facile. Uno (se non tutti) dei partiti di governo vive delle paure irrazionali dei suoi elettori; se non c'è, la paura va creata ed alimentata.
Cosa sarebbe la Lega Nord senza la paura dello straniero ? Terrorizzare, profetizzare invasioni, creare disagio sociale per alimentare diffidenze, e assecondare le diffidenze ghettizzando ed escludendo, e così creare ulteriore disagio sociale che alimenta il gorgo; e questo è il mestiere del Ministro della Paura.

Il guaio è che la massaia ed il lettore del Corriere della Sera sono indifesi, ci cascano e si lasciano irretire, si chiudono in casa a doppia mandata e mettono anche il lucchetto al frigorifero.

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