mercoledì 15 febbraio 2012

Monza Ladrona


Oggi il ministro Giarda ha comunicato al Parlamento che le famose sedi dei Ministeri a Monza, inaugurate con grandi festeggiamenti e polente l'estate scorsa, tra sorrisi e gote paonazze di Calderoli, e badanti che tentavano di spiegare a Bossi cosa stava succedendo e che non era giornata da dito medio, sono chiuse.
Chiuse dal giorno del giuramento del nuovo Governo, tre mesi fa.
Restituiti i vani vanamente occupati per una fanfaronesca stagione.
Ceduti o riutilizzati i mobili, armadi e scaffali probabilmente desolatamente vuoti.
Ceduti o riutilizzati i computer, nella cui memoria saranno presenti solo le statistiche del solitario "spider", mai giocato con più di due semi.
Staccati i telefoni, presumibilmente utilizzati solo nella pausa pranzo per ordinare sushi di pesce siluro, oppure casseula take-away alla rosticceria padano-cinese.
Si spera, per una semplice questione di buon gusto, che siano stati smaltiti ecologicamente i soprammobili.

Non l'avesse mai detto, il ministro Giarda. Calderoli è istantaneamente andato su tutte le furie e ha promesso fuoco e fiamme, anzi "guerra senza quartiere". Dura e crudele vendetta per l'azzeramento del più importante successo politico della Lega Nord da trent'anni a questa parte.
Dunque, per tutto quest'inverno Calderoli non se n'era neanche accorto.
Come il palo della Banda dell'Ortica.

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