giovedì 8 marzo 2012

8 marzo - Breve ed infinita storia di una donna


Il 4 ottobre 1951, nel Johns Hopkins Hospital di Baltimora, moriva per un tumore della cervice uterina molto aggressivo, Henrietta Lacks. Aveva 31 anni e 5 figli.
Nata Loretta Pleasant, era una di 10 fratelli di una famiglia di coltivatori di tabacco originari della Virginia, poverissimi e quasi analfabeti. Non si sa come il suo nome fu modificato da Loretta in Henrietta. I genitori non erano in grado di mantenere la famiglia, ed all'età di 4 anni la bimba fu affidata ai nonni. Si sposò a 21 anni con un cugino, David Lacks, dal quale aveva già avuto due figli, il primo dei quali a 14 anni.
Lacks era il cognome dei proprietari terrieri bianchi per i quali avevano lavorato nei campi di tabacco gli antenati di David e che, secondo l'usanza un tempo comune, era stato attribuito anche agli schiavi neri della famiglia, e quindi da essi mantenuto dopo l'abolizione della schiavitù.
Poco dopo il matrimonio, la famigliola si trasferì nel Maryland, in un sobborgo di Baltimora, con la prospettiva di un lavoro migliore. Poco dopo la sua quinta ed ultima gravidanza, ad Henrietta fu diagnosticato il tumore. Fu quindi portata al Johns Hopkins, perchè quello era l'unico ospedale di Baltimora che accettava di ricoverare i negri, in un reparto separato.
Durante le inutili cure, le furono prelevati alcuni campioni di tessuto epiteliale canceroso dalla cervice, che vennero quindi passati al dottor George Otto Gey, etichettati con la sigla del nominativo della paziente di provenienza: HeLa.
Il dottor Otto Gey si ritrovò tra le mani qualcosa che nessuno aveva mai avuto prima: fino a quel giorno, le cellule umane coltivate in vitro morivano invariabilmente dopo alcuni cicli di divisione. Le cellule prelevate da Henrietta Lacks avevano invece la proprietà di riuscire a moltiplicarsi indefinitamente in un substrato di coltura artificiale.
La possibilità di coltivare in laboratorio cellule umane aprì improvvisamente prospettive del tutto nuove per la medicina: le cellule HeLa vennero subito passate da uno studioso all'altro, ed oggi sono onnipresenti nei laboratori di tutto il mondo e del tutto familiari per chiunque si occupi di ricerca biomedica: già nel 1954, grazie alla linea cellulare HeLa, Salk riucì a mettere a punto il primo vaccino contro la poliomielite (poi soppiantato dal più efficace vaccino di Sabin).
Da allora, le cellule HeLa sono state utilizzate nella ricerca sul cancro, per saggiare la sensibilità a farmaci e cosmetici; talvolta, in tempi meno rigorosi, anche iniettate in pazienti semplicemente per vedere che cosa accadeva; ma pure per il sequenziamento di geni, e ancora oggi negli studi sull'azione del virus dell'AIDS, in esperimenti di fisiologia e per un'infinità di altre ricerche mediche e farmacologiche; sono state anche portate nello spazio per valutarne la reazione a condizioni di assenza di gravità. Ci sono molte migliaia di brevetti che ad esse fanno riferimento.
Ancora adesso non è chiaro perchè la linea cellulare HeLa abbia questa straordinaria ed unica capacità di riprodursi: l'ipotesi più accreditata è che si tratti di un'alterazione nella funzionalità dei telomeri, le estremità dei cromosomi che si ritengono cruciali nel processo di invecchiamento delle linee cellulari; ma è anche vero che questa discendenza da tessuto tumorale presenta diverse importanti anomalie rispetto a cellule umane sane. Comunque sia, le "cellule di Henrietta" sono oggi ubiquitarie nei laboratori del mondo e continuano ad essere coltivate, per una massa complessiva che qualcuno si è preso la briga di stimare in qualche decina di tonnellate.

Oggi un flacone da 100 microgrammi di cellule HeLa può essere acquistato per 100 dollari o più. Neanche la minima parte del ricavato va ai parenti di Henrietta, i quali anzi per molti anni rimasero completamente all'oscuro della scoperta e dei suoi sviluppi (qui trovate una nota di chiarimenti dell'Istituto di Medicina Johns Hopkins).

Henrietta Lacks è seppellita da qualche parte nel grande camposanto di famiglia, chiamato Lackstown, nella sua cittadina di origine, in Virginia; non si sa esattamente dove, perchè nel cimitero della famiglia Lacks, un recinto di legno separa i Lacks neri dai Lacks bianchi; e per i negri non ci sono lapidi.

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