domenica 16 settembre 2012

Doppio fallo



Salerno. Compra un panino da McDonald's e ci trova dentro uno scarafaggio.
"Appena ho capito cosa c'era in quel panino, ho cominciato a sentirmi malissimo. Ho dovuto andare all'ospedale", ha detto lo scarafaggio
. (1)

Abbiamo parlato recentemente dei problemi di cattiva alimentazione che affliggono soprattutto le fasce più povere della popolazione negli Stati Uniti, dove la diffusione di proteine e grassi a basso costo porta in alcune aree ad avere un obeso ogni tre abitanti, come consguenza della concentrazione dei punti di vendita di generi alimentari decenti in centri commerciali inaccessibili a chi non dispone di un'automobile.

La ragazzina nella foto si chiama Taylor Townsend, ha 16 anni, tennista, mancina. Vincendo gli Open di Australia in gennaio è diventata la N°1 delle classifiche mondiali Under 18, quindi vince piuttosto regolarmente contro ragazze di uno o due anni più grandi di lei. Oltre che forte è anche piuttosto cicciotta: 1,68 per circa 80 kg.

Ora, succede che la Federazione Statunitense del Tennis, USTA, le nega i rimborsi spese di viaggio ed iscrizione per gli US Open di New York, con la motivazione che è troppo grassa, in aggiunta all'intimazione a raggiungere una buona forma fisica prima di presentarsi ad altri tornei (su qualche giornale ho letto anche "ad allenarsi di più" ma spero che si tratti della cronica inaffidabilità della stampa, e che non siano arrivati a tanta sciocchezza). Taylor a New York partecipa a spese sue, arriva ai quarti di finale nel singolo e vince il doppio.

La poca usta* dell'USTA pare sia dovuta alla zelante e troppo servile adesione alla campagna della signora Michelle Obama contro l'obesità dei giovani.
Per carità, il problema, come si è detto, esiste ed è grave, ma qui si tratta di una ragazza che pratica sport ad alto livello, allenata ed in forma a sufficienza da suonargliele a quelle più grandi di lei.

Così va: prima si lascia ogni aspetto della vita delle persone, persino gli approvvigionamenti alimentari, nelle grinfie dei processi del libero mercato ed in balìa della massimizzazione dei profitti, senza alcuna pianificazione e regolamentazione (tanto per dire la prima che viene in mente, obbligare la grande distribuzione ad utilizzare parte dei suoi lauti profitti per rifornire un verduraio strategico da tenere aperto in ogni paesino, non sarebbe forse più efficace delle campagne di propaganda della First Lady ?); poi, ogni tanto, a vanvera, e sempre per iniziativa individuale e senza organicità, parte una crociata su un argomento a piacere per il bene pubblico. E come succede di solito, le crociate finiscono per prendersela con il bersaglio sbagliato.

E' sconfortante. Mi consolerò cucinandomi un risotto al radicchio, alla salute dei lettori e della giovane tennista maltrattata perchè troppo in carne.

(1) Alessandro Bielli, 14 maggio 2010, su www.luttazzi.it, la "Palestra di satira" di Daniele Luttazzi. Per le regole della Palestra, lo spunto iniziale è un titolo di giornale.

*usta = comprendonio, in traduzione semplificata a beneficio dei carenti di usta e dei piemontesi.

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