mercoledì 25 giugno 2014

Tragedia Nazionale




Oh, quale disfatta ! Oh, che immane disastro ! Quale nero futuro si prospetta ora per tutta quella pletora, quello sterminato esercito, di:







corrispondenti dall'atrio dell'albergo;
commentatori pedanti;
strateghi da poltrona;
anticipatori di formazioni;
sportivi obesi;
stakanovisti di conferenze stampa a rullo continuo;
inviati speciali presso il lato ovest del recinto del campo di allenamento;
inviati speciali presso il lato sud del recinto del campo di allenamento;
inviati qualsiasi da qualsiasi parte;
opinionisti per banalità a gettone;
costruttori di scoop sul menu della prima colazione;
cronisti d'assalto per la verifica della pressione di gonfiaggio delle gomme del pullman;
giornalisti d'inchiesta sul candeggio dei calzoncini;
rètori da scuola materna;
artigiani di spiritosaggini a buon mercato;
esperti di tacchetti e lacci da scarpe;
indovini dei fatti di ieri;
intervistatori incomunicabili;
storici improvvisati;
tecnici dell'ovvio;
specialisti dell'inesistente
e cialtroni assortiti...

Eccoli di punto in bianco senza occupazione; squagliata la squadra Nazionale, si scoprono privati di un senso, di un perchè. Ignari di qualsiasi altro mondo al di fuori del bordo del campo, sono oggi ridotti a uomini da marciapiede.
Che ne sarà di loro, ora ?

lunedì 23 giugno 2014

Breve manuale di patologia immaginaria

Rapida rassegna dei più diffusi pericoli per la salute che non esistono:


Il raptus.
Etimologicamente significa "catturato"; cioè preso da qualche forza esterna misteriosa che assume il controllo del soggetto inducendolo ad azioni che altrimenti mai avrebbe compiuto. Quindi dovrebbe trattarsi di una categoria fenomenologica intermedia tra il rapimento da parte degli alieni e le apparizioni della Madonna.
Si può essere fortemente arrabbiati al punto di sfogarsi un pò come capita, ma voi avete mai avuto un raptus ? Conoscete qualcuno che ne abbia avuti ?
E' solo una buona invenzione per gli avvocati, utile a mettere una toppa ai comportamenti violenti dei loro assistiti. Un buon giudice che zittisse l'avvocato potrebbe forse risalire alle reali motivazioni di uno scoppio d'ira.
Grazie al felice istituto del pettegolezzo tra colleghi si possono conoscere episodi che avvengono quasi sotto il nostro naso, ma altrimenti destinati a rimanere del tutto ignoti. Fu così che venni a sapere, molti e molti anni fa, di un attempato e grigio burocrate aziendale che aveva tentato di incantonare nel bagno la giovane e graziosa signora delle pulizie, senza esiti positivi. Posto, all'ora dell'uscita, al cospetto del di lei fidanzato, disgraziatamente giocatore di rugby, riuscì a cavarsela invocando di essere stato vittima di un "raptus"; a riprova del fatto che il raptus non esiste: in questo come negli altri casi la denominazione corretta sarebbe un'altra.

L'accavallamento di nervi.
"Oh, che dolore, mi si è accavallato un nervo !"
Situazione prospettata, a parte il male, di solito con una certa sorprendente indifferenza; ma per chiunque abbia minime cognizioni di anatomia costituisce un'immagine horror.
I nervi non si accavallano. Non possono, se non per mezzo di torture inimmaginabili. Trattasi solitamente di lievi contratture muscolari, o crampi, o infiammazioni.

La dilatazione dello stomaco.
Raffigurazione non horror, ma decisamente splatter, della bevanda gassata che, una volta ingerita, sviluppa il suo mefitico carico di anidride carbonica nello stomaco, facendolo gonfiare a dismisura e deformandolo per tutto il resto della vita; il soggetto che abbia così modificato la struttura del suo apparato digerente sarà poi costretto a mangiare smodatamente per poter riempire il suo stomaco smisurato, e sarà inesorabilmente condannato alla perpetua pinguedine. Trattasi di punizione divina, solitamente riservata ai maschi, per il peccato mortale dell'ingordigia di birra. Il sottinteso morale è nascosto nella controparte non raccontata: la parca signora che, grazie alla sua misteriosa collezione di esoteriche tisanine dai mille effetti benefici, riuscirà a convincere il proprio stomaco a ridursi alle dimensioni di un fagiolo, e vivrà snella e piacente mangiando come un uccellino (pur passando dallo psicologo quasi tutto il tempo tra un pasto e l'altro).
Lo stomaco è grossomodo un sacco contrattile, con un robusto strato muscolare incluso nell'involucro: è quindi molto elastico e si dilata quando è pieno, per riprendere la sua forma originaria quando si svuota. Tutto qui.
E' vero, l'ambiente acido dello stomaco accelera la liberazione di anidride carbonica dai liquidi che ne contengono, e questo lo fa gonfiare. Poi, con un bel rutto a spettinare l'interlocutore, tutto ritorna esattamente com'era.

Ma questo rende inevitabile un paragrafo su:

Ingrassamento (alimenti che determinano l').
Pasta; lamponi; mezze maniche in soffritto di aglio e acciughe con olive nere e capperi; acqua; crostacei; peperonata; pane; bibite; carboidrati mangiati di sera; carboidrati mangiati di giorno; sale; aperitivi; melone; proteine cotte; melanzane; proteine crude; pesce di fiume; anacardi; prezzemolo. A rotazione, a seconda delle mode dietologiche del momento.
A cui va contrapposta la lista degli alimenti che fanno dimagrire: mirtilli; mezze maniche in soffritto di aglio e acciughe con olive nere capperi e peperoncino; pasta; cocomero; pane; carboidrati mangiati di sera; acqua; carboidrati mangiati di giorno; proteine crude; sale iodato; proteine cotte; melanzane; pesce crudo; arachidi; sedano; aperitivi. A rotazione, a seconda delle mode dietologiche del momento.
Non esiste cazzata a cui non sia stata attribuita la facoltà di provocare inimmaginabili aumenti di peso nei poco avveduti soggetti che la ingeriscano. Tutto pur di rifiutare l'idea che il sovrappeso sia generato da un sedere sempre saldamente appoggiato su qualcosa di comodo.

I negri attaccano le malattie.
Superstizione tribale particolarmente diffusa tra le Cravatte Verdi, una sperduta e derelitta popolazione arroccata nella più desolata ignoranza nello Sprofondo Nord dell'Italia; salvo qualche encomiabile ma disperato tentativo di acquisire titoli di studio pagandoli in contanti, gli indigeni di quest'area culturalmente depressa tendono a bearsi della più totale mancanza di conoscenza.
Storicamente, è vero il contrario: l'uomo ha acquisito le più importanti malattie infettive dalla promiscuità con gli animali che allevava. Vaiolo, influenza, tubercolosi, malaria, peste, morbillo e colera sono tutte malattie di origine animale (bovina, ovina , suina, aviaria, ecc.) [1], anche se oggi i ceppi patogeni per l'uomo sono ormai specializzati per infettare quest'ultimo ospite. E le prime popolazioni di agricoltori e allevatori hanno avuto origine tra 10 e 11mila anni fa, nel Medio Oriente, diffondendosi da qui in Europa e fino all'India (quindi: noi); e, indipendentemente, in Cina (colonizzando poi tutta l'Asia orientale).
L'allevamento del bestiame, con il suo corredo di malattie, ha avuto inizio, per motivi opposti, solo pochissimi millenni fa in Africa e America. In America, semplicemente perchè i primi colonizzatori umani sono arrivati molto tardi, a spanne circa 15mila anni fa, ed erano ancora cacciatori nomadi; in Africa, perchè là l'uomo ha vissuto metà della sua storia, ed ha fatto in tempo ad estinguere le specie di piante e animali potenzialmente allevabili prima di potere imparare ad allevarli. Nelle loro guerre coloniali, gli Europei hanno avuto nelle loro malattie infettive armi molto più distruttive degli archibugi e dei cannoni. Solo gli Americani, sterminati a suon di vaiolo e influenza dai marinai di Cristoforo Colombo, sortirono un flebile contrattacco a colpi di sifilide. Sono i bianchi che attaccano le malattie.

I nemici dell'igiene.
Complotto terroristico ordito dai venditori di detersivi.
"Chissà quanti germi ci saranno lì sopra ? Dieci ? O forse cento ?"
Milioni e milioni. Quindi, quelli che si vantano di ammazzarne il 99% ve ne lasceranno decine e decine di migliaia. Ce ne sono sempre. Su quasi tutto quello che tocchiamo, quello che respiriamo e quello che mangiamo. I batteri ci sono, sono dovunque, ci sono sempre stati e, salvo rarissime eccezioni non vi faranno alcun male; nessuno ha mai detto che quello che mangiamo e che tocchiamo debba essere sterile. Sappiatelo, date una pulita quando serve e dove serve, senza farvi angosciare; conviveteci come ci avete sempre convissuto e siate sereni.

Il colpo d'aria.
Altra fenomenologia patologica inesistente, con cui arbitrariamente e falsamente si denominano contratture ed infiammazioni, allo scopo di colpevolizzare bambini che giocano all'aperto, familiari abbigliati in modo non conforme ai voleri altrui, o aperture non autorizzate di finestre, o per qualsiasi altra faziosità ancora. Tipicamente, funziona da pretesto per farsi regalare sciarpine di seta, coprispalle e simili cianfrusaglie prive di senso.
Un vero processo rivoluzionario non avrà raggiunto il suo pieno compimento finchè il "colpo d'aria" non sarà stato definitivamente estirpato dal lessico popolare. Il colpo d'aria è un'invenzione della borghesia: un inganno perpetrato dalla lobby industriale dei fabbricanti di canottiere; un trucco del padronato per indurre nelle masse falsi bisogni, e dare un artificioso impulso al commercio consumistico di oggetti altrimenti inutili, quali foulard e affini.

[1] Jared Diamond - Armi, acciaio e malattie - Einaudi, 2006.

sabato 7 giugno 2014

Cialtronerie

Confermo. Con la nuova TASI finirò per pagare di più di quello che pagavo con l'IMU.
Fatto il conteggio, ecco qua: il mio modesto appartamentino ha un valore, aggiornato con tutte le rivalutazioni e moltiplicatori vigenti, di 56431,20 Euro.
IMU con alquota 5 per mille: Euro 282,16; detrazione di 200,00 Euro per abitazione principale, IMU pagata Euro 82,16.
TASI con aliquota 2,5 per mille: Euro 141,08, nessuna detrazione; da pagare Euro 141,08.
Non andrò certamente in rovina per questo. Ma mi farebbe piacere che si mettesse un pò di sordina alla ridicola propaganda, ingiustificatamente trionfalistica, chiassosa come tutte le cose sciocche, dei coniatori di slogan a vanvera, rottamatori riconvertiti in riciclatori, pretesi cambiatori di verso e cialtroni professionisti.
Io posso permettermi questa tassa. Ma il semplice conteggio che ho esposto sopra dimostra che l'assenza di detrazioni sposta il carico fiscale verso gli immobili di minor valore; e l'aliquota bassa va tutta a beneficio di quelli di valore maggiore. Come volevasi dimostrare. Questa è una scelta politica, semplice e chiara. Molto più esplicativa di qualsiasi slogan, mottetto e hasshhqtaqg, come si dice, quelle cagatine lì, insomma.

lunedì 2 giugno 2014

Festa de che ?


E' dai tempi della presidenza Ciampi, quando è iniziata questa turpitudine, che mi domando che cosa c'entri la Festa della Repubblica con la triste esibizione di armi e militari; e ancora non sono riuscito e trovare una risposta.
Non deve averlo capito neanche la povera Laura Boldrini, scaraventata dalla sua carica istituzionale sul palco delle autorità, a mò di pesce fuor d'acqua. Stamattina, da un certo punto in avanti, il sagace operatore di RaiNews24 è stato obbligato a stringere le inquadrature su Napolitano e Grasso, per non mostrare al popolo dei teleschermi l'espressione imbarazzata, per non dire schifata, del Presidente della Camera e la sua completa indisponibilità ad applaudire tanta sciatteria militaresca.

Il 2 giugno celebra l'anniversario della scelta tra Monarchia e Repubblica, esercitata, liberamente per la prima volta dal 1921, con il semplice strumento del voto, nel 1946 da un popolo che di militarismi non ne poteva proprio più.
Perchè sporcare una festa di libertà popolare con una messa in scena di strumenti di forza e di imposizione ? Niente da fare. Il presidente Ciampi decise che ci stava a pennello una bella parata militare, e da allora non ce ne siamo più sbarazzati.
E appena si concede un pò di spago ai militari, se ne pagano subito le conseguenze: un mostro (facilmente riconoscibile per le mostrine), corazzato da una rigisdissima, lustrissima e oscurissima divisa, convocato nello studio televisvo ad illustrare le meraviglie messe in mostra dai vari corpi delle forze armate, non perde certamente l'occasione per richiamare l'attenzione del pubblico sul caso dei due sparaciufile italiani trattenuti in India, in uno stato di detenzione che definire dorato è poco, non in una prigione ma in un'ambasciata.
Vi propongo ora una sequenza di due indovinelli.

Primo indovinello: quale argomentazione avrà esposto al pubblico il mostro con le mostrine ?
Argomentazione 1): Due pescatori indiani disarmati sono stati uccisi a fucilate; i colpi non possono essere stati sparati da altri che dai miltari italiani di stanza sulla nave commerciale che si trovava nei pressi del peschereccio; l'Italia ha il dovere di individuare, processare e punire secondo la legge i colpevoli del delitto, siano essi i due detenuti in India, o altri, che non sarà difficile identificare in base al confronto tra le pallottole mortali e le armi in dotazione. Se, come riteniamo, il processo dovesse svolgersi in Italia, dovremo garantire alle parti lese la giusta facoltà di far sentire le proprie ragioni, e il processo non potrà risolversi in una burletta assolutoria.
Argomentazione 2): Liberiamo i nostri marò.
Quale sarà stata la logica dell'esposizione del decoratissimo militare ?

Secondo indovinello: La giornalista sedicente conduttrice insipiente, incolore, insapore e inodore, avrà cercato di proporre all'interlocutore un esame dell'argomentazione alternativa ?
Non avendolo fatto, la giornalista è neutrale ? Imparziale ? Equidistante ? Equidistante da cosa ? Equidistante tra legalità e illegalità ? Tra legalità e illegalità io eviterei di essere equidistante.
Ed essere imparziali è diverso da essere inerti.