tag:blogger.com,1999:blog-1380601322043805592024-03-13T19:12:18.866+01:00il villaggio gallicoDistribuzione gratuita di pozione magica per affrontare le legioni di: razzismo, religione, liberismo economico e altre calamitàMariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.comBlogger386125tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-13401118119088494192024-03-13T19:11:00.001+01:002024-03-13T19:11:17.994+01:00Se<p> Se spieghiamo a Salvini che le navi che arrivano nel Mediterraneo attraverso il Mar Rosso e il Canale di Suez trasportano anche farina di grilli, secondo me le Lega stipula prontamente un'alleanza con i ribelli Houti.</p><p><br /></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-87338791230643712652024-03-07T19:40:00.001+01:002024-03-07T19:40:32.692+01:00I panni sporchi si lavano in autobus<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggm8FFdDIlDq7sytkpXNUmy4b2XIEXCsnvlNk3ySaC2MJU6Y35ttIk_7pytNEQcYov3rW_OgpgaaTCB8f_7KXTAF3edsTV6f4VfrwnkKvfZs4K9LM3Gk7lvmJClmctWrJXiXrhWUkwXIeMQvdG5bGmX2FngzS6O9W-FmlTnWtFKoF-9AO2sAVmxIIGqcM/s4608/IMG_20240307_163609.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3456" data-original-width="4608" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggm8FFdDIlDq7sytkpXNUmy4b2XIEXCsnvlNk3ySaC2MJU6Y35ttIk_7pytNEQcYov3rW_OgpgaaTCB8f_7KXTAF3edsTV6f4VfrwnkKvfZs4K9LM3Gk7lvmJClmctWrJXiXrhWUkwXIeMQvdG5bGmX2FngzS6O9W-FmlTnWtFKoF-9AO2sAVmxIIGqcM/w392-h294/IMG_20240307_163609.jpg" width="392" /></a></div><br /> Sapevo che i grandi pullman sui quali si spostano le squadre professionali di ciclismo sono attrezzati con ogni tipo di utilità, ma la mia modesta immaginazione non mi aveva permesso di concepire anche la presenza della lavatrice. Un'ora dopo la fine della tappa, un addetto avvia il ciclo delicati stirofacile.<p></p><p>Nella foto il bucato della Cofidis.</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-8376141625284341152024-03-05T21:00:00.003+01:002024-03-05T21:12:43.956+01:00Occhio che arriva<p> Vedi ad andare in giro a fare il cretino...</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKiKq8nKTix-oVwRL_0I5TcDQm54hwrnYwNtT0_RXLOT22RW4Pf40Euhwd8AKckF4YLT3jvzUaawTguTRmRO0xHsl6MXY2xPIM3nqS5t8-HD1RU4HxY6CEYPBgQFC_PzzIBEoisXaeEOvnKPrbsnVlKuflNjOoPpBHq8GwvBVWfBJrTjtldEI68qWk65g/s943/Screenshot%202024-03-05%20205244.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="943" data-original-width="810" height="469" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKiKq8nKTix-oVwRL_0I5TcDQm54hwrnYwNtT0_RXLOT22RW4Pf40Euhwd8AKckF4YLT3jvzUaawTguTRmRO0xHsl6MXY2xPIM3nqS5t8-HD1RU4HxY6CEYPBgQFC_PzzIBEoisXaeEOvnKPrbsnVlKuflNjOoPpBHq8GwvBVWfBJrTjtldEI68qWk65g/w403-h469/Screenshot%202024-03-05%20205244.png" width="403" /></a></div>Si dà il caso che in Germania, dove i conti con il passato li hanno fatti, a differenza che da noi, fare il saluto romano è illegale.<div>Stendiamo un velo pietoso sulla distrazione del barista che gestisce proprio quella birreria lì e, per puro caso, è voltato da un'altra parte e non si accorge di queste esibizioni.<br /><div>Piuttosto, adesso quanto scommettiamo che Tajani e Nordio scoprono improvvisamente che, dandosi un po' da fare, l'imputato si può fare rientrare in Italia, processo o non processo, e l'ardito giovinotto ce lo ritroviamo tra i piedi ancora, mentre invece chi sta in ceppi in Ungheria rimane lì ?<br /><p><br /></p></div></div>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-19737897297161789202024-02-27T19:27:00.001+01:002024-02-28T10:03:47.195+01:00Quaresimale<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJMmx5wVxuVGvFqF61FE8UoDZgARxUOGsYVX3ONFyHYq9ShyphenhyphenNOxV-deVfn0ckfSaaYhNF7c8jHI5cjaxb5B6zL21A9EDDX2pq1Yn3uWTlbYZy3VEO1JW5D0J59qUAehZq3iwVwhavniiE-mECgkUbonDIp3BsxvcURoUpHRWv6YBIYxDmEO2_-vetQ-50/s2592/DSC02281.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJMmx5wVxuVGvFqF61FE8UoDZgARxUOGsYVX3ONFyHYq9ShyphenhyphenNOxV-deVfn0ckfSaaYhNF7c8jHI5cjaxb5B6zL21A9EDDX2pq1Yn3uWTlbYZy3VEO1JW5D0J59qUAehZq3iwVwhavniiE-mECgkUbonDIp3BsxvcURoUpHRWv6YBIYxDmEO2_-vetQ-50/w393-h295/DSC02281.JPG" width="393" /></a></div><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqOelEuSlitVTzdKK7rWnXEs_c5rGvvLYNGL0AQwhXTvXIBW8bUVgfFkKaIwZXjM7bSe8hccKYS-xyz7HUBi3RuEhE8JyLegAwsPH2o-BkvnhTNNj9ebYsHZFeKT05N43O5Ts0XdPZHUAwOPQiy0RiHAiVkYNC49Xohh6y05PrHDxa6aUn33DJVPaQGYY/s2592/DSC02295.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqOelEuSlitVTzdKK7rWnXEs_c5rGvvLYNGL0AQwhXTvXIBW8bUVgfFkKaIwZXjM7bSe8hccKYS-xyz7HUBi3RuEhE8JyLegAwsPH2o-BkvnhTNNj9ebYsHZFeKT05N43O5Ts0XdPZHUAwOPQiy0RiHAiVkYNC49Xohh6y05PrHDxa6aUn33DJVPaQGYY/w393-h295/DSC02295.JPG" width="393" /></a></div><br /><div>I due graziosi oggettini raffigurati qui sopra sono coriandoli. Rappresentano la pezzatura più grossa nell'ampia varietà dimensionale di quelli utilizzati per il Gran Carnevale cittadino, una venerabile tradizione istituita di punto in bianco un paio d'anni fa dall'Amministrazione Comunale attualmente in carica, e della quale evidentemente si era molto sentita la mancanza nei secoli precedenti, senza che io mi accorgessi minimamente di tale lacuna.</div><div>Si tratta di una grande festa di carnevale particolarmente originale, in quanto include maschere per grandi e piccini, sfilata di carri vagamente allegorici e balli a vanvera. Mi pare che nessuno mai ci avesse pensato prima in nessun'altra parte del mondo. E c'è qualche D.J., che provvede a tenere desti i partecipanti tenendo il volume alto, molto alto. Quasi insopportabilmente alto persino per me che abito a qualche centinaio di metri dalle vie attraversate dal gaio evento. Pare che se il rumore non raggiunge un livello sufficientemente intollerabile, i partecipanti alla festa non riescano a divertirsi. Faccio fatica a capire, ma le cose che non capisco sono tante, e non mi meraviglio più.</div><div>E poi volano coriandoli, tantissimi coriandoli di varia forma, colore e dimensioni. Quelli rettangolari che vedete qui sopra sono i più grandi, e sono due della mezza dozzina che finora ho trovato nel mio giardino. Ora, che il Sindaco sparga per aria spazzatura che poi il vento mi porta, per centinaia di metri, fino in giardino può essere fastidioso, ma posso anche passarci sopra (mi danno molto più fastidio i decibel del D.J. che seguono lo stesso tragitto, se per questo); o almeno, potrei passarci sopra se i coriandoli fossero di normale carta biodegradabile. Ma, al tatto, mi pare che questi coriandoli rettangolari non siano di sola carta; paiono più o meno plastificati, e questo mi manda un po' più in bestia: ricevere in regalo zozzeria non biodegradabile che finisce per terra mi innervosisce parecchio.</div><div>Chissà se il Comitato Organizzatore del Gran Carnevale si è posto il problema del materiale da utilizzare per la coriandoleria e del suo destino ambientale; ad essere un pochino seri avrebbe dovuto farlo, ma se devo tirare a indovinare scommetterei di no.</div><div>Infine c'è una stranezza cromatica: io continuo a trovare in giardino soltanto coriandoli verdi. E perché mai ? Non riesco a trovare nessun motivo ragionevole perché il vento porti solo i coriandoli verdi a casa mia, riservando magari gli altri colori ai miei vicini. Di seguito un piccolo campionario della diversità altrimenti disponibile, immortalata tra quella che ancora oggi insozza le vie cittadine a due settimane di distanza dalla rumorosa esibizione di stupidità collettiva.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcy0roSrNp2LMcQoTZ64JGDJzaSDcPWr7Q2AAFE15qXcTEK34OJTY-gANFKmbY3fdc8H2Nz3BOEwL-5OBDu5dXVTqrqXAjIRy9TNWP2uyt99Ze_jjGS2HRou3hddRFN3mEsCAe4kGLKshyphenhyphenzxVw77O84CxTxDKblDYpW3U2JzjAKuJfU5TOKZs6mSJkkFo/s2592/DSC02283.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcy0roSrNp2LMcQoTZ64JGDJzaSDcPWr7Q2AAFE15qXcTEK34OJTY-gANFKmbY3fdc8H2Nz3BOEwL-5OBDu5dXVTqrqXAjIRy9TNWP2uyt99Ze_jjGS2HRou3hddRFN3mEsCAe4kGLKshyphenhyphenzxVw77O84CxTxDKblDYpW3U2JzjAKuJfU5TOKZs6mSJkkFo/w377-h283/DSC02283.JPG" width="377" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1nirLKXME945CT-qqTQjEZjmNyM2qO7l3SQ88Cq8cwbRY41uUBw4pau7dKf1s-QB6_jz2NKI7-rs9RfpbCUOTk17nd3fHgpNX2L9jU3NXlrzX9keJDZOfd731lV8MbSXrF08CVsxUgqtKTgTeHHLqtpc7dD7EwrBBoPYC1qZOA0oi246YPMatQ0O3Ed0/s2592/DSC02284.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1nirLKXME945CT-qqTQjEZjmNyM2qO7l3SQ88Cq8cwbRY41uUBw4pau7dKf1s-QB6_jz2NKI7-rs9RfpbCUOTk17nd3fHgpNX2L9jU3NXlrzX9keJDZOfd731lV8MbSXrF08CVsxUgqtKTgTeHHLqtpc7dD7EwrBBoPYC1qZOA0oi246YPMatQ0O3Ed0/w377-h283/DSC02284.JPG" width="377" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOlNLFzmP3Gdvzjgpx1uUYwZmDmBSwpcHiVH4SsHUTxKhABBPfH_NUoD_pJmNYdoFLJcN5LrYkpzmx_-06E9LFj3k5zE6SWV_IIfTnhQ-UYJKEuUXO9LH4FL5CDL4jjM1UtdTvP0k-t8gaY92Ucw3V7Q9VGIMMkX-F4v8XqeqaScK6Wm9e74zCXDdanYE/s2592/DSC02289.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOlNLFzmP3Gdvzjgpx1uUYwZmDmBSwpcHiVH4SsHUTxKhABBPfH_NUoD_pJmNYdoFLJcN5LrYkpzmx_-06E9LFj3k5zE6SWV_IIfTnhQ-UYJKEuUXO9LH4FL5CDL4jjM1UtdTvP0k-t8gaY92Ucw3V7Q9VGIMMkX-F4v8XqeqaScK6Wm9e74zCXDdanYE/w378-h284/DSC02289.JPG" width="378" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3sutkcPT9KqVsUWfTBpiWi25_F_HSweKgr_pqU7iqy6bXl5NywbSE7ooopmm5hc3RB9TXz-eGucpsK1M_WoCvQocQaDcbpveKMM49tLdnoH8g7zkN9LrNXu4avExlXl404plil5Te5b2tsTtoz1DfdTip9xR6h5DU1aTauWhEqxX13mZ-3_txOQpgwok/s2592/DSC02290.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3sutkcPT9KqVsUWfTBpiWi25_F_HSweKgr_pqU7iqy6bXl5NywbSE7ooopmm5hc3RB9TXz-eGucpsK1M_WoCvQocQaDcbpveKMM49tLdnoH8g7zkN9LrNXu4avExlXl404plil5Te5b2tsTtoz1DfdTip9xR6h5DU1aTauWhEqxX13mZ-3_txOQpgwok/w377-h283/DSC02290.JPG" width="377" /></a></div><br /><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTH6rTiUhboHIFmW0HYthOjepv796uticV-tUlumLVHkM3ojqGlBvHzH7qGpZgNwHY3t1isMoL1NGp9JdMINaQ7yos72tOES3wB5EBkott_Y2ksVFNIR5nl69T5CUBlDRu9F8F6ltvkrUgFpwcA6QjsGVkzwuIfdlL7TwvARDP4JfP0JaydElXZHvm9Cw/s2592/DSC02291.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTH6rTiUhboHIFmW0HYthOjepv796uticV-tUlumLVHkM3ojqGlBvHzH7qGpZgNwHY3t1isMoL1NGp9JdMINaQ7yos72tOES3wB5EBkott_Y2ksVFNIR5nl69T5CUBlDRu9F8F6ltvkrUgFpwcA6QjsGVkzwuIfdlL7TwvARDP4JfP0JaydElXZHvm9Cw/w376-h282/DSC02291.JPG" width="376" /></a></div><br /></div><div>E dunque per quale motivo io nel mio giardino trovo soltanto coriandoli verdi ?</div><div>L'ipotesi che mi sembra più plausibile (ma che non saprei come verificare sperimentalmente) è che quelli di colore contrastante con l'erba vengano mangiati dai frequentatori abituali delle mie pertinenze: merli, tortore, storni, ecc., il che amplificherebbe ulteriormente il danno ambientale.</div><div><br /></div><div>AGGIORNAMENTO del 28 febbraio: dopo una fruttuosa consulenza con il massimo esperto in materia, l'edicolante, sembra che si tratti di carta comune senza componenti plastiche. Meno male.</div><br />Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-870378235280177682024-02-19T22:19:00.002+01:002024-02-19T22:19:39.281+01:00Non è un paese per alberi - 2<p> Amministratori comunali che tuttora vivono in epoche remote si vantano (peraltro falsamente) di curarsi degli alberi in città "perché fanno ombra d'estate". Gli alberi che crescono nelle aree urbane fanno molto di più della semplice ombra. Intanto la clorofilla, mentre assorbe la radiazione elettromagnetica più o meno lungo tutto lo spettro della luce visibile, riflette invece la radiazione infrarossa, termica (cosa che una tettoia o un telo di plastica non fanno); poiché ciò avviene in massima parte sulla pagina superiore delle foglie, c'è un effetto di dispersione attiva del calore verso l'alto. Se all'ombra di un albero avete una sensazione di frescura più gradevole che all'ombra di una tettoia, non si tratta solo di una vostra impressione, è un fatto reale. Inoltre, un albero disperde decine di litri d'acqua per evaporazione attraverso le foglie, quindi rinfresca ulteriormente l'aria circostante grazie al calore latente di evaporazione (in soldoni, l'evaporazione richiede calore, che viene sottratto all'ambiente circostante: se fate bollire l'acqua sul fuoco, nonostante continuiate a scaldarla, non supera i 100°C, perché l'energia che continuate a fornire serve solo a farla evaporare).</p><p>L'energia luminosa assorbita dalla clorofilla viene usata per il compito, molto dispendioso, di strappare atomi di idrogeno all'acqua (è il processo che libera, come effetto collaterale, ossigeno); questi, a loro volta, serviranno a ridurre l'anidride carbonica (O=C=O) a unità di carboidrati [(H-C-O-H)n] con i quali le piante costruiscono se stesse e danno da mangiare a (quasi) tutto il resto dei viventi. Quando guardate un albero e pensate "ma quanto è grande..." tenete presente che (quasi) tutta quella roba lì è anidride carbonica sottratta all'atmosfera. Ma una volta che la luce ha fornito un tale "potere riducente", questo può essere usato mica soltanto per ridurre l'anidride carbonica; se si trova a passare di lì una molecola di un qualche tipo di ossido di azoto (una categoria di inquinanti atmosferici tra i più pericolosi, presenti nei gas di scarico di motori e impianti di riscaldamento) viene agevolmente ridotto pure quello, e trasformato in qualcos'altro di meno dannoso.</p><p>Quindi la presenza di alberi in città, lì dove le aree pavimentate e cementificate generano le terribili "isole di calore" estive, e dove gli inquinanti atmosferici vengono prodotti, ha una quantità di benemerenze che vengono scarsamente riconosciute, ed è sempre più di vitale importanza. Stefano Mancuso (che pure a volte esagera un po' in enfasi) ci dice spesso che nelle aree urbane la quota ottimale di aree alberate dovrebbe coprire almeno il 30% della superficie. Nelle grandi città italiane siamo ben al di sotto del 10%, e la qualità dell'aria parla chiaro sull'inadeguatezza di tale valore. In provincia forse ce la passiamo un po' meglio, ma in ogni caso i nostri alberi cittadini dovrebbero essere curati con tutte le attenzioni come alleati preziosi.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgRQCuKP3C2ahcp48-uLJSElaSTdGf1r6NM6jAch6IEnqGdkwtrPvXuIFqD2SKoH0T_nwmjSzz44Jxc7M9vySU47AO2P6s10OMy1sxHSXZvCZRSPeBjjmXk8UljFqK6s87-cVku288Eg0oEl7puHPWFBM_40ZnfJv1lEleTf-n9jgq-t5RwCLgY2M_5II/s2592/DSC02245.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="506" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgRQCuKP3C2ahcp48-uLJSElaSTdGf1r6NM6jAch6IEnqGdkwtrPvXuIFqD2SKoH0T_nwmjSzz44Jxc7M9vySU47AO2P6s10OMy1sxHSXZvCZRSPeBjjmXk8UljFqK6s87-cVku288Eg0oEl7puHPWFBM_40ZnfJv1lEleTf-n9jgq-t5RwCLgY2M_5II/w379-h506/DSC02245.JPG" width="379" /></a></div><br />Ma, almeno in passato, chissà se c'era pessimismo sulla possibilità di sviluppo, chissà se tirchieria nel dimensionamento delle aiuole, oppure inconsapevolezza dell'oscuro fenomeno della crescita in diametro, ma il risultato è che molti dei nostri preziosi amici si trovano ormai in condizioni di grave sofferenza.<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXLST4cOOyhru8T-AGgRUV8MpdNOPX9GpHjIiW6bQ9IHb2w4esxqmsjBl5qFOSw8MEHl8ijF9kYcrS2zR2x96N1kgaZ2y9qP0jwpvKkkJgb5N3f0x6ZCZgDo_MQEGZmeWYoE7Y9qqKhXhTnuya8TGUaRAZKAiV4yuxkM_8oDNYBz69oA7YtoZ-1dJNl4/s2592/DSC02244.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="495" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXLST4cOOyhru8T-AGgRUV8MpdNOPX9GpHjIiW6bQ9IHb2w4esxqmsjBl5qFOSw8MEHl8ijF9kYcrS2zR2x96N1kgaZ2y9qP0jwpvKkkJgb5N3f0x6ZCZgDo_MQEGZmeWYoE7Y9qqKhXhTnuya8TGUaRAZKAiV4yuxkM_8oDNYBz69oA7YtoZ-1dJNl4/w371-h495/DSC02244.JPG" width="371" /></a></div><br /><p>E come se non bastassero questi orrori originari prodotti decenni fa in fase di progettazione, si aggiungono anche malefatte moderne:</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWK7FPEPoONi6sDihCUgCR46SCAT87Pr0YNm8QwXE8GeyngMuQ0_BMyZKXKJ-8YgA6L9oAlhqkX_8eskmQ_Wujppa6T3gnz27jPLJRxPI0zywCWx4Vn93fKTAoFgRJj7I_EPAf3QMyDab2Kc3nOVvuBsmfDsYTUCMb7DJdAnMdLH04aCGnnKEIokQlDQ0/s2592/DSC02239.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="493" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWK7FPEPoONi6sDihCUgCR46SCAT87Pr0YNm8QwXE8GeyngMuQ0_BMyZKXKJ-8YgA6L9oAlhqkX_8eskmQ_Wujppa6T3gnz27jPLJRxPI0zywCWx4Vn93fKTAoFgRJj7I_EPAf3QMyDab2Kc3nOVvuBsmfDsYTUCMb7DJdAnMdLH04aCGnnKEIokQlDQ0/w370-h493/DSC02239.JPG" width="370" /></a></div><br /><p>Cordicelle di nailon legate al tronco anni fa e mai rimosse, per chissà quale motivo, forse per appendere decorazioni festaiole in onore di una qualsiasi Madonna del Vattelappesca tra le innumerevoli che infestano il calendario. Le corde cominciano ormai a comprimere la corteccia; appena sotto la corteccia c'è lo strato di cellule del cambio, che ogni primavera si riproducono per formare un nuovo strato di cambio verso l'esterno e un anello di nuovi vasi che condurranno l'acqua dalle radici alle nuove foglie all'interno, facendo crescere il diametro del tronco. Quando l'ostacolo interromperà la continuità della riproduzione del cambio, l'albero morirà, e l'apposito assessore ci racconterà la solita favoletta che a lui dispiace moltissimo abbattere gli alberi, ma non se ne può proprio fare a meno.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXEFSSe9ND628FpFCuaItuK2qB7mmd6HCSYlf4ATS6L7mk_Jh_sNt_zz8sgg5rwfqGhFO2CDB1v9Jlbb561tfw2PuOwOQY1-ebkkKTx7VUGXw3CbqkRqjtmTJHgZs94jjKW-9LjUkfHcAxSOJY3WyPQIBZBpHr9Ivpg3B2WNxAY0DxMDziFzMMcBZ4b-A/s2592/DSC02238.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXEFSSe9ND628FpFCuaItuK2qB7mmd6HCSYlf4ATS6L7mk_Jh_sNt_zz8sgg5rwfqGhFO2CDB1v9Jlbb561tfw2PuOwOQY1-ebkkKTx7VUGXw3CbqkRqjtmTJHgZs94jjKW-9LjUkfHcAxSOJY3WyPQIBZBpHr9Ivpg3B2WNxAY0DxMDziFzMMcBZ4b-A/w368-h491/DSC02238.JPG" width="368" /></a></div><br /> Posso intervenire personalmente ad andare a tagliare le cordicelle, salvo il fastidio di dovermi portare in giro per il viale una scaletta. Come primo provvedimento, un paio di settimane fa sono andato a mostrare le foto all'Ufficio Ambiente del Comune, dove la responsabile mi ha molto ringraziato per la segnalazione. Ma se entro marzo le cordicelle non saranno sparite, mi toccherà armarmi di forbici e scaletta.<p></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-88505142808512888312024-02-14T14:17:00.002+01:002024-02-14T14:18:43.601+01:00Seguaci<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGJwdbHI-pa2bRSflw_YJj8Xel7Qakq457UuR0XW08lAvITiK7EFql1t3uFYParFQfQprAT2aVyFB453SfNVYdHNG1ZHNN-aB0OpB2HdWgjMRWK96HotTZKWUEOgJO0yHH5kUbDSWqw_2kDCOG0fmv2KtZJaFel5VAwzavQhfo4SXbEoNFHjXjBr5S_20/s1024/Beppe_Grillo_5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGJwdbHI-pa2bRSflw_YJj8Xel7Qakq457UuR0XW08lAvITiK7EFql1t3uFYParFQfQprAT2aVyFB453SfNVYdHNG1ZHNN-aB0OpB2HdWgjMRWK96HotTZKWUEOgJO0yHH5kUbDSWqw_2kDCOG0fmv2KtZJaFel5VAwzavQhfo4SXbEoNFHjXjBr5S_20/w376-h282/Beppe_Grillo_5.jpg" width="376" /></a></div><br /> Ricordo sempre con particolare piacere uno spettacolo di Beppe Grillo a cui ho assistito anni fa, non molto tempo prima che venisse fondato il suo movimento politico.<p></p><p>Il vulcanico intrattenitore mostrò sul palcoscenico un voluminoso pacchetto di carte di varie dimensioni, spiegando che si trattava della massa di pubblicità che aveva prelevato dalla sua cassetta delle lettere negli ultimi tempi: "Ma ve l'ho chiesto io di ricevere tutta questa pubblicità ? Ve l'ho mai chiesto ? E quanti alberi abbiamo abbattuto per produrre tutta questa massa di carta che non serve a niente ?" Infine, richiamandosi alla sua genovesità: "Io pago la tassa sui rifiuti, no ? La tassa sui rifiuti la pago io con i soldi miei. Ma se i rifiuti che butto via sono tutta la vostra pubblicità che io non voglio ricevere e che non vi ho chiesto, allora la tassa sui rifiuti me la dovete pagare voi. Chi riempie le cassette della posta di pubblicità deve pagare la tassa della spazzatura!"</p><p>Ragionamento del tutto condivisibile. Nella fotografia in basso, il contenuto della mia cassetta della posta, stamattina.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRx2_WL6FHULmWpeLy9cGOkEizRlhvS3VPLTQbYxDXpuMishsF4qXw1NJpd7hs3PwfV9uDgbBHNciXHoT9RhSO0to7Z_L2oiVLCmVqqIH6eug2HcYhnxeq7e3dLqVubPo28vkEdMgODsPYAlZawCB-yaF3HGn4zsFJ7hy-ReTZZeayQDObd6ybAf7WHVE/s2592/DSC02275.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="503" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRx2_WL6FHULmWpeLy9cGOkEizRlhvS3VPLTQbYxDXpuMishsF4qXw1NJpd7hs3PwfV9uDgbBHNciXHoT9RhSO0to7Z_L2oiVLCmVqqIH6eug2HcYhnxeq7e3dLqVubPo28vkEdMgODsPYAlZawCB-yaF3HGn4zsFJ7hy-ReTZZeayQDObd6ybAf7WHVE/w377-h503/DSC02275.JPG" width="377" /></a></div><br /><p><br /></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-29346266111794455862024-02-12T21:43:00.001+01:002024-02-12T21:43:34.847+01:0012 febbraio - Darwin Day<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxuAZ9yfARxeOyWjZQo0Q-AJAtb2-2oLHWvkIN3cfGwmVBdm_OWbRCO9-v9JXIF4GPGY4BYKW_Qrw7U7aSq9VwpE3vWYDlBZx_oxvqYjXFrI8Q56Y1zDu0ZWDdv9iBOp4bWzAJeoR5kzrM19xo9S2BVaVlOdLGyslJOdpB7uiJWuLIMuVxQv9lK6RUZ9E/s1920/Heading-image.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxuAZ9yfARxeOyWjZQo0Q-AJAtb2-2oLHWvkIN3cfGwmVBdm_OWbRCO9-v9JXIF4GPGY4BYKW_Qrw7U7aSq9VwpE3vWYDlBZx_oxvqYjXFrI8Q56Y1zDu0ZWDdv9iBOp4bWzAJeoR5kzrM19xo9S2BVaVlOdLGyslJOdpB7uiJWuLIMuVxQv9lK6RUZ9E/w397-h223/Heading-image.png" width="397" /></a></div><br /><p></p><p></p><p style="margin-bottom: 0cm;">Uno dei luoghi comuni più diffusi e
più difficili da estirpare sull'evoluzione biologica è che essa
contenga una necessaria ascesa verso la perfezione, nella quale
“successivo” è sinonimo di “migliore”.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Lo stesso Darwin ebbe un atteggiamento
non del tutto coerente rispetto a questo principio: era perfettamente
consapevole che la selezione naturale agisce a vantaggio di
adattamenti ad ambienti locali mutevoli, e quindi il significato del
“più adatto” è sempre relativo al qui ed ora, e poiché gli
ambienti possono modificarsi in modo casuale in qualsiasi direzione,
non può esistere alcuna tendenza cosmica nel cambiamento evolutivo.
D' altra parte, volle mantenere un'idea generale di progresso
immaginando ecosistemi affollati in cui nuove specie riescono a
scalzare quelle preesistenti grazie a qualche tipo di superiorità
intrinseca.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">In una visione più matura, dopo quasi
due secoli di dibattito (festeggiamo oggi i 215 anni dalla nascita
del padre dell'evoluzionismo), possiamo riconoscere che se una
tendenza complessiva esiste nell'evoluzione biologica, è quella
verso la diversificazione; quello che aumenta nel tempo è la
diversità dei viventi, più che la loro complessità. Oggi il modo
più probabile di essere vivo è essere un batterio, proprio come tre
miliardi e mezzo di anni fa. Se siete vivi e non siete batteri,
potete considerarvi delle stravaganti eccezioni. Ecco, l'evoluzione
non è una scalata verso un apice immaginario e non definibile, è
esplorazione di possibilità.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ma a noi l'idea della tendenza verso il
meglio piace molto, perché non sappiamo resistere alla tentazione di
individuare in noi stessi l'apice del progresso, una vetta necessaria
e prevedibile, con la nostra coscienza e la nostra intelligenza.
Quasi quattro miliardi di storia trascorsi con l'unico scopo di
arrivare fino a noi, 200mila anni fa. Come pensare che la Tour Eiffel
sia stata costruita allo scopo di alloggiare la pennellata di vernice
antiruggine sulla punta.
</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ma noi non siamo altro che un ramo tra
i tanti di questa immensa diversificazione, e il nostro grande
cervello e le nostre grandi capacità di elaborazione sono una delle
tante possibilità che l'evoluzione ha esplorato; non c'è dubbio che
queste qualità ci abbiano dato dei notevoli vantaggi, e la grande
proliferazione numerica della nostra specie dimostrano che hanno
funzionato bene.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Hanno funzionato bene fin qui e finora.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Siamo una specie giovane, 200mila anni
sono niente; pressoché tutte le specie che sono esistite si sono
estinte, e la persistenza di specie di vertebrati terrestri si
misura, in generale, sulla scala di alcuni milioni di anni. E alcune
qualità che possono assicurare un buon successo nella scala di tempo
dell'evoluzione sono, ad esempio, la capacità di auto-limitare la
propria capacità riproduttiva in funzione della condizioni
ambientali e dell'affollamento; o anche la parsimonia nell'utilizzare
le risorse ambientali da cui dipende la sussistenza. Specie
fortemente “dissipative” rispetto a questo genere di parametri si
estinguono molto facilmente dopo effimeri successi iniziali.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Abbiamo usato la nostra straordinaria
intelligenza per sfruttare al meglio, e al massimo, la disponibilità
di risorse di quasi ogni tipo di ambiente sulla Terra. Ma abbiamo
fallito completamente nella capacità di limitare la nostra
riproduzione e i nostri consumi.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E' del tutto probabile che il nostro
meraviglioso cervello finirà infine nel cestino degli esperimenti
falliti di cui pullula la storia della vita.</p><br /><p></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-68183938097400747682024-02-03T18:01:00.001+01:002024-02-03T18:20:25.681+01:00Scienza inascoltata<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_0FOlpKmXCXJgoceAteh_LEzV1uglNvlICvfXNqZq5Dviin2g5dxTlIvdXuAB66ZcX2zkI_eLZ-OMfvNyUFwYI0VVE3fjwyePubsfdxkvRTJWOuvu5GusMrManpinwLmhVL4Hu2B3BMN_Bk-rGH5bYs_8QutFZ76-3sCbiq5B1O_f9r-d3ytTmgv7PiA/s740/greenhouse_effect.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="315" data-original-width="740" height="153" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_0FOlpKmXCXJgoceAteh_LEzV1uglNvlICvfXNqZq5Dviin2g5dxTlIvdXuAB66ZcX2zkI_eLZ-OMfvNyUFwYI0VVE3fjwyePubsfdxkvRTJWOuvu5GusMrManpinwLmhVL4Hu2B3BMN_Bk-rGH5bYs_8QutFZ76-3sCbiq5B1O_f9r-d3ytTmgv7PiA/w360-h153/greenhouse_effect.png" width="360" /></a></div><br /><p></p><p>Nel 1896 Arvd Hoegbom e Svante Arrhenius avevano osservato che le attività industriali facevano aumentare la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera, e avevano calcolato di quanto la temperatura della Terra avrebbe potuto aumentare se tale concentrazione fosse raddoppiata, arrivando a valori molto vicini alle nostre stime attuali. Erano passati 120 anni dall'invenzione della macchina a vapore di Watt, che a quelle attività industriali, e al consumo di ingenti quantità di carbone, aveva dato l'avvio.</p><p>E' passato un intervallo di tempo ancora più lungo da quella precoce previsione, e quello che abbiamo fatto per affrontare il problema assomma sostanzialmente a nulla.</p><p>(immagine da xkcd.com)</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-73561543231960206882024-02-01T20:45:00.002+01:002024-02-01T21:45:01.221+01:00Cos'è lo sport<p> Che cos'è uno sport ?</p><p> Chi può darne una definizione appropriata ?</p><p>Una competizione tra individui o squadre sulla base di regole scritte ove il vincitore viene stabilito sulla base di criteri di punteggio o di misura oggettivi ?</p><p>Forse troppo generico. O magari, forse, dove c'è una giuria che premia "l'impressione artistica" i criteri di punteggio non sono sempre così oggettivi.</p><p>Dicesi "sport" quella cosa per la quale, nella pattumiera del Quirinale, c'è o è passata, correttamente smaltita dalla Nettezza Urbana, una maglietta o un pallone o un attrezzo, una calottina, un costume da bagno intero sgambato infrachiappe luccicante di paillettes, stampigliati con il nome Mattarella ed eventualmente il numero 1.</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-72058303744792703402024-01-30T19:44:00.000+01:002024-01-30T19:44:03.662+01:00La sua Africa<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9801Fnq20Ohc-aVXBIfbmVbHtnTnfJo2vJ2iZZ0VnDSCPvn08mhyphenhyphen5NU26JjMzbdwSO7UnTVfj7wXepnWxUOhno6KJKUTJGtD6qYQc2lUAb1QhieFjJc4utqlWyz6wCtvS6FojAO-zY-KtR4vMyyci88D1F0_KfeFnd6m57Nm-sZPwaSuObSbN5noC_Iw/s608/Screenshot%202024-01-30%20194101.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="380" data-original-width="608" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9801Fnq20Ohc-aVXBIfbmVbHtnTnfJo2vJ2iZZ0VnDSCPvn08mhyphenhyphen5NU26JjMzbdwSO7UnTVfj7wXepnWxUOhno6KJKUTJGtD6qYQc2lUAb1QhieFjJc4utqlWyz6wCtvS6FojAO-zY-KtR4vMyyci88D1F0_KfeFnd6m57Nm-sZPwaSuObSbN5noC_Iw/w382-h238/Screenshot%202024-01-30%20194101.png" width="382" /></a></div><p style="margin-bottom: 0cm;">La sintesi più esplicativa della
coreografica, propagandata e appariscente conferenza Italia –
Africa tenutasi ieri al Senato, nella quale la Presidentessa del
Consiglio Meloni si è vantata di portare “la sua visone sul futuro
dell'Africa”, sta tutta nelle parole del Presidente della
Commissione dell'Unione Africana Moussa Faki: “L'Africa è pronta a
discutere i contenuti e le modalità di attuazione del Piano Mattei,
sul quale avremmo auspicato essere consultati.” Ecco, appunto: la
sua visione sul futuro dell'Africa, mica quella degli africani.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Tanto per dare un dimensionamento
dell'evento, fatto apparire così grandioso: la stima dei fondi
necessari per lo sviluppo (genericamente inteso) del continente
africano si aggira intorno ai 500 miliardi di dollari l'anno;
l'Unione Europea ha appena firmato un accordo con la banca africana
di sviluppo per 150 miliardi di Euro di finanziamenti, la maggior
parte a fondo perduto. Ci si può così fare un'idea del peso che
hanno i 5,5 miliardi che l'Italia mette sul piatto con tanta enfasi.
Molti Paesi africani hanno disertato la conferenza; tra questi quello
più popoloso, la Nigeria (210 milioni di abitanti). Ma l'altro
grande assente nei discorsi della conferenza è stato, come sempre,
l'ambiente.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Dei 5,5 miliardi di Euro portati
dall'Italia, 3,0 vengono prelevati dal fondo per il clima. Per fare
cosa ? Al di là di tante belle parole, le mire sono esplicite. La
presenza dell'ENI nella gestione del piano non è “tutto un
programma”; è IL programma.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Spiega sussiegosa la Meloni:
“L'interesse che persegue l'Italia è aiutare le nazioni africane
interessate a produrre energia sufficiente alle proprie esigenze e a
esportare in Europa la parte in eccesso.” Se non altro è tutto
chiaro. Dopo tutto, le loro esigenze sono così morigerate...</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E se non fosse chiaro abbastanza, è
ancora più esplicito l'Amministratore Delegato di ENI Descalzi, al
<i>Financial Times</i>: “Loro hanno l'energia e noi no.”</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Quindi andiamo a prendere 3 miliardi di
fondi che avrebbero dovuto essere destinati a misure per il contrasto
al cambiamento climatico, e li utilizzeremo per andare a estrarre
idrocarburi in Africa.</p><br /><p></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-10998505233379788292024-01-19T17:24:00.000+01:002024-01-19T17:24:35.585+01:00La grave emergenza della vernice lavabile<p> </p><p style="margin-bottom: 0cm;">Succede che a Bologna un giudice
condanna a sei mesi con sospensione della pena tre ragazzi di Ultima
Generazione che avevano protestato contro i finanziamenti per le
infrastrutture destinate ai combustibili fossili fermando il traffico
sulla tangenziale (il Pubblico Ministero aveva chiesto due anni),
riconoscendo illegale la manifestazione ma concedendo come attenuante
“l'aver agito per particolari motivi di ordine morale e sociale”.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Nello stesso giorno, la Camera approva
il disegno di legge proposto dal Ministro della Cultura,
l'irredimibilmente incolto Gennaro Sangiuliano, destinato a inasprire
le pene per questo genere di manifestazioni. Si tratta, a mia
memoria, del primo provvedimento dell'attuale Governo che abbia una
qualche attinenza con il contrasto al cambiamento climatico:
bastonare chi solleva il problema.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Il Governo così premuroso nel
cancellare reati, depenalizzare, sollevare da pensieri e remore
sull'abuso d'ufficio i pubblici amministratori corrotti e collusi,
che si premura di ostacolare l'uso delle intercettazioni, anzi
eliminarle del tutto per il prezioso reato della corruzione, che non
esita a ricorrere ai condoni, usa invece il pugno di ferro, multe
salate e carcere, per imbrattamento e uso illecito di beni culturali
e paesaggistici.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Tanto per specificare bene il bersaglio
della legge: l'imbrattamento è considerato tale anche se riguarda
soltanto le teche che proteggono le opere; è stato bocciato un
emendamento che inaspriva parallelamente le pene per il deturpamento
del paesaggio con manufatti abusivi (quelli no, vanno benissimo); le
pene sono raddoppiate se l'illecito viene compiuto durante pubbliche
manifestazioni.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Quindi, il tizio che incide il proprio
nome con il temperino sui mattoni del Colosseo e poi si scusa dicendo
che non avrebbe mai immaginato che quel coso fosse così antico
merita una punizione più lieve dei manifestanti che pretendono di
richiamare l'attenzione sul cambiamento climatico (in modo del tutto
inefficace, peraltro) scegliendo con cura coloranti e modi di
applicazione per evitare di fare danni.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Bene, in futuro i manifestanti dovranno
pagare le loro malefatte.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ma chi continua a bruciare senza
ritegno combustibili fossili, quando mai pagherà per le conseguenze
delle sue azioni ?</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-90831046721862317332024-01-17T18:18:00.000+01:002024-01-17T18:18:32.719+01:00To Boycott or not to Boycott<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2AeOPkWBG5PU1DStjBmYHBuj5QRHw68U8zqTpBPE-x3BzjfmD0n9M5u2up5AEWdLpZxQbOoqU2vK5_shuSw3EB8d7evXkEADpRl1mLJM98o_7qGLkSQlXj2LIZHlFFTH3X0-CQkZO8aD-tEtHtAMxpwsldNcPdh6yjktt0RYtrNj5DOkFz5RM6wCFKWk/s586/Screenshot%202024-01-17%20135325.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="386" data-original-width="586" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2AeOPkWBG5PU1DStjBmYHBuj5QRHw68U8zqTpBPE-x3BzjfmD0n9M5u2up5AEWdLpZxQbOoqU2vK5_shuSw3EB8d7evXkEADpRl1mLJM98o_7qGLkSQlXj2LIZHlFFTH3X0-CQkZO8aD-tEtHtAMxpwsldNcPdh6yjktt0RYtrNj5DOkFz5RM6wCFKWk/w406-h268/Screenshot%202024-01-17%20135325.png" width="406" /></a></div><br /><p></p><p></p><p style="margin-bottom: 0cm;">Charles Cunningham Boycott (1832-1897)
fu incaricato di partire dall'Inghilterra nel 1880 per andare ad
amministrare i terreni di Lord John Crichton, conte di Erne, uno dei
più ricchi e potenti latifondisti inglesi, nell'Irlanda occidentale.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Inutile stare a raccontare le
condizioni di sfruttamento dei contadini irlandesi nell'800, che
Boycott cercava di conservare per tutelare i profitti del suo datore
di lavoro; ma il vento della protesta ormai si stava alzando e lo
scontro fu inevitabile.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La Lega Irlandese dei lavoratori della
terra (Irish Land League) indisse uno sciopero dei braccianti
impegnati nei latifondi più grandi, e le terre di Lord Esme rimasero
senza manodopera. Boycott cercò di contrastare l'iniziativa, ma fu a
sua volta circondato dalla passiva ostilità di tutta la comunità: i
vicini non gli rivolgevano più la parola, i negozianti non lo
servivano, il barbiere non lo radeva, gli operai non lavoravano alla
manutenzione della sua casa, nemmeno il postino gli consegnava la
corrispondenza.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Infine, il 1° dicembre 1880, Charles
Boycott non poté far altro che prendere il traghetto per tornarsene
in Inghilterra, portandosi le valigie da solo, ed entrò suo malgrado
nella storia e nel vocabolario per l'invenzione del boicottaggio.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Chissà che l'origine storica del
boicottaggio rivolto a loro danno non abbia lasciato negli inglesi
qualche relitto di memoria urticante. Mercoledì 10 gennaio la Camera
dei Comuni di Londra ha approvato una legge (che ora viene esaminata
dai Lords, con possibilità di incontrare ostacoli) dal titolo
criptico: <i>The Economic Activity of Public Bodies (Overseas
Matters) Bill</i><span style="font-style: normal;">. La nuova legge
impedisce agli enti pubblici (comuni, università, fondi
pensionistici, ecc.) di boicottare un particolare territorio
internazionale, a meno che ciò non sia approvato dalla politica
estera del Governo.</span></p>
<p style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-style: normal;">Potrebbe
apparire strano rendere illegali i tentativi di tali enti di condurre
investimenti o pratiche collaborative fondati su principi etici o
tenere conto dei diritti umani nelle loro scelte economiche, se la
formulazione astratta e generica non nascondesse un obiettivo
puntiforme e specifico. Si tratta della campagna </span><i>Boycott,
Divestment and Sanctions</i><span style="font-style: normal;">,
movimento di protesta che intende esercitare pressioni su Israele per
il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani; e sono
tanti gli enti che hanno già interrotto i rapporti con aziende
(israeliane e non) che operano nei territori palestinesi occupati. E,
al di là di tutte le sue caratteristiche palesemente illiberali, uno
degli aspetti più sconcertanti della nuova legge, fermamente voluta
dai conservatori, è la formulazione che considera i territori
occupati e le alture del Golan come parti legittime di Israele, in
aperto contrasto con le risoluzioni dell'ONU e con il diritto
internazionale.</span></p><p></p><p>Qui trovate le <a href="https://www.amnesty.org.uk/files/2023-06/Amnesty%20International%20UK%20Briefing%20-%20Economic%20Activity%20of%20Public%20Bodies%20Bill%5B27%5D_1.pdf?VersionId=J3XcaLkQ7I197eyhCM1GwzUTkIfVNEeH">obiezioni di Amnesty International</a>.</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-40288305239038346342024-01-13T19:12:00.002+01:002024-01-13T20:54:21.069+01:00Petizione<p> Sinistra Italiana ha promosso una petizione on-line a sostegno della richiesta del Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia de L'Aja di un'indagine sui crimini di guerra commessi da Israele a Gaza.</p><p>Per chi fosse interessato <a href="http://www.mettilafirma.it" target="_blank">qui c'è il link</a>.</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-33948646543753300712024-01-10T17:21:00.001+01:002024-01-10T17:21:52.192+01:00L'importante è sopravvivere<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7_EtmUSnjGUCFBDvIfYYLbc9gBGgkCa4OfY8EI7n0-akkRuSQj4R-pJsTGWYQps9z3XaMX7xec0v6JLEtdOrF7LWJ41qD8ZhqjYPl20jkuSLc-z5mZvp5c3NZvM0VzqYFw8qYmhzvE6hgBPg4NdvL7wu2ysnlVpt5_kz4RUcfg-5NVEgdMnfsdU7sADg/s1280/Survivorship-bias.svg.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="954" data-original-width="1280" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7_EtmUSnjGUCFBDvIfYYLbc9gBGgkCa4OfY8EI7n0-akkRuSQj4R-pJsTGWYQps9z3XaMX7xec0v6JLEtdOrF7LWJ41qD8ZhqjYPl20jkuSLc-z5mZvp5c3NZvM0VzqYFw8qYmhzvE6hgBPg4NdvL7wu2ysnlVpt5_kz4RUcfg-5NVEgdMnfsdU7sADg/w392-h293/Survivorship-bias.svg.png" width="392" /></a></div><br /><p></p><p></p><p style="margin-bottom: 0cm;">Ma davvero gli antichi Romani erano più
bravi di noi nelle costruzioni, dato che i loro edifici sono ancora
in piedi mentre i nostri crollano ?</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Siamo sicuri che la biografia di Steve
Jobs ci insegni che la cosa migliore da fare è abbandonare la scuola
e dedicarci a fare ciappini in garage su qualche argomento che ci
appassiona e che ci porterà al successo grazie al nostro talento ?</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ci possiamo fidare di quelli che hanno
appena vinto una medaglia d'oro alle Olimpiadi, quando ci raccontano
che con la volontà, la dedizione e l'allenamento si può ottenere
qualsiasi risultato ?</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">I filmetti americani in cui l'eroe
buono, dopo innumerevoli sforzi, traversie, avversità e malvagie
trame ordite dai cattivi, alla fine trionfa invariabilmente grazie
alla sua convinzione e perseveranza, ci dicono qualcosa di credibile
sul funzionamento del mondo reale ?</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">L'immagine (Grandjean, McGeddon, Moll)
raffigura, schematicamente, i punti in cui gli aerei militari che
rientravano alla base dopo una missione risultavano più spesso colpiti e
danneggiati dalla contraerea nemica durante la seconda guerra
mondiale. Le forze armate statunitensi erano giunte alla conclusione,
per minimizzare le perdite, di dover rinforzare le parti dell'aereo
che risultavano colpite più frequentemente; ma il matematico Abraham
Wald, che faceva parte di un gruppo di ricerca statistica della
Columbia University che aveva preso in esame il problema, osservò
invece che occorreva proteggere meglio le parti dell'aereo che NON
risultavano mai colpite tra quelli che erano riusciti a tornare a
casa: presumibilmente erano quelle che erano state danneggiate negli
aerei che non ce l'avevano fatta a rientrare.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Questo tipo di errore logico, chiamato
<i>survival bias</i> e che non saprei come tradurre in italiano
(“pregiudizio di sopravvivenza” non mi piace, ma nemmeno
“distorsione dei sopravvssuti”), nasce dal non tenere conto di
informazioni che fanno chiaramente parte del fenomeno che stiamo
considerando, ma che non riusciamo a vedere direttamente.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Così noi siamo pieni di ammirazione
per la solidità degli edifici antichi perché possiamo vedere
soltanto quelli che sono ancora oggi in piedi, ma non abbiamo idea di
tutte quelle costruzioni che sono crollate, semplicemente perché non
le vediamo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Saremmo meno propensi ad imitare Steve
Jobs se tenessimo conto di quanti lo hanno già fatto, anche prima di
lui, ricavandone soltanto un garage pieno di cianfrusaglie da buttare
via e un po' di debiti da pagare.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Allo stesso modo, i tanti atleti che si
allenano con impegno prima delle Olimpiadi e non vincono, vengono
intervistati molto meno dell'unico che la spunta; e tanti potenziali
eroi buoni, semplicemente, soccombono senza offrire spunti
all'ampliamento di una filmografia già prolissa.</p><br /><p></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-42289670148867902342024-01-01T18:00:00.016+01:002024-01-01T18:00:00.135+01:00La televisiùn la te 'ndurmenta 'me 'n cujùn<p> La televisione non è un buono strumento di rappresentazione della realtà.</p><p>Se ci si regolasse in base alla quantità di tempo di esposizione sul teleschermo, si dovrebbe concludere che il 45% della popolazione italiana è costituita da chef.</p><p>Il restante 55% è Fiorello.</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-85268121273030503532023-12-30T16:51:00.004+01:002024-01-02T15:40:55.404+01:00Un po' come il test “ Di quale personaggio storico sei la reincarnazione ?”, ma più serio<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiox9q17Dkev50jgF3TZAGSJKq2iL8GjqXtvR_v64W3j-k50s3WELfb7QEYozmXaU18ODzQNqXkeOTKw2rL5czh5RrcUWxoEdvuIKqI6B-cXafF86pr-fzTchgU4HaB09uUTj2wEdSCxtqLvxhJttQbbNF8Z9QiwJEKxMmdqxeU_hYi8pFuTfSWeWYiOTM/s740/2024.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="553" data-original-width="740" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiox9q17Dkev50jgF3TZAGSJKq2iL8GjqXtvR_v64W3j-k50s3WELfb7QEYozmXaU18ODzQNqXkeOTKw2rL5czh5RrcUWxoEdvuIKqI6B-cXafF86pr-fzTchgU4HaB09uUTj2wEdSCxtqLvxhJttQbbNF8Z9QiwJEKxMmdqxeU_hYi8pFuTfSWeWYiOTM/w419-h313/2024.png" width="419" /></a></div><br /><p></p><p style="margin-bottom: 0cm;">Quanto sentite di avere dentro di voi
di Cleopatra, o di Toro Seduto, o di Martin Lutero ?</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La domanda è scema, ma la risposta
potrebbe essere sorprendente.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Noi, ogni giorno, scambiamo materia con
l'ambiente circostante: mangiamo, beviamo, respiriamo, sudiamo,
oriniamo, traspiriamo (gli escrementi solidi non andrebbero
considerati nel bilancio, poiché si tratta di resti di cibo non
assorbiti, che hanno semplicemente attraversato tutto il canale
digerente ma non sono mai entrati a far parte del nostro organismo).</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Le entrate e le uscite riguardano
principalmente acqua ma, oltre a ciò, assumiamo con il cibo varie
sostanze organiche che digeriamo e degradiamo e restituiamo all'aria
come anidride carbonica; perdiamo sali attraverso la sudorazione e
altre sostanze di risulta del metabolismo attraverso le urine. Gli
elementi più abbondanti coinvolti in questi scambi sono idrogeno,
ossigeno e carbonio; in misura minore azoto, fosforo, calcio, ecc.
Vengono acquisiti con acqua e cibo; l'ossigeno anche (o soprattutto)
dall'aria. L'idrogeno viene smaltito principalmente come acqua, il
carbonio come anidride carbonica espirata, l'ossigeno attraverso
entrambe le vie, gli altri elementi attraverso le urine.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E poi che fine fanno ? L'acqua con i
nostri idrogeno e ossigeno entra nel grande ciclo dell'acqua: in
mare, poi evapora, poi piove, poi finisce nei fiumi, poi viene
assorbita dalle radici delle piante, bevuta dagli animali e anche da
noi stessi; l'anidride carbonica che abbiamo rilasciato a ogni
respiro va nell'aria, viene catturata dalle piante e, attraverso la
fotosintesi, trasformata in nuova sostanza organica che rientrerà in
una nuova qualsiasi catena alimentare. Gli altri elementi vengono
continuamente riciclati nel terreno da microrganismi e piante; in
parte quelli più solubili, come azoto in forma di nitrato o fosforo
come fosfato, si perdono in mare e difficilmente tornano indietro; la
frazione che viene dispersa deve essere continuamente recuperata da
altre fonti.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E quant'è tutta questa roba che
scambiamo con l'ambiente ? Io direi che, tra acqua, cibo e
respirazione dovremmo essere oltre i 3 Kg di materia scambiata con
l'ambiente ogni giorno.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Adesso non ci resta che sceglierci il
nostro personaggio storico preferito.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Potremmo prendere come esempio Gesù di
Nazareth, al quale molti sono devoti (magari sopravvalutandolo un
po').</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Bene, 3 Kg al giorno sono qualcosa di
più di una tonnellata all'anno; se non abbiamo motivo di dubitare
della durata della vita tramandata dai racconti, ci sono 33
tonnellate di materia che ha fatto parte in qualche momento del corpo
di Gesù, in giro sulla Terra. E di fronte a trenta tonnellate
derivanti soltanto dagli scambi metabolici, non abbiamo neanche
motivo di arrovellarci su dove sono andati a finire i 70 Kg del
cadavere. Che siano ancora in giro anche quelli o siano da qualche
altra parte diventa una questione trascurabile, e possiamo evitare di
addentrarci in discussioni superflue.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Gran parte di quelle trenta tonnellate
saranno dunque finite nell'acqua e nell'anidride carbonica; l'acqua,
ovviamente, sta quasi tutta nei mari (più del 97%), ma si ricicla
molto velocemente attraverso evaporazione e precipitazione; si stima
che tutta l'umidità contenuta nell'atmosfera come vapore, che è
circa lo 0,001% del totale, venga completamente sostituita in meno di
due settimane; e quella contenuta nella biosfera (l'insieme di tutti
gli esseri viventi) si stima in circa 0,3 milionesimi di tutta
l'acqua presente sulla Terra.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La quantità di carbonio presente nella
biosfera, invece, potrebbe essere circa un centesimo (o un po' di
più) di tutto il carbonio circolante (quindi escluso quello
immobilizzato nelle rocce calcaree) tra aria, mari e suolo.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Sarebbe complicato fare una media
ponderata, ma ci possiamo tranquillamente accontentare anche di una
stima estremamente prudenziale e conti semplici: facciamo pure finta
che solo un milionesimo delle trenta tonnellate di Gesù siano
attualmente nella biosfera: 30 grammi.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La biosfera è fatta per gran parte da
piante; gli animali sono circa il 3% della massa vivente complessiva;
quindi in tutto il regno animale sono dispersi grossomodo 1 grammo di
“atomi di Gesù”. A sua volta il regno animale è fatto
principalmente di artropodi: insetti, crostacei, ragni, acari sono
molto più abbondanti di noi (anche in peso); i mammiferi sono una
piccola parte, ma in compenso gran parte dei mammiferi siamo noi
umani. Come vogliamo quantificarci ? Un millesimo ? Stiamo ancora
dalla parte della stima prudente, consideriamoci pure un
decimillesimo della massa animale; noi uomini conterremo quindi 0,1
milligrammi di “atomi di Gesù”.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E quanti sono ?</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Qui si va a sbattere con il fatto che
gli atomi sono maledettamente piccoli, e quindi sono maledettamente
tanti, ed è necessario introdurre un numerino magico, chiamato
“numero di Avogadro”. Esso è circa 6x10<sup>23</sup>, ossia 6
seguito da 23 zeri (seicentomila miliardi di miliardi), e non è
altro che il fattore di conversione tra l'unità di peso atomico e il
grammo. Definisce una quantità di particelle che i chimici chiamano
“mole”: l'atomo di idrogeno ha peso atomico 1, quindi 1 grammo di
atomi di idrogeno conta 6x10<sup>23</sup> atomi; ma una molecola di
idrogeno è fatta di due atomi (H<sub>2</sub>), quindi una mole di
gas idrogeno, 6x10<sup>23</sup> molecole, pesa 2 grammi. Degli
elementi principali di cui stiamo parlando qui, il carbonio pesa 12,
l'ossigeno 16, l'azoto 14, il fosforo 31, il calcio 40, il sodio 23,
il potassio 39 ecc. L'acqua (H<sub>2</sub>O) ha peso molecolare 18
(1+1+16): 18 grammi di acqua sono 6x10<sup>23</sup> molecole.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">I nostri atomi, nel loro continuo
riciclarsi tra organismi e ambiente, si ricombinano in molecole
diverse: noi assumiamo carbonio come, ad esempio, carboidrati e lo
espelliamo come anidride carbonica; quindi dobbiamo considerare gli
atomi come tali; per fare un conteggio approssimativo dovremmo fare
una media ponderata tra i pesi dei vari elementi; ci basta solo avere
un ordine di grandezza per fare una stima, tra 1 dell'idrogeno e gli
altri pesi compresi tra 12 e 40, con gli elementi più abbondanti che
sono quelli più leggeri, un valore medio di 10 può andare bene,
giusto per semplificare i conti e farsi un'idea.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Dunque, eravamo rimasti a 0,1
milligrammi di “atomi di Gesù” distribuiti tra tutta l'umanità,
con peso atomico medio di circa 10; 10 grammi sarebbero una mole, 10
milligrammi sarebbero una millimole (6x10<sup>20</sup>), 0,1
milligrammi un centesimo di millimole: 6x10<sup>18</sup>.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Tutti gli uomini presenti sulla Terra
sono un po' meno di 10 miliardi (10<sup>10</sup>), quindi ciascuno di
noi contiene nel suo corpo circa 6x10<sup>8</sup> (600 milioni) atomi
che hanno fatto parte del corpo di Gesù.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Il nostro corpo è composto da alcune
decine di miliardi di cellule, quindi in qualche cellula qua e là ci
sarà anche un atomuccio sparuto proveniente dalle attività metaboliche di Gesù. Una frazione infinitesima degli atomi che abbiamo in comodato d'uso in questo momento, ma ci sono. Non si capisce allora per quale motivo i cattolici si ostinino a fare la
comunione, non essendocene nessun bisogno; si tratta evidentemente di
un'usanza voluta dalla potente lobby dei fabbricanti di ostie.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Lo stesso discorso ovviamente si può
ripetere per qualsiasi personaggio del passato: Beethoven, Gengis
Khan, Jack lo Squartatore o qualsiasi prostituta o schiavo che la
storia lascia anonimi.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E tutti questi atomi dalle storie
affascinanti avranno passato gran parte del loro lunghissimo tempo
nei mari o nell'aria, avranno dato vita a piante e batteri, dopo
essere stati attratti nel campo gravitazionale della Terra in fase di
formazione all'origine del nostro sistema solare, 4,5 miliardi di
anni fa, trovandosi a passare per caso in questa parte della
galassia.</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-76781937608880987332023-12-25T18:03:00.000+01:002023-12-25T18:03:18.370+01:00La magia del Natale<p> L'aspetto più piacevole del Natale è che nel pomeriggio, mentre tutti sono stravaccati nei loro tentativi, raramente coronati da successo, di digerire il cappone e le esorbitanti quantità di dolci del menga fatti dalle più disparate parenti con le loro manine, in giro non c'è nessuno e si fanno incontri più piacevoli del solito.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj2_MPqbEsvYxFrC67R2PL076rXdtkKvFh6EDMVficTyW7vMwYMEg3EyBnqh26SWj5csXqB1OX7k3qWfd_Wpi7ffuXTFezfAZ-jHR-dJLLujC-gnETG0TTC5MpPDGfvJphwCqBinL37lmY5nUiZSeSyoF3i7lJyyfyFVatFXXkB9GLATGDwAJvQ9la0B0/s2592/DSC02210.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="309" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj2_MPqbEsvYxFrC67R2PL076rXdtkKvFh6EDMVficTyW7vMwYMEg3EyBnqh26SWj5csXqB1OX7k3qWfd_Wpi7ffuXTFezfAZ-jHR-dJLLujC-gnETG0TTC5MpPDGfvJphwCqBinL37lmY5nUiZSeSyoF3i7lJyyfyFVatFXXkB9GLATGDwAJvQ9la0B0/w412-h309/DSC02210.JPG" width="412" /></a></div><br /><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1GqSS1m_hRXIAUBVZhB5DRF-fz9tLFp-aIuavE5jrKS9KEZGToomoCFnSoB-mk5MtT8dMjFyaAq2FdaEjqrG_jzXuczhe8GAE19enG1qq8ny9yINQE90G8lSt97UFmjsADDClDD3elUU3PRqfqXV_McdQ28lWpCVuxEHQxruI36DfOhN9DrfhJ5E8YMQ/s2592/DSC02211.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="310" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1GqSS1m_hRXIAUBVZhB5DRF-fz9tLFp-aIuavE5jrKS9KEZGToomoCFnSoB-mk5MtT8dMjFyaAq2FdaEjqrG_jzXuczhe8GAE19enG1qq8ny9yINQE90G8lSt97UFmjsADDClDD3elUU3PRqfqXV_McdQ28lWpCVuxEHQxruI36DfOhN9DrfhJ5E8YMQ/w413-h310/DSC02211.JPG" width="413" /></a></div><br /><p><br /></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-73388694049968119372023-12-23T21:21:00.001+01:002023-12-23T21:21:57.629+01:00Ottimismo suino<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii6Gcm47YaoonrxbcwcUBiyRVE9ipuF_kWso-GX97bDbjRJsK3uMZmYOO96BhAIx6cFcEDc8wQZg1jY9Gz8lq8rY2ZrSPMZjn24kF1atGj3prgei-Z0ofWoo-MeRKDYFj3TrcyziDYWw5hURhaj7RDVvLhdyWlqBvOaEfakwBbu8Jlz7gGSWFNKxJuFzY/s1280/_20231208_nf_animalcog_pig_judgment_closeup.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="782" data-original-width="1280" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii6Gcm47YaoonrxbcwcUBiyRVE9ipuF_kWso-GX97bDbjRJsK3uMZmYOO96BhAIx6cFcEDc8wQZg1jY9Gz8lq8rY2ZrSPMZjn24kF1atGj3prgei-Z0ofWoo-MeRKDYFj3TrcyziDYWw5hURhaj7RDVvLhdyWlqBvOaEfakwBbu8Jlz7gGSWFNKxJuFzY/w406-h249/_20231208_nf_animalcog_pig_judgment_closeup.jpg" width="406" /></a></div><br /> <a href="https://www.science.org/content/article/not-dumb-creatures-livestock-surprise-scientists-their-complex-emotional-minds">Un articolo</a> pubblicato qualche giorno fa su Science, tutto da leggere.Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-13034388186147436522023-12-14T21:19:00.000+01:002023-12-14T21:19:11.607+01:00Quesito<p> Succede solo a me ?</p><p>E voi ?</p><p>Dopo una sfilza di servizi di telegiornale, documentari, intrattenimento, e qualsiasi occasione di propaganda per farci sapere quanto è buono il cibo italiano, quanto è salutare il cibo italiano, quanto è italiano il cibo italiano, quanto piace agli americani il cibo italiano, quanto piace ai francesi il cibo italiano, quanto piace agli astronauti il cibo italiano, quanto piace ai decoratori d'interni il cibo italiano, e l'immancabile intervista al Ministro Lollobrigida come dessert...</p><p>...dico...</p><p>...non viene anche a voi una gran voglia di involtini primavera e riso alla cantonese ?</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-78122538243183397572023-12-13T14:01:00.003+01:002023-12-13T14:03:09.044+01:00Senza impegno<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5w4O0xG5oTD-CP7BHwlXNooShqGwqfO3nHb1iiYRAIc6oJKS8wQ3dCLovl1OyXLsJKmLanJKaSvEAARRPSpM3s6wANGMTfDqJc4Eq3fIKi0rhREp_NNCQetqNjc51BwE5iLXQsGBbujtspRmrOflPo1KDTwHisseYRaBTUa_jFhBIL6Iens18EX4QruM/s428/pichetto-fratin-110.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="308" data-original-width="428" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5w4O0xG5oTD-CP7BHwlXNooShqGwqfO3nHb1iiYRAIc6oJKS8wQ3dCLovl1OyXLsJKmLanJKaSvEAARRPSpM3s6wANGMTfDqJc4Eq3fIKi0rhREp_NNCQetqNjc51BwE5iLXQsGBbujtspRmrOflPo1KDTwHisseYRaBTUa_jFhBIL6Iens18EX4QruM/w389-h280/pichetto-fratin-110.jpg" width="389" /></a></div><br /><p></p><p>Chiusa la Cop-28, la conferenza sul clima tenuta a casa dei petrolieri, a Dubai, e diretta dal petroliere padrone di casa, Sultan Al-Jaber, il quale aveva esordito facendosi sfuggire la mega balla spaziale che "non c'è evidenza scientifica" che l'abbandono dei combustibili fossili possa avere qualche influenza sull'inversione della tendenza al riscaldamento globale, dimostrando al mondo di non sapere una cippa di ciò di cui stava discutendo l'assemblea da lui presieduta.</p><p>Evitato per poco il linciaggio da parte di tutti quelli che di evidenze scientifiche abbiano una qualsiasi conoscenza, il simpatico Sultan ha messo evidentemente il suo zampino nella stesura della prima bozza di conclusioni, che parlava come se niente fosse di "riduzione graduale" dei combustibili fossili ed era, palesemente, prodotto della sola volontà dell'Opec. La bozza è stata blandamente corretta a furor di popolo in dirittura d'arrivo ed è diventata un confuso buon proposito do fine anno. Non si è voluto adottare la formula, auspicata e necessaria, dell'"abbandono graduale" dei combustibili fossili e ci si è ridotti al compromesso molto democristiano di un'ambigua "transizione dai combustibili fossili" per arrivare a emissioni nette zero entro il 2050. Nessuna affermazione esplicita della necessità di abbandonare completamente petrolio, gas e carbone, nessuna tabella di marcia dettagliata e silenzio di tomba sulle eventuali sanzioni agli inadempienti.</p><p>Alla fase finale della discussione non ha partecipato il nostro Ministro dell'Ambiente Per Puro Caso Gilberto Pichetto Fratin, che è venuto via prima. E forse è meglio così.</p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-59906344215849987522023-12-06T13:30:00.004+01:002023-12-06T13:35:51.659+01:00L'altra faccia del patriarcato<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwzSVL0ngrtSUC2pQqkRBR3AWLHjdMVZ4iPb9KrKp9TjvAKI2pIj9iYeyWJIK1neRIeTT0luq4X9tOcutFkWoKtVLWppwir0Ed1wP-2ZID5FK6FOR_Lb75UiLkt1KedRPrcr-3byz_PCbkJklP49jUKEQY0IgW8GXuDmkYi1VVSjsPGA3k2UqBoLih_bI/s289/decorative_constants.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="287" data-original-width="289" height="403" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwzSVL0ngrtSUC2pQqkRBR3AWLHjdMVZ4iPb9KrKp9TjvAKI2pIj9iYeyWJIK1neRIeTT0luq4X9tOcutFkWoKtVLWppwir0Ed1wP-2ZID5FK6FOR_Lb75UiLkt1KedRPrcr-3byz_PCbkJklP49jUKEQY0IgW8GXuDmkYi1VVSjsPGA3k2UqBoLih_bI/w406-h403/decorative_constants.png" width="406" /></a></div><br /><p></p><p>I dati del rapporto OCSE
sull'istruzione scolastica pubblicati ieri 5 dicembre mettono gli
studenti italiani in media rispetto agli altri Paesi in esame (di
ogni parte del mondo) per quanto riguarda le competenze in
matematica. L'aspetto ragguardevole di questi test è la richiesta
che le conoscenze acquisite nella materia vengano applicate in
contesti reali: trasporre in termini matematici un problema concreto,
ragionare matematicamente e interpretare le soluzioni matematiche
nella loro applicazione al problema reale.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">I nostri ragazzi se la cavano quindi
piuttosto bene, ma con una notevole anomalia: oltre alle croniche
differenze tra nord e sud, che in matematica sono più accentuate che
nelle altre discipline, in Italia c'è il divario più pesante che in
ogni altra nazione tra maschi e femmine. I nostri ragazzi sono
abbastanza bravini in matematica, mentre le ragazze sono piuttosto
somare (in media, ovviamente: come chiunque, anch'io conosco ottime
eccezioni).</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E cosa avranno mai di diverso le
ragazze italiane rispetto a quelle degli altri Paesi ?</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E' difficile pensare ad altro che ai
pesanti, tradizionali condizionamenti culturali che gravano sulle
bambine fin dall'infanzia, secondo cui per una donna l'abdicare al
pensiero razionale sia cosa accettabile se non addirittura lodevole.
Tanto per dirne una, i genitori tendono ad addestrare le bambine a
curare l'estetica anziché la funzionalità, ma gli esempi potrebbero
essere migliaia.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Personalmente (riconoscendo tutte le
possibilità di essere in errore) trovo plausibile che la tendenza a
indirizzare la forma mentale delle bambine verso l'irrazionale, il
magico o forme di pseudoconoscenza intuitiva vaga e indimostrabile
possa essere più accentuata in Italia che altrove.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">A peggiorare la situazione intervengono
anche forme di pseudofemminismo mistico e delirante, che esaltano
tali forme di non-conoscenza intuitiva, con l'aggravante di
considerarle specificità del pensiero femminile, il che è
precisamente come darsi la zappa sui piedi.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Poiché tali idee deteriori incontrano
anche un certo seguito, non fanno altro che rallentare il già
faticoso processo di emancipazione; mettetevi nei panni di un
decisore di una qualsiasi istituzione, che deve scegliere chi mettere
a capo di un qualche dipartimento, quando si trova davanti qualcuno
che gli spiega di non essere interessato all'arida e noiosa
osservazione e analisi dei fatti, ma preferisce invece affidarsi alla
sua “intuizione creativa”. Se costui crolla immediatamente
all'ultimo posto della lista delle persone da scegliere, non è una
discriminazione sessista: è semplicemente la cosa migliore da fare.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">E' vero che ciò che pone le donne in
una posizione di debolezza è un problema culturale; ed è una verità
che ha molte sfaccettature.</p><p style="margin-bottom: 0cm;">(immagine da xkcd.com)</p><br /><p></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-52985218134546079712023-12-04T19:58:00.002+01:002023-12-23T19:44:36.637+01:00Non è un Paese per alberi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis52pBatoHhwnH86YcZcu3iARR2qdjlsshHyNMOJRv6QYMRQTTbTC2yvFR4MjxFI4kJg1MCv9BQZc2h_qypk9ncdrSX-c10jE15On1btnZlavdviFu6ttXC8-4cc7JhddBr6ow43BjPwaKAsyxg9rx2mLBkshOIc7tEyHlkILOx6joRhE_G2PvXhO4Mds/s2592/DSC02197.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="537" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis52pBatoHhwnH86YcZcu3iARR2qdjlsshHyNMOJRv6QYMRQTTbTC2yvFR4MjxFI4kJg1MCv9BQZc2h_qypk9ncdrSX-c10jE15On1btnZlavdviFu6ttXC8-4cc7JhddBr6ow43BjPwaKAsyxg9rx2mLBkshOIc7tEyHlkILOx6joRhE_G2PvXhO4Mds/w403-h537/DSC02197.JPG" width="403" /></a></div><br /><p></p><p><br /></p><p>Quattro grandi cipressi abbattuti pochi giorni fa; erano sempre stati lì da fin dove arriva la mia memoria, tutti in fila, al culmine della piazza del paese. Si ignora il movente della spietata esecuzione. Rimangono soltanto i loro confratelli più piccoli.</p><p>Poi però si avvicina il Natale e siamo tutti più buoni, ed ecco che compare, proprio sulla verticale degli alberi tagliati, un bel filo che sostiene delle commoventi lucine decorative.</p><p>Io vorrei tanto essere un sospettoso eccessivo sempre dalla parte del torto, ma siccome a pensar male si fa peccato, però spesso si indovina, non è che magari abbiamo tagliato quattro alberi adulti, da almeno 10 Kg/anno di CO2 assorbita cadauno, perché intralciavano la disposizione delle luminarie natalizie ?</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ9gaDMkKA9j3TdX0sGwNCMz4340Y_P6wAeLy2jGkBqfo44sgNwt2Ufnp5Ud2jb8HozR_pssIj3EgKx3kLFYQnz59uQisGk5F_G40YKWhKII9RjU7RRn4QxqkvdL0pfDn6HMQniHae-lEVIzL_mjU1YYKvv5eaAtVmcLUxFZ_CRWqsfhvC-e2-B08mGEg/s2592/DSC02196.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="539" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ9gaDMkKA9j3TdX0sGwNCMz4340Y_P6wAeLy2jGkBqfo44sgNwt2Ufnp5Ud2jb8HozR_pssIj3EgKx3kLFYQnz59uQisGk5F_G40YKWhKII9RjU7RRn4QxqkvdL0pfDn6HMQniHae-lEVIzL_mjU1YYKvv5eaAtVmcLUxFZ_CRWqsfhvC-e2-B08mGEg/w404-h539/DSC02196.JPG" width="404" /></a></div><br /><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMyCvoW5XBIUPvQLjrbwquNDRQyO8EjPIK-e6uGxvv2LRzkxUIo5cpFUfk5GjDYHtBJclw38bXHI141NX6TBXLcUEkm5M9DLsxNllDe0a5wsQrivub7NmbdtWYGeHXJcfaG5iXaCygJMHJQtrFVdnRXW9E6fTV4FyplNSxEWkaaivXfxATfB8zlsBdCh0/s2592/DSC02207.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="1944" height="536" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMyCvoW5XBIUPvQLjrbwquNDRQyO8EjPIK-e6uGxvv2LRzkxUIo5cpFUfk5GjDYHtBJclw38bXHI141NX6TBXLcUEkm5M9DLsxNllDe0a5wsQrivub7NmbdtWYGeHXJcfaG5iXaCygJMHJQtrFVdnRXW9E6fTV4FyplNSxEWkaaivXfxATfB8zlsBdCh0/w402-h536/DSC02207.JPG" width="402" /></a></div><br /><p><br /></p>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-603391528724457642023-11-22T13:32:00.000+01:002023-11-22T21:04:17.881+01:00Sovranisti cacio e pepe<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiasw28XP2lu_qzO-UUvnJeckLXvyBROJLDGURPmkI_YVDqFsDA-n3uSdGAFeBbDbEQlGEB-kALQVhzl7zp1k_qrqbbcPb08HMks6paNHhCQxv3f9S7jqXo8yZBHq2ZbL1lX3XZlk63iwyyOyBc3c88y3zM4XuTBIJJ7aZSdCy6rEaVpO0V_9ED80rSH8g/s1200/francesco-lollobrigida-scaled-e1681916322521-1200x675.webp" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiasw28XP2lu_qzO-UUvnJeckLXvyBROJLDGURPmkI_YVDqFsDA-n3uSdGAFeBbDbEQlGEB-kALQVhzl7zp1k_qrqbbcPb08HMks6paNHhCQxv3f9S7jqXo8yZBHq2ZbL1lX3XZlk63iwyyOyBc3c88y3zM4XuTBIJJ7aZSdCy6rEaVpO0V_9ED80rSH8g/s320/francesco-lollobrigida-scaled-e1681916322521-1200x675.webp" width="320" /></a></div>
Certo che avere un "Ministero per la Sovranità Alimentare" non è da tutti. Di fantasia ce ne vuole.
Specialmente per un Paese di 300mila Kmq con 60 milioni di abitanti: fanno 5000 metri quadrati a testa, un terzo dei quali di montagne. Ciascuno, in quella superficie lì ci dovrebbe abitare, avere la sua quota di tutti i servizi pubblici e tutte le coltivazioni e gli allevamenti per esercitare la sua "sovranità alimentare"; più la sua fetta di ecosistemi naturali, perché di ambiente antropizzato si muore. Già così la "sovranità alimentare" è una pia illusione (o una scemenza, fate voi). Come se non bastasse, questo bel Paese ha pure scelto di dedicare gran parte della sua attività agricola a produzioni superflue ma redditizie (il vino, in soldoni); quindi tutto l'indispensabile, a cominciare dai cereali, lo deve necessariamente importare. E come se non bastasse neppure questo, consuma il suo prezioso suolo cementificandolo e asfaltandolo al ritmo forsennato di 2 metri quadrati al secondo.<div>Insomma, il concetto stesso di "sovranità alimentare" sarebbe stato già abbastanza ridicolo per conto suo, anche se non si fosse piazzato a dirigere il Dicastero, tanto per esaltare l'effetto comico, un guitto da baraccone che di professione fa il cognato. Si ignora quali altri titoli possa vantare.</div><div>La scorsa settimana il Ministro ha vantato la sua iniziativa di proibire, per proteggere noi consumatori non si sa bene da che cosa, la carne coltivata <i>in vitro</i>. Riconosco che l'idea di mangiare carne ottenuta da colture cellulari di mucca o di maiale può piacere o non piacere, ma non si capisce proprio dove sia il pericolo. Colture cellulari umane, ad esempio di pelle (derma più epidermide) o di cartilagini, vengono ormai comunemente utilizzate in medicina per rigenerare tessuti lesionati, quindi ci sono tanti pazienti che le hanno incorporate nel proprio corpo; non si vede quale problema ci sia a mangiare cellule coltivate di pollo o di babirussa.
Infatti il Ministro, nella sua auto-apologia davanti ai microfoni, non ha saputo fornire alcuna spiegazione minimamente ragionevole; non è riuscito a dire altro che "non fa parte delle nostre tradizioni".
Ne segue che, secondo la <i>forma mentis</i> (ammesso che ne abbia una) del Ministro, tutto ciò che "non fa parte delle nostre tradizioni" va proibito.</div><div>La prima considerazione, ovvia, è che se avessimo sempre applicato questo principio ci troveremmo ancora nell'età della pietra.</div><div>Ma c'è qualcosa di più. Questo Ministro è lo stesso che mesi fa paventava "sostituzioni etniche", che fomentava il razzismo con il pretesto che la parola "razza" è presente nella Costituzione (è presente solo per indicarla come fattore di cui non tenere conto), e allora si capisce che anche l'idea che ciò che non è conforme alle tradizioni debba essere vietato è un prodotto dello stesso tarlo mentale, che si mangia i pensieri sempre nello stesso modo: l'idea della famigerata "identità", che a volte assume i contorni del biologico, a volte quelli del culturale, ma è sempre il miraggio, del tutto illusorio, di una qualche eredità più o meno sacra, pervenuta da una immaginaria età dell'oro del passato e che bisogna conservare in purezza evitando ogni contaminazione. C'è il rifiuto di riconoscere l'ovvio: noi tutti siamo, sia dal punto di vista dell'eredità biologica sia da quello dell'eredità culturale, pur se per vie e meccanismi diversi, dei vestiti di Arlecchino, fatti di pezze, toppe, stracci, scampoli e rimasugli delle provenienze più diverse; e quegli "altri" da cui pensiamo di doverci difendere sono vestiti di Arlecchino quanto noi, chi con la toppa blu più grande e quella gialla più piccola, che con più pezze rosse e meno pezze verdi. E se la nostra eredità biologica (i nostri geni) si modifica molto lentamente, al contrario la nostra eredità culturale (le nostre tradizioni) si trasforma a ritmi vorticosi. Di fatto, ogni generazione può scegliere cosa tenere e cosa gettare via delle usanze della generazione precedente. Dicesi tradizione quella cosa che viene abbandonata e dimenticata quando ci si rende conto che non serve a nulla, o magari è anche dannosa (e per fortuna !).
Cosa mai abbiamo perso del nostro essere quando abbiamo abbandonato le tuniche per iniziare a indossare i pantaloni, uso introdotto in Europa dai Mongoli di Gengis Khan nel XIII secolo ? Siamo meno noi stessi da quando abbiamo importato gli agrumi dall'Asia o il pomodoro dall'America ?
E' il tarlo mentale dell'identità che porta a impiccarsi alle tradizioni: non è salvaguardia di una cultura, perché la cultura non è mai una, ma sempre plurima; è il suicidio culturale.</div><div><br /></div><div>P.S.: Il Nostro aggiorna i suo curriculum giorno per giorno e mi costringe a un'aggiunta serale: non riesce neanche a conformarsi alla tradizione del meno acuto e più autoritario dei suoi antenati politici e a fare arrivare i treni in orario.</div>Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-62204397829426216252023-11-21T21:21:00.000+01:002023-11-21T21:21:26.235+01:00Saranno pericolanti<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_saGQxNLRC7IfDjdpKt_Uv-mTLDhyphenhyphenFfOVHCwQ2dGzM7wt2QhgjOWrVAYcONUCl8T689RopJLNz900TAPT-X9g9vUATuEItRZTgP-bt3QTZ9_Q9VrfSrEv7EuuqqeWmRa15fb3YxiRfb1UDvIywN5mg6TPqLUtViTzbmILH3_0_ib30kZo6xO42N2G9Zw/s2592/DSC02173.JPG" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="2592" data-original-width="1944" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_saGQxNLRC7IfDjdpKt_Uv-mTLDhyphenhyphenFfOVHCwQ2dGzM7wt2QhgjOWrVAYcONUCl8T689RopJLNz900TAPT-X9g9vUATuEItRZTgP-bt3QTZ9_Q9VrfSrEv7EuuqqeWmRa15fb3YxiRfb1UDvIywN5mg6TPqLUtViTzbmILH3_0_ib30kZo6xO42N2G9Zw/s320/DSC02173.JPG"/></a></div>
Gli alberi in città sono pericolosi perché quando tira vento cadono.
Non proprio.
Gli alberi in città diventano pericolosi perché ci si va a fare intorno dei lavori scellerati e sconsiderati.
Quelli che si vedono in fotografia sono pini domestici (<i>Pinus pinea</i>) (in tutto ne perderemo cinque) che prossimamente dovranno essere abbattuti perché saranno diventati pericolanti.
Nel cortile dell'albergo ove si trovano si stanno svolgendo dei lavori di qualche tipo di vattelappesca di rifacimento di pavimentazione, e si è pensato bene di andare a scavare il terreno di qualche decina di centimetri fin quasi sotto alla base dei tronchi.
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPChVQMG8yr4XI3DHoIVchBqYD903YIHsZz2NxP1Pb1ThD0cVpiXwARPoILvUs3v1jGAYRFoQmWFEngQtSdLGo-qiG68kTvOL7TzDouBDo_lT2Tx4fX1OYEY8fuYbgCExYQBdd0TXvAlD0CF0O4mfHZKKvv3mSAJMsHTLDZp1RB_cJxu4hhyphenhyphenL0F-PtRFA/s2592/DSC02175.JPG" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="320" data-original-height="2592" data-original-width="1944" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPChVQMG8yr4XI3DHoIVchBqYD903YIHsZz2NxP1Pb1ThD0cVpiXwARPoILvUs3v1jGAYRFoQmWFEngQtSdLGo-qiG68kTvOL7TzDouBDo_lT2Tx4fX1OYEY8fuYbgCExYQBdd0TXvAlD0CF0O4mfHZKKvv3mSAJMsHTLDZp1RB_cJxu4hhyphenhyphenL0F-PtRFA/s320/DSC02175.JPG"/></a></div>
Gli espertissimi ingegneri / architetti/ capomastri / direttori dei lavori vi diranno senz'altro: "Tanquillo dottò, abbiamo scavato solo i primi 40 centimetri, non di più."
Ma è appunto nelle prime decine di centimetri di spessore del terreno che si sviluppa quasi tutto l'apparato radicale; una volta che hai scavato 40 centimetri puoi pure andare giù fino a due metri, ormai fa lo stesso. Gli alberi sono stati privati per intero del loro ancoraggio su un lato, e quando saranno prossimi a cadere dall'altro ci racconteranno: "Eh bè, purtroppo sono pericolanti, l'abbattimento è inevitabile."
Inevitabile una cippa.Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-138060132204380559.post-24684980089209762532020-01-07T21:00:00.000+01:002020-01-07T21:00:09.513+01:00IdentitariBè, diciamocelo: durante le feste invernali, chi di noi non è andato in giro portandosi a spasso un presepe in braccio ? Sono cose che fanno un po' tutti... e quando poi arriva il 7 gennaio ci sentiamo un po' più tristi...<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://3.bp.blogspot.com/-JmPl_ytf-KQ/XhMLE3dQwII/AAAAAAAABgw/8BSF6wrk2_8hGh6I0ArsnCa7OOMok2vHACLcBGAsYHQ/s1600/Presepe-Salvini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-JmPl_ytf-KQ/XhMLE3dQwII/AAAAAAAABgw/8BSF6wrk2_8hGh6I0ArsnCa7OOMok2vHACLcBGAsYHQ/s320/Presepe-Salvini.jpg" width="320" height="240" data-original-width="1600" data-original-height="1200" /></a></div><br />
<br />
Ed ecco che, passata l'Epifania, i perfidi burocrati dell'Europa cattiva sotto il giogo franco-tedesco ci obbligano a smontare il presepe, e a perdere così la nostra identità culturale.<br />
Avrete sentito anche voi di quanta gente, appena rimesso nella scatola l'ultimo pastorello, dalla sera alla mattina ha cominciato a parlare chi arabo, chi prussiano.<br />
E non appena svanito l'odore del muschio, quanti italiani vengono improvvisamente colti da un'irresistibile desiderio di tortillas, oppure di wanton fritti o di crauti ? E così, in spregio assoluto alla nostra identità culturale, nessuno prepara più il <i>garum</i>, la rinomata salsa di interiora di pesce macerate crude per settimane sotto sale con pepe, menta, sedano e finocchio che fin dai tempi di Cicerone mai e poi mai dovrebbe mancare sulle italiche identitarie tavole. Eh bè, quelle sì che erano tradizioni...<br />
Mancano statistiche aggiornate, ma sarete certamente a conoscenza di quanti, dopo lo smontaggio del presepe, di colpo si scoprono non più capaci di leggere lo spartito di una sonata per mandolino, strumento che, da sempre, tutti gli italiani sanno suonare magistralmente per il resto dell'anno.<br />
Oh, quanto sconforta i cuori sovranisti che, dalla chiusura degli scatoloni con capanna, cometa e angioletti assortiti, all'improvviso, inopinatamente qualcuno riprenda a moltiplicare 316 x 57, abbandonando di colpo il nostrano e ben più pratico CCCXVI x LVII.<br />
Il nobile cuore del sovranista che difende la nostra identità culturale è affranto la mattina dopo lo smontaggio del presepe; è già assillato dalla necessità di restare italiani fin da quando scosta le lenzuola di cotone (pianta originaria dell'India) per alzarsi dal letto. Guarda fuori dalla finestra il cupo cielo invernale (non potrebbe farlo se gli antichi Egizi non avessero inventato il vetro) prima di fare colazione con un buon caffè (pianta originaria dell'Abissinia) in una elegante tazzina di porcellana (materiale inventato in Cina); poi si si rade la barba (uso introdotto probabilmente dai Sumeri) e si lava (il sapone è stato inventato dagli Arabi).<br />
Ma ecco, ad esempio, questa faccenda del lavarsi è del tutto contraria alla nostra identità culturale. I nostri avi stavano ben attenti a lavarsi il meno possibile, poiché tradizionalmente si riteneva che l'acqua fosse il principale vettore delle malattie. Non è una credenza limitata all'antichità o al medioevo (la regina Isabella di Castiglia, alla fine del '400, si vantava di essere stata lavata due volte: alla nascita e prima del matrimonio): è rimasta ben solida e immutabile fino a tempi recenti. E' stato solo verso la fine dell'Ottocento che i tecnocrati di Bruxelles, prendendo a pretesto affermazioni scientifiche prive di qualsiasi certezza, come la scoperta dei presunti batteri, ha scatenato questa deplorevole ondata di modernismo igienista che ci ha fatto perdere un elemento tradizionale e ben radicato della nostra identità culturale.<br />
I batteri, poi, bah: se provate a chiedere alla gente per strada, in quanti vi diranno di averne mai visto uno ? E se una scoperta scientifica non è suffragata dal consenso popolare, che legittimità può mai avere ? I batteri non fanno parte della nostra identità culturale: perché permettiamo loro di cambiare le nostre sacrosante e consolidate usanze e tradizioni ?<br />
Dopo questo disdicevole indugio nelle abluzioni, il bravo sovranista si veste, orgoglioso della prestigiosa moda italiana (ma i tessuti vengono quasi tutti dalla Cina); curiosamente, però, non indossa tuniche, cappe e mantelli della nostra tradizione: il taglio generale degli abiti, camicia - pantaloni - giacca, è sempre quello dei vestiti di pelle dei nomadi delle steppe dell'Asia centrale, presentato nel grande defilèe dei Mongoli di Gengis Khan nel XIII secolo; ma a rafforzare il prestigio dello stile italiano, indossa eleganti scarpe in pelle, tinta seguendo un metodo inventato dagli Egizi, con la suola di gomma (originaria del Messico); come ultimo tocco di classe si annoda la cravatta (che deve la sua origine e il nome ai sottili fazzoletti colorati che portavano al collo i mercenari croati durante la guerra dei trent'anni, nel XVII secolo). Controlla se ci sono messaggi sul suo telefono coreano ed esce di casa allontanandosi a bordo della sua automobile giapponese; prima di arrivare al lavoro, fa una sosta in edicola a comprare il suo mediocre quotidiano preferito (la carta fu inventata in Cina, la stampa in Germania nel XVI secolo), che paga con alcune monete metalliche (un sistema di pagamento inventato nell'antica Lidia, regione occidentale dell'Anatolia).<br />
Nella pausa per il pranzo, si attiene rigorosamente alla tradizione italiana: spaghetti al pomodoro (ma gli spaghetti - di farina di riso - furono inventati in Cina, e il pomodoro è originario dell'America centrale) a cui aggiunge anche una puntina di peperoncino (anch'esso originario dell'America centrale); come secondo, un misto di affettati e salumi della nostra tradizione (ma l'allevamento del maiale ebbe origine nell'Asia sud-orientale); usa posate di acciaio, materiale inventato nell'India meridionale. Termina il pasto con frutta di stagione: un'arancia (gli agrumi sono tutti originari dell'Asia orientale).<br />
Ma il bravo sovranista non smette di preoccuparsi:<br />
"E ora che abbiamo disfatto il presepe, che ne sarà delle nostre tradizioni e della nostra identità ? Se per caso, non sia mai detto, adottassimo qualche usanza proveniente da altre culture smetteremmo immediatamente di essere italiani, dove mai andremo a finire ?" Si lamentava il diligente custode dell'identità culturale, invocando su di noi la protezione e la benevolenza di una divinità ebraica.<br />
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Per le "origini delle cose" ho saccheggiato selvaggiamente le conferenze del professor Marco Aime, ma eventuali errori sono miei; per la domesticazione di piante e animali Jared Diamond - Armi, acciaio e malattie - Einaudi, 2006.Mariohttp://www.blogger.com/profile/07660169896607272321noreply@blogger.com0