lunedì 14 ottobre 2013

Notizie dal pianeta Clarion


Prendasi un pezzetto di umile focaccia salata, e lo si riscaldi al forno per qualche minuto; sulla focaccia calda, austeramente si stendano alcune eteree fettine di morigerato lardo aromatizzato alle erbette, e si osservi il viraggio verso la trasparenza del grasso che si scalda sulla superficie della focaccia prima di assaporare, morigeratamente.
Non è il più tradizionale dei pranzi domenicali, ma la scelta del giorno di attuazione di tale parca ricetta discende dalla necessità pratica di non fare diventare troppo vecchi nè la focaccia nè il lardo.
Durante la morigerata fase di digestione del frugale pasto, acciottato sull'umile sofà della mia modesta dimora, intento in letture scarsamente impegnative, e con un occhio sullo scorrere di qualche inutile notiziario televisivo, mentre mi domandavo che fine avesse fatto la manifestazione in difesa dei principi Costituzionali indetta per il giorno prima e misteriosamente scomparsa dai mezzi di informazione, ecco che s'ode suonare il citofono.
Un'occhiata dalla finestra permette di riconoscere alcuni tratti fenotipici assolutamente inconfondibili: un duo di persone dello stesso sesso (in questo caso femmine), una giovane ed una più attempata, che suonano tutti i campanelli consultando un'agenda, con un paio di borse presumibilmente piene di rivistine simili a quelle di cui tengono sempre in mano qualche copia.
Testimoni di Geova: ne erano già passati altri esemplari, maschi e maldestramente parcheggianti, domenica scorsa, come documentato in un apposito post precedente, per qualche visita più mirata; questa settimana, invece, c' è lo screening di massa in cerca di nuove prede da adescare.
Constatato che non si presentavano casi di emergenza, come quelli usuali di condomine petulanti che, chiacchierin-chiacchierando, perdono la cognizione di sè e del mondo che le circonda, e finiscono per chiudersi fuori dal cancello, non ho nemmeno risposto.
Tanto si sa già per esperienza che qualsiasi discussione è inutile. Gli adepti della setta hanno imparato la Bibbia a memoria, e considerano quella l'unica possibile fonte di conoscenza; trattandosi di un testo estremamente vago e contraddittorio, vi si possono trovare appigli a sostegno di qualsiasi affermazione, come pure del suo contrario. Quindi la loro convinzione di essere nel vero è del tutto impermeabile ai fatti.
E se i fatti osservati sono in contrasto con le loro convinizioni, è evidente che sono falsi i fatti. Tanto nella Bibbia si troverà sempre qualche mezza parola interpretabile in modo tale da giustificare l'esistenza di tali apparenze ingannevoli.
Ma se devo ritenere falsi i fatti osservati, perchè dovrei credere che invece sia vero quello che c'è scritto nella Bibbia ? Perchè lo dice la Bibbia che quello che c'è scritto nella Bibbia è vero, in perfetta circolarità.
Già: com'è possibile che le nostre convinzioni fideistiche non vengano minimamente scalfite neanche dalle evidenze fattuali più palesi e lampanti ?
Come può avvenire che la nostra intelligenza si arrocchi a non voler abbandonare un'idea preesistente anche quando si presentano tutte le prove della sua falsità e infondatezza ?
Come si spiega la quantità di persone che incontro, che ancora si abbarbicano alla confortante insicurezza che il riscaldamento climatico globale non sia poi così dimostrato, e comunque non derivi dalle attività dell'uomo, pur di fronte alle prove, ai modelli e alle conferme che la comunità scientifica accumula quasi quotidianamente ?
Come è possibile che elettori berlusconiani qualsiasi, non servitori o complici vincolati a qualche diretta convenienza personale, siano tuttora convinti della levatura di grande statista del Decadente, contro ogni evidenza ? Che sia sufficiente leggere Sallusti per uscire così definitivamente dal campo di percezione della realtà ?
Di quali moviole mentali abbiamo bisogno per renderci conto che qualche convinzione di cui eravamo tanto sicuri è finita in fuorigioco, se nemmeno i fatti sono sufficienti ?

Così, a partire dagli scampanellanti, mi è tornata in mente una storia che mi era capitato di leggere giorni addietro, che forse voi già conoscete, poichè si tratta di cronaca di parecchi decenni fa; per coloro che, come me, non ne avessero sentito parlare prima, vale la pena ripresentarla brevemente; non risponde a nessuna delle domande, ma è ugualmente istruttiva.
Si parte da Chicago all'inizio degli anni '50. Una massaia, di nome Dorothy Martin, che aveva già avuto frequentazioni con il movimento Dianetics di Ron Hubbard (ciò che sarebbe diventato poi Scientology), affermò di ricevere messaggi dagli extraterrestri, che le preannunciavano l'imminente fine del mondo.
La signora Martin raccolse intorno a sè ed al suo culto una ristretta setta di devoti fedeli, chiamati Seekers.
I Seekers non cercarono pubblicità, le adesioni erano raccolte attraverso reti di fiducia personale, ed occorreva convincere il gruppo di essere sinceramente credenti nella verità che i messaggi dallo spazio rivelavano alla signora Martin. Tuttavia le informazioni finirono per apparire su qualche giornale e divennero di dominio pubblico; fu così che lo studioso di psicologia sociale Leon Festinger riuscì ad intrufolarsi nella setta e a raccontare gli eventi in un libro, intitolato When the Prophecy Fails.
Gli alieni, dal pianeta Clarion, avevano avvertito la signora Martin che Dio avrebbe decretato la fine del mondo, con il collaudato metodo del diluvio, stavolta definitivo, il 21 dicembre 1954.
(Osserverei, di passaggio, che nella moltitudine di date previste per la fine del mondo, spiccano per frequenza quelle prossime al solstizio d'inverno, in una simbolica coincidenza con la minima durata delle giornate: come se a finire dovesse essere solo l'emisfero Nord.)
Tuttavia, i veri e sinceri fedeli della setta sarebbero stati portati in salvo con un'astronave dai Clarionesi (? Clarionici ? Clarioniani ? Calarionini ? Clarionensi ?), che avrebbero mandato un emissario a prelevarli a mezzanotte a casa della signora per accompagnarli al veicolo spaziale parcheggiato in un'apposita area un pò meno in vista che nell'abitato di Chicago, a scanso di pubblicità e contravvenzioni.
Come non credere ad una profezia del genere ? Molti lasciarono lavoro e famiglia, e vendettero le proprietà nell'imminenza della fine del mondo. Il pomeriggio del 20 dicembre i Seekers si radunarono a casa della signora Martin in attesa della mezzanotte. Si liberarono di tutti gli oggetti metallici, fibbie, chiusure lampo, ecc., che non potevano essere portati sull'astronave, e aspettarono l'emissario degli extraterrestri che li avrebbe condotti via, in salvo.
Mezzanotte passò, e nessuno si fece vivo da Clarion. D'altra parte, non iniziarono neppure le piogge che avrebbero dovuto provocare il diluvio.
Nessuna salvezza, ma neppure alcun segno della fine del mondo era in vista.
Alle ore 4:45 la signora Martin annunciò di avere ricevuto un nuovo messaggio da Clarion: la fine del mondo era stata evitata grazie al fervore dei fedeli lì radunati. Tanto sincera era stata la fede dei Seekers, che Dio aveva cambiato idea. Più o meno testualmente: "Il piccolo gruppo, che era stato in attesa per tutta la notte, aveva diffuso così tanta luce che Dio aveva salvato il mondo dalla distruzione."
Dal giorno dopo, i Seekers iniziarono a cercare di fare proselitismo a tutto spiano, come mai avevano fatto prima; fecero di tutto per farsi intervistare dai giornali, come fino ad allora avevano evitato, e cercarono di allargare il loro piccolo gruppo e di coinvolgere più persone possibile nella loro fede, che finalmente si era rivelata VERA !
Quella notte, messi di fronte alla prova evidente della falsità delle loro convinzioni, si erano invece ancor più persuasi di essere nel giusto e che realmente erano stati loro a salvare il mondo dal diluvio.
Dunque, come sminare il campo dalle fedi irrazionali a cui le persone si affezionano così tanto e così facilmente ? Semplicemente, non lo so; questa antica storia fa capire solo che le dimostrazioni basate sui fatti difficilmente possono servire, almeno a breve termine (e d'altra parte, quando si sentono risposte del tipo: "Ma io ho bisogno di credere che sia così", c'è poco da slanciarsi).
Dopo il 1954, i Seekers godettero di cattiva stampa, e il gruppo si ridusse via via di numero; la signora Martin emigrò per evitare il ricovero in ospedale psichiatrico, ma continuò a comunicare con gli alieni, pur ammettendo che i messaggi le risultavano sempre più incomprensibili. Morì nel 1992. L'associazione "Sister Thedra", erede dei Seekers e spostatasi in Arizona, risultava ancora attiva nel 2008.

2 commenti:

  1. Bella storiella...
    Ma quando hai scritto Si liberarono di tutti gli oggetti metallici, fibbie, chiusure lampo, ecc., che non potevano essere portati sull'astronave per un attimo ho pensato a un bel sacco pieno di anelli, collane, bracciali e rolex d'oro che stava per prendere il volo verso la Svizzera (con una banale automobile invece che un'astronave... ;-) )

    RispondiElimina