lunedì 15 dicembre 2014

Sviluppo


La scorsa settimana la Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha approvato, dopo che altrettanto aveva già fatto la Commissione Bilancio, l'acquisto di navi da guerra per 5,4 miliardi di Euro, che spenderemo nei prossimi 19 anni, tanto di miliardi da spendere nel bilancio dello Stato ce n'è d'avanzo. Un altro acquisto di navi da guerra, le FREMM, è in atto da una decina d'anni e ci costa già 5 miliardi; quindi siamo in tutto a 10,4. Potremo quindi sfidare la marineria austro-ungarica per vendicare finalmente la battaglia di Lissa.
Adesso sarete preparati a sentire i soliti luoghi comuni sul fatto che i soldi per le necessità delle persone disagiate non si trovano mai, mentre quelli per le spese militari si trovano sempre. No, no, niente affatto.
Non si tratta di spese militari. Infatti il denaro non viene dai capitoli di spesa del Ministero della Difesa, bensì da quelli dei fondi per lo sviluppo economico.
Quindi non risulteranno mai tra le spese militari, che così appariranno innocentemente non aumentate (idem per i costi delle missioni militari all'estero). Ma mettendo insieme tutti i piani di acquisto pluriennali, bombardieri F-35, carri armati e altri giocattolini, si arriva alla bazzecola di 43 miliardi (di soldi nostri).
Si tratta di "sviluppo economico".
D'altra parte, voi come pensereste di spenderli i fondi per lo "sviluppo economico", se non per comprare navi da guerra armate di tutto punto ?
Mica per investimenti sui trasporti pubblici per togliere un pò di automobili dalle strade, o per installare pannelli solari, così per dire, su tutti i tetti di tutti gli edifici pubblici ? Come vi viene in mente, proprio adesso che i governanti del mondo riuniti a Lima si mobilitano concordi e compatti a non fare sostanzialmente nulla per limitare le emissioni di gas a effetto serra, vero banco di prova dell'ignavia globale ?
Mica vorrete fare dello "sviluppo economico" facendo funzionare meglio un qualche cosa (a vostro piacere: trasporti, rendimento energetico, uso del territorio...) ? Ma allora non avete capito nulla: se una cosa funziona meglio diminuisce lo spreco, e lo spreco è l'anima dell'economia capitalistica; dove non c'è spreco non c'è profitto.
Molto meglio andare sul sicuro e sprecare a tutto spiano commerciando armi: massima redditività, massimi profitti, massime tangenti. Tanto un qualche nemico prima o poi si troverà, e se proprio non c'è, lo si inventa.

2 commenti:

  1. Senza contare che poi le navi andranno mantenute in esercizio e rifornite di carburante, durante e dopo.

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  2. E in fin dei conti, alimentare commerci e profitti producendo cazzatine inutili, o armi da guerra per difenderci dalle nostre stesse ombre, non è poi tanto diverso dal rifornire di carburante una nave già demolita.

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