Spiagge già da settimane in allestimento in vista della stagione estiva, stabilimenti ormai quasi pronti, giovani bagnini finalmente sotto contratto, almeno per i giorni festivi, nell'imminenza della fine dell'anno scolastico.
Quando, un paio di settimane fa, osservavo installare questi ombrelloni a simulazione di tetti di paglia, che ormai da tempo diventano sempre più numerosi anno dopo anno, ho notato la gran quantità di sfilacci che rimaneva dispersa sulla sabbia e mi sono domandato: ma quella finta paglia, mica sarà di plastica ?
Sono andato a raccoglierne qualcuno per tastarlo: è plastica, maledizione. E' plastica.
Alcuni, rari, balneatori ne adoperano di canapa, ma quasi tutti sono di plastica. E durante la stagione, di questi filamenti di plastica se ne disperdono a bizzeffe, con gigantesca frequenza durante le operazioni di montaggio e di smontaggio. E la plastica che cade sulla spiaggia finirà prima o poi in mare a decomporsi in centinaia di anni e entrare nelle catene alimentari con tutte le conseguenze che sappiamo: una montagna di plastica che finisce in mare inutilmente.
Nessun commento:
Posta un commento