lunedì 18 novembre 2024

Il senso dell'hamburger per le frazioni

 


Negli anni'70, McDonald's lanciò il pezzo forte delle sue raffinatezze gastronomiche, il Quarter Pounder, cioè un hamburger da un quarto di libbra (una libbra sono circa 450 grammi, quindi si tratta di un po' più di un etto di carne).

Una catena concorrente, la A&W, nel decennio successivo lanciò la sfida alzando l'asticella del colesterolo: il Third Pounder, hamburger da un terzo di libbra (quindi si va sui 150 grammi o giù di lì), venduto allo stesso prezzo del rivale e per di più con qualche vantaggio nel gusto, misurato in un test di assaggio alla cieca su un campione di consumatori. Nulla era stato lasciato al caso.

Risultato commerciale del Third Pounder: un fiasco completo. Nessuno lo voleva.

Comprensibilmente sorpresa, la dirigenza di A&W decise di approfondire la questione con interviste e sondaggi tra i consumatori. Come il lettore scafato avrà già intuito, dietro il rifiuto non c'era nessuna particolare accortezza dietologica; c'era soltanto un ragionamento squisitamente numerico. La maggioranza degli intervistati aveva da questionare sul prezzo: “perché mai dovremmo pagare la stessa cifra per soltanto un terzo di libbra se allo stesso prezzo possiamo avere ben un quarto di libbra di carne ?”

Per la maggior parte degli americani (o, almeno, per la maggior parte dei clienti dei rivenditori di hamburger e patatine fritte), poiché tre è più piccolo di quattro, allora 1/3 è più piccolo di 1/4.

A&W la prese sportivamente rifugiandosi dietro “il cliente ha sempre ragione”; io non sarei affatto d'accordo: il cliente ha molto spesso torto ed è legittimo prenderlo a bacchettate sulle dita qualora le sue pretese siano meritevoli di tale intervento rieducativo.

Quale morale si può trarre da tutta questa storia ? Dopotutto, chi sceglie di mangiar così male, se pure si frega da solo sulle quantità, alla fin fine si fa meno danno. D'altra parte, questi tipi “100% americani” poi vanno pure a votare.

E i risultati si vedono.


lunedì 21 ottobre 2024

Arti

I bambini, nella maggioranza dei casi, vogliono fare i calciatori. Mestiere che richiede una preparazione piuttosto faticosa ma tutto sommato divertente.

Più o meno lo stesso discorso vale per gli aspiranti astronauti, pure in buon numero.

Con frequenze inferiori seguono, come mestieri desiderati: la velina, l'influencer, l'applicatore di unghie finte, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, tutte attività comode che richiedono nessuna preparazione professionale.

Poi ci sono anche un bel po' di bambini che vogliono fare gli artisti; quasi tutti, con grave nocumento per i nostri timpani, nel ramo della canzone. Ma ne rimane comunque un bel numero che punta alle arti figurative.

E poi come va a finire ?

I giovani calciatori in erba si trovano ben presto immersi nella competizione; giocano le loro partite, e facilmente si rendono conto da soli che ci sono altri più bravi di loro; e se non se ne rendono conto, c'è comunque un allenatore che capisce chi è in grado di andare avanti e chi no.

Anche i cantanti prima o poi troveranno qualcuno che farà loro comprendere che è meglio lasciare perdere (ma non sempre, a giudicare dalla musica che si sente in giro).

Invece abbiamo un problema con la pittura e la scultura.

In questo caso gli artisti non entrano mai in competizione con altri, non trovano mai nessuno che apra loro gli occhi sulle ciofeche che realizzano. E continuano ad andare avanti fino all'età adulta, irrimediabilmente convinti di essere bravi.

Abbiamo una sovraproduzione di opere che sono ritenute artistiche soltanto dagli autori e dai loro parenti stretti (dalle nonne, primariamente).

Come se ne esce ?

Almeno per la scultura, la tendenza all'eliminazione dei semafori è un buon aiuto: le aiuole circolari al centro delle rotatorie sono delle discariche abbastanza efficaci per lo smaltimento indolore e non offensivo di pretese opere d'arte che non si saprebbe dove esporre altrimenti.

Ma per fortuna, ogni tanto c'è anche qualche sconosciuto scultore che realizza qualcosa che, malgrado la sgrammaticatura, un senso ce l'ha. Bravo. Non merita la rotatoria.




mercoledì 16 ottobre 2024

Purché non se ne parli. Anzi, purché non si parli.

Un apicoltore è stato multato di 430 Euro per avere appeso al suo banchetto nel mercato di Desio (Monza-Brianza) uno striscione con la scritta: "Stop Bombing Gaza. Stop Genocide".

I due carabinieri gli hanno contestato la violazione del comma 4bis dell'art.23 del codice della strada, (divieto di esporre nelle strade pubblicità con contenuti offensivi o lesivi delle libertà individuali e dei diritti civili e politici).

L'apicoltore ha fatto notare che lo striscione non offende, non è lesivo dei diritti di nessuno e non istiga all'odio, e al momento di scrivere il verbale, i due carabinieri si sono dimenticati della loro contestazione del comma 4bis, e hanno fatto riferimento soltanto al comma 1 (divieto di affiggere manifesti o altro che possano creare disturbo alla circolazione o distrarre gli automobilisti).

Il banchetto del miele dava le spalle alla strada.

 https://ilmanifesto.it/striscione-propal-sul-banchetto-del-mercato-multato-dai-carabinieri

Sulla via della riconquista dell'Impero, già approdati all'agognata Albania, che qui non si parli di politica.

Poi, di far arrivare i treni in orario ne riparliamo un'altra volta.

giovedì 26 settembre 2024

Il primo insetto stecco non si scorda mai

 Per la prima volta in vita mia sono riuscito a vedere un insetto stecco (Bacillus rossius), grazie anche alla sua cortesia nel mettersi in una collocazione incongrua su un'asse di legno.


Dovrei dire in realtà che è la prima volta che mi accorgo di vedere un insetto stecco. Chissà quanti altri ne avrò visti senza notarli affatto nell'erba o tra i rametti.


Sono soddisfazioni.

domenica 8 settembre 2024

La diga del castoro

 Succede che una famiglia canadese trovi un cucciolo di castoro, apparentemente abbandonato o orfano.

La famiglia decide di adottarlo e portarlo a casa (non fatelo, ci sono centri per il recupero della fauna selvatica).

Il castorino viene allevato in casa (non fatelo), si trova bene, se non ho capito male si chiama Tulip, cresce, fa pure amicizia con il gatto.

Poi, quando diventa adulto, il castoro decide che occorre costruire una diga nel corridoio.

Ci sta benissimo una diga nel corridoio. Il video qui.

domenica 25 agosto 2024

Domenica d'agosto

 





Fa caldo e le piscine sono affollate.

sabato 24 agosto 2024

Ma che ce sete venuti a fa'


 Spettacolo di Moni Ovadia (non un gran che, per la verità); in piazza, ingresso libero.

La signora seduta davanti a me ha passato gran parte del tempo con il telefono all'orecchio ad ascoltare (immagino con quali difficoltà) chissà che cos'altro.

Un signore seduto alla mia destra non ha quasi mai staccato gli occhi dal suo telefono esaminando ogni pochi secondi una lunga lista che mi sembrava di messaggi, ma che ho infine scoperto essere invece di aggiornamenti sulle partite di calcio (perché ne ha ingrandito uno che doveva risultargli particolarmente soddisfacente).

E io boh.