venerdì 24 settembre 2010

Meno Libro, Più Moschetto


Quando due cervelli di prim'ordine come quelli di Maria Stella Gelmini e di Ignazio La Russa uniscono i loro sforzi, magari assieme ad un chilo di carciofi freschi, non c'è mai da rimanere delusi. Beata Ignoranza ed Olio Di Ricino hanno siglato il progetto formativo "Allenati per la vita" che porterà un centinaio di militari in congedo nelle scuole della Lombardia (ma Piemonte e Veneto sono pronte nella scia: se nell'aria c'è odore di idiozia, certe regioni sono attratte irresistibilmente: è un istinto) a tenere corsi grazie ai quali i ragazzi delle scuole superiori potranno ottenere crediti formativi.
I corsi riguarderanno temi come "cultura militare" (sì, in retorica si chiama ossimoro, come "vittoriosa sconfitta" o "secca umidità"), orientamento, difesa nucleare, batteriologica e chimica, esercitazioni di tiro (con arco e pistole ad aria compressa); il tenente Paolo Montali sottolinea un "uso delle armi limitato". Bontà sua.
E' prevista anche una "gara finale" tra pattuglie di studenti, e chi vuole potrà indossare orgoglioso una tuta mimetica dell'Esercito. Insomma i ragazzi potranno divertirsi da matti a sentirsi in guerra.
Certo, andare in giro nelle scuole con l'elmetto tutto sommato è utile, con i soffitti che potrebbero cascare da un momento all'altro: ma mandiamo a spasso quelli che insegnano Scienze, Matematica, Filosofia e poi portiamo nelle scuole le pistole (certo, a costo zero, i militari insegnano la guerra per volontariato, spirito di servizio, filantropia: la guerra è filantropica), per avvicinare i giovani ai valori (dicono un Generale, tal de Milato, e Giuseppe Colosio, il dirigente scolastico regionale della Lombardia che non ha notato nulla di strano nella scuola di Adro).
"Valori" è la parola chiave. Quali valori ? Il tenente Montali si sbilancia: "Ordine, Disciplina, Gerarchia".
Questa iniziativa dovrebbe, secondo i geniali ideatori, arginare anche il fenomeno del bullismo; scrive Alessandro Robecchi su il manifesto di oggi: "Sai mamma, stamattina a scuola c'era un bullo, ma io l'ho fatto secco". Molto educativo". E ce lo insegnano i militari come eliminare il bullismo ? E da quando ? Nelle caserme, di fenomeni come il nonnismo, tollerati se non apprezzati, nessuno ha mai sentito parlare ?
Qualche anno fa la deriva era iniziata quando l'allora ministro Donna Letizia Moratti aveva introdotto arbitrariamente in ruolo qualche migliaio di insegnanti di religione privi di qualsiasi titolo di cui oggi, se anche rinsavissimo di colpo, non potremmo più sbarazzarci.
Una volta imposto il "Credere" non si poteva dubitare che "Obbedire" e "Combattere" non avrebbero tardato molto.
Perchè faticare per educare dei cittadini quando si possono comodamente avere dei soldati semplici ?
Andate pure a fare ricreazione, ragazzi, ma con il passo dell'oca.

1 commento:

  1. Caro Mario, questa cosa è proprio forte...come non essere d'accordo?
    bravo!
    Sabrina

    RispondiElimina