martedì 15 marzo 2011

Il Creazionismo si evolve


Il film da cui è tratta l'immagine è "Inherit the Wind", in italiano "... e l'uomo creò Satana !", del 1960, di Stanley Kramer. Questa storica pellicola è la trasposizione di un autentico e celebre processo, svoltosi nel caldissimo agosto del 1925 nella cittadina di Dayton, nel Tennessee, e passato alla storia come il "processo delle scimmie". Non so se la denominazione derivi solo dall'argomento del dibattimento, o anche dal fatto che la folla di fondamentalisti cristiani che accorse ad assistervi portò con sè, a titolo dimostrativo, anche qualche esemplare di scimpanzè, che probabilmente non era tra i meno intelligenti dei presenti.
L'imputato era John Thomas Scopes, un insegnante di fisica che, chiamato ad una supplenza in sostituzione del docente di biologia (e preside della scuola) ammalato, neanche spiegò in aula, ma semplicemente assegnò la lettura di un capitolo del libro di testo in cui si parlava di evoluzione, come ripasso per un esame.
Così facendo aveva violato la legge del Tennessee, entrata in vigore nel marzo dello stesso anno, chiamata "Butler Act", che dichiarava "illegale per qualsiasi docente di qualsiasi Università, scuola magistrale e ogni altra scuola pubblica dello Stato (...), insegnare qualsiasi teoria che neghi la storia della Creazione divina dell'uomo quale è insegnata nella Bibbia, e insegnare invece che l'uomo è derivato da un ordine inferiore di animali."
Gli avvocati che scesero in campo erano tra i più famosi d'America in quel tempo: per la difesa Clarence Darrow (lo Spencer Tracy del film), e per l'accusa William Jennings Bryan, già più volte candidato alla presidenza degli U.S.A. e Segretario di Stato durante la presidenza di Woodrow Wilson, all'epoca della prima guerra mondiale; il seguito fu enorme, i giornali nazionali diedero ampio risalto alla vicenda ed il processo fu trasmesso per radio in tutti gli Stati Uniti.
Scopes aveva effettivamente violato la legge e fu condannato, ma il giudice gli inflisse un'ammenda irrisoria, che oltretutto fu successivamente cancellata.
Nella versione epica, cinematografica ed eroica della vicenda, Scopes era il perseguitato, Darrow lo difese sbaragliando il preistorico Bryan, e la condanna inconsistente ed inapplicata fu il trionfo della ragione sull'oscurantismo.

In realtà il gioco delle parti che sottendeva il processo era tale che il suo esito fu in effetti una sconfitta beffarda e bruciante.
La legge Butler violava i principi della libertà d'espressione e della libertà accademica, ed era palesemente scritta in favore di particolari gruppi religiosi, quindi era incostituzionale da cima a fondo, in modo lampante; fu approvata per negligenza dell'opposizione, ed il Governatore del Tennessee Peay la controfirmò quasi per ripicca verso il Senato che avrebbe dovuto evitargli l'imbarazzo di bocciarla, pensando che comunque non sarebbe mai stata applicata (lo stesso avvocato Bryan aveva fatto pressioni in sede di stesura della legge perchè essa non prevedesse sanzioni, in modo da renderla una innocua enunciazione di principi).
L'Unione Americana per le Libertà Civili si offrì di dare appoggio e sostenere le spese legali per qualsiasi insegnante che avesse sfidato quella legge assurda. Le intenzioni erano di mettere alla prova la legge nell'ambiente urbano e favorevole di Chattanooga, ma George Rappaleya, eminente imprenditore di Dayton, ritenne che un eclatante processo avrebbe fornito pubblicità a buon mercato alla sua minuscola cittadina; così il supplente di idee liberali Scopes fu contattato per offrirsi come cavia (il docente titolare e preside era di una delle migliori famiglie conservatrici della contea e mai avrebbe potuto prestarsi) per il "processo-test". Scopes violò volontariamente la legge ed invitò i suoi studenti a testimoniare contro di lui; Bryan offrì volontariamente i suoi servigi all'accusa e Darrow fece altrettanto per la difesa, ma lo scopo di entrambi era di ottenere una condanna simbolica: Bryan per difendere la legge in quanto salvaguardia dei principi cristiani, ma non punitiva per la libertà degli insegnanti; Darrow per potere ricorrere alla Corte Suprema e dimostrare la ovvia incostituzionalità della legge per ottenerne la cancellazione, esito del tutto prevedibile. Il vetusto Bryan fu effettivamente sconfitto ed umiliato nel processo, ed il giudice condannò Scopes fissando di sua iniziativa un'ammenda di 100 dollari, una cifra ben modesta per avere minacciato la credibilità della Bibbia.
Ma la legge del Tennessee prevedeva che multe superiori a 50 dollari dovessero essere stabilite dalla giuria e non dal giudice, e quindi la sanzione fu annullata. Cancellata la pena, si perse la possibilità di ricorrere alla Corte Suprema, e la legge Butler rimase in vigore fino al 1967: tutto per un errore di 50 dollari del giudice Raulston nel quantificare l'ammenda.
Inoltre, l'avvocato Bryan, uscito ridicolizzato dal dibattimento, prese involontariamente il provvedimento che gli consentì di riacquistare subito il prestigio perduto: morì a Dayton una settimana dopo il processo, ed in suo onore il Bryan College è rimasta la maggiore istituzione fondamentalista della cittadina.

Accantonata per sempre la possibilità di vietare l'insegnamento dell'evoluzione nelle scuole, negli stati rurali più bigotti d'America, la difesa cieca della Creazione biblica proseguì per strade più tortuose: nel 1973, ancora il Senato del Tennessee approvò (e non di misura: 69 voti a 16) il "disegno di legge sulla Genesi" che prescriveva due cose notevoli: 1) in tutti i libri di testo doveva essere presente la dichiarazione che qualsiasi idea esposta su "origine e creazione dell'uomo e del suo mondo (...) non è rappresentata come un fatto scientifico". La Bibbia era però considerata un'opera di riferimento e non un libro di testo, e quindi esentata da tale dichiarazione; 2) doveva essere concesso un tempo di insegnamento uguale ad evoluzione e creazione.
La legge fu fulminata in quanto incostituzionale dopo pochi anni, ma la falsa liberalità ed apparente imparzialità del "tempo uguale di insegnamento" si diffuse a contaminare i programmi scolastici di molti altri stati lungo gli anni '80 (in quegli anni Ronald Reagan ebbe modo di dimostrare la sua abissale ignoranza sollevando dubbi sulla fondatezza dell'evoluzione in una serie di comizi davanti a gruppi di fondamentalisti suoi probabili elettori a Dallas, agli albori della sua lunga e funesta presidenza).

Di sconfitta in sconfitta, i creazionisti perseverano nel tentare di pervadere l'insegnamento scolastico delle scienze con la loro dottrina religiosa, in forme via via più striscianti; un nuovo goffo tentativo di mimetizzarsi ebbe luogo agli albori del secolo presente, con il tentativo di introdurre il "Disegno Intelligente" come alternativa scientifica all'evoluzione in testi e programmi scolastici (senza più nominare esplicitamente la Creazione). Il riferimento intellettuale è ancora la Teologia Naturale di William Paley, uno dei testi pre-darwiniani più autorevoli dell' '800, con la famosa e successivamente abusata metafora dell'orologio: l'esistenza di un meccanismo complesso e raffinato come un orologio implica la mente di un orologiaio, e quindi la complessità degli esseri viventi... eccetera. Metafora ripresa a scopo confutatorio dal ferreo riduzionista Richard Dawkins nel titolo del suo libro del 1986 "L'orologiaio cieco" (e una parafrasi della parafrasi è nel titolo del blog di zoologia "L'orologiaio miope" che trovate tra i miei preferiti qui a destra).
Anche la mistificazione del Disegno Intelligente si infranse contro un tribunale nel 2005: nel processo Kitzmiller, in Pennsylvania, il giudice Jones sancì che "il Disegno Intelligente non è scienza e non si può separare dai suoi creazionisti, e pertanto religiosi, presupposti"; e pertanto viola il Primo Emendamento della Costituzione.

Messo fuori dalle aule scolastiche e finito in soffitta anche il Disegno Intelligente, la nuova strategia per tentare di lasciare almeno la porta aperta al Creazionismo negli insegnamenti di Scienze si fa ancora più sotterranea: l'ultimo grido è proporrre l'insegnamento di "forze e debolezze" dell'evoluzione, allo scopo di stimolare "analisi e pensiero critico degli studenti in merito alle teorie insegnate". In superficie, tale linguaggio dovrebbe essere abbracciato con favore; inoltre, proposte di legge sull'insegnamento di "forze e debolezze" sono state presentate in diversi stati dichiarando di non voler promuovere alcuna dottrina religiosa. Ma il fatto che i proponenti tali leggi facciano riferimento al Discovery Institute, che era stato il più combattivo sostenitore del Disegno Intelligente, al Family Action Council, ed al Christian Focus on the Family che qualifica i suoi membri come "sostenitori dei valori biblici" ed "ufficiali della divinità" lascia pochi dubbi sugli scopi reali. Al momento, il linguaggio ambiguo nella definizione dei programmi scolastici sull'evoluzione sembra essersi fatto strada in Texas e Louisiana, e pare già defunto in commissione in Oklahoma e New Mexico, mentre potrebbe avere avere buone possibilità di passare l'esame parlamentare, ancora una volta, nel Tennessee, dove la legge per l'insegnamento di "forze e debolezze" è stata presentata in febbraio.
Il principale proponente è David Fowler (Family Action Council), che dichiara esplicitamente che il suo disegno di legge intende proteggere chi volesse insegnare il concetto di Disegno Intelligente, dichiarato incostituzionale qualche anno fa. Interrogato sul fatto di essere un creazionista che sostiene che la Terra esista solo da poche migliaia di anni, Fowler risponde che "ciò non è rilevante", ma dichiara che "...questi scienziati evoluzionisti sono diventati gli equivalenti moderni di quelli che tentarono di zittire l'insegnante John Scopes nel 1925, pretendendo di limitare persino una obiettiva discussione su forze e debolezze della teoria dell'evoluzione."

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