Fervente attesa tra vaticanisti ed esperti o presunti tali sul nome che sceglierà il prossimo papa per succedere a Benedetto e Francesco.
Personalmente, ritengo molto probabili Kevin o Maicol.
Distribuzione gratuita di pozione magica per affrontare le legioni di: razzismo, religione, liberismo economico e altre calamità
Fervente attesa tra vaticanisti ed esperti o presunti tali sul nome che sceglierà il prossimo papa per succedere a Benedetto e Francesco.
Personalmente, ritengo molto probabili Kevin o Maicol.
Morto l'ex "sidaco-sceriffo" di Treviso (dal 1994 al 2003) Giancarlo Gentilini.
Peccato che nel suo immaginario paradiso ideale ora sarà sicuramente rifiutato, perché è uno che viene da fuori.
Sono già passate più di 48 ore dalla morte del papa, e non è ancora uscito il libro di Bruno Vespa sull'argomento.
Sono preoccupato.
La notiziona che ho appreso oggi per radio è che oggi si celebra il "Quantum Day", la Giornata Mondiale dei Quanti. La data del 14 aprile è stata scelta in associazione alle prime tre cifre della costante di Planck, che quantifica la relazione tra energia e frequenza di una radiazione elettromagnetica: 4,14 x 10^-15 eV.s.
Lo scopo, nobilissimo, è quello di promuovere la consapevolezza e la pubblica comprensione della scienza quantistica nel mondo.
Per coincidenza, proprio pochi minuti prima di apprendere dell'esistenza di questa ricorrenza avevo avuto modo di prendere atto della sua necessità. La comprensione della logica dei quanti è difficile.
Mi trovavo in coda al banco macelleria, dietro una signora che doveva prenotare ciò che le occorreva per il pranzo di Pasqua; dopo vari scambi di richieste e suggerimenti su cosa scegliere per l'arrosto, la signora si orienta sul girello di vitello: "Allora di girelli me ne prepari due, che facciano un totale di un kilo e mezzo." Il macellaio al banco si appresta a prendere nota: "Due girelli, circa 750 grammi ciascuno... eh, però di solito i pezzi sono un pò piccoli..." disegna con le mani un cilindro immaginario per dare un'idea delle dimensioni.
La signora prende atto del problema. "Ah, sono piccoli, i girelli... Allora, se i pezzi sono piccoli, dovrò prenderne 3 kili."
Ve l'ho detto, la logica dei quanti è difficile.
Mi piace questa soluzione per Gaza.
Via tutti i palestinesi, che fastidio. Gli Americani si prendono il controllo del territorio e ne fanno una riviera turistica extra-lusso con alberghi, parchi di divertimenti, palme, piscine, giardini. Una località glamour, piena di VIP. Miliardari americani in vacanza, allegri, spensierati, simpatici, con tutti i loro barbecue nei giardini e sulle spiagge; carne alla brace e Coca-cola; hamburger maxi da 1/4 di libbra, cocktail, nottate festose, gran risate e sfarzo ostentato. Una meraviglia.
Tutto pieno di ricchi, belli e simpatici miliardari americani, che bello.
E un venerdì mattina Netanyahu che ha dormito male, di cattivo umore, rintronato, se ne dimentica e fa bombardare a tappeto.
Negli anni'70, McDonald's lanciò il pezzo forte delle sue raffinatezze gastronomiche, il Quarter Pounder, cioè un hamburger da un quarto di libbra (una libbra sono circa 450 grammi, quindi si tratta di un po' più di un etto di carne).
Una catena concorrente, la A&W, nel decennio successivo lanciò la sfida alzando l'asticella del colesterolo: il Third Pounder, hamburger da un terzo di libbra (quindi si va sui 150 grammi o giù di lì), venduto allo stesso prezzo del rivale e per di più con qualche vantaggio nel gusto, misurato in un test di assaggio alla cieca su un campione di consumatori. Nulla era stato lasciato al caso.
Risultato commerciale del Third Pounder: un fiasco completo. Nessuno lo voleva.
Comprensibilmente sorpresa, la dirigenza di A&W decise di approfondire la questione con interviste e sondaggi tra i consumatori. Come il lettore scafato avrà già intuito, dietro il rifiuto non c'era nessuna particolare accortezza dietologica; c'era soltanto un ragionamento squisitamente numerico. La maggioranza degli intervistati aveva da questionare sul prezzo: “perché mai dovremmo pagare la stessa cifra per soltanto un terzo di libbra se allo stesso prezzo possiamo avere ben un quarto di libbra di carne ?”
Per la maggior parte degli americani (o, almeno, per la maggior parte dei clienti dei rivenditori di hamburger e patatine fritte), poiché tre è più piccolo di quattro, allora 1/3 è più piccolo di 1/4.
A&W la prese sportivamente rifugiandosi dietro “il cliente ha sempre ragione”; io non sarei affatto d'accordo: il cliente ha molto spesso torto ed è legittimo prenderlo a bacchettate sulle dita qualora le sue pretese siano meritevoli di tale intervento rieducativo.
Quale morale si può trarre da tutta questa storia ? Dopotutto, chi sceglie di mangiar così male, se pure si frega da solo sulle quantità, alla fin fine si fa meno danno. D'altra parte, questi tipi “100% americani” poi vanno pure a votare.
E i risultati si vedono.
I bambini, nella maggioranza dei casi, vogliono fare i calciatori. Mestiere che richiede una preparazione piuttosto faticosa ma tutto sommato divertente.
Più o meno lo stesso discorso vale per gli aspiranti astronauti, pure in buon numero.
Con frequenze inferiori seguono, come mestieri desiderati: la velina, l'influencer, l'applicatore di unghie finte, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, tutte attività comode che richiedono nessuna preparazione professionale.
Poi ci sono anche un bel po' di bambini che vogliono fare gli artisti; quasi tutti, con grave nocumento per i nostri timpani, nel ramo della canzone. Ma ne rimane comunque un bel numero che punta alle arti figurative.
E poi come va a finire ?
I giovani calciatori in erba si trovano ben presto immersi nella competizione; giocano le loro partite, e facilmente si rendono conto da soli che ci sono altri più bravi di loro; e se non se ne rendono conto, c'è comunque un allenatore che capisce chi è in grado di andare avanti e chi no.
Anche i cantanti prima o poi troveranno qualcuno che farà loro comprendere che è meglio lasciare perdere (ma non sempre, a giudicare dalla musica che si sente in giro).
Invece abbiamo un problema con la pittura e la scultura.
In questo caso gli artisti non entrano mai in competizione con altri, non trovano mai nessuno che apra loro gli occhi sulle ciofeche che realizzano. E continuano ad andare avanti fino all'età adulta, irrimediabilmente convinti di essere bravi.
Abbiamo una sovraproduzione di opere che sono ritenute artistiche soltanto dagli autori e dai loro parenti stretti (dalle nonne, primariamente).
Come se ne esce ?
Almeno per la scultura, la tendenza all'eliminazione dei semafori è un buon aiuto: le aiuole circolari al centro delle rotatorie sono delle discariche abbastanza efficaci per lo smaltimento indolore e non offensivo di pretese opere d'arte che non si saprebbe dove esporre altrimenti.
Ma per fortuna, ogni tanto c'è anche qualche sconosciuto scultore che realizza qualcosa che, malgrado la sgrammaticatura, un senso ce l'ha. Bravo. Non merita la rotatoria.