Anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale: pensierini.
I popoli non sono mai favorevoli all'idea di intraprendere una guerra; però non occorrono grandi sforzi di propaganda per rovesciare la situazione. Settanta anni fa Hitler riuscì a trascinare con sè l'opinione pubblica tedesca paventando il pericolo che la Polonia fosse sul punto di invadere la Germania. I tedeschi bevvero quella evidente fandonia e seguirono il loro Fuhrer verso l'apocalisse.
Ingenui.
Mica come gli statunitensi che, molto più avveduti, non volevano proprio saperne di impelagarsi in una guerra incerta e pericolosa nel Vietnam. Ma nell'agosto 1964 il presidente Lyndon Johnson diede la notizia che due navi americane erano state attaccate dai vietnamiti nel Golfo del Tonchino, e l'invasione del Vietnam divenne per tutta la stampa e il popolo statunitense una doverosa difesa della Patria offesa e minacciata. Anni dopo, il ministro della difesa Robert McNamara dovette confessare che quella notizia era falsa: l'attacco del Tonchino non era mai esistito. Ma ormai gli americani l'avevano bevuta, e parecchio tempo e una miriade di vittime civili avevano dovuto passare prima che l'opinione pubblica riaprisse gli occhi.
Dopo molte altre esperienze istruttive, ad esempio la rivoluzione democratica del Nicaragua maciullata per evitare che i sandinisti invadessero gli Stati Uniti, con osanna a Ronald Reagan da parte dei suoi elettori per la sua lungimiranza, ancora nel 2003 si accerta con infallibile sicurezza una nuova minaccia per l'Occidente: le terribili armi di distruzione di massa in possesso del'Iraq. Mai esistite, ma l'Occidente compatto ha bevuto la frottola. A guidare la Crociata del Bene, e a seguire come cagnolino scodinzolante, due paesi che le armi di distruzione di massa le hanno adoperate per davvero: gli Stati Uniti la bomba atomica, e l'Italia i gas, nella guerra d'Etiopia del 1935-36. Forte di tali ben giustificati motivi, la coalizione dei Portatori di Democrazia ha fatto condannare a morte Saddam Hussein per crimini contro l'umanità, per avere ordinato l'uccisione di 148 iracheni. Per avviarlo alla forca, i Portatori di Democrazia hanno ucciso almeno 650.000 iracheni (non si conosce un numero meglio approssimato, i morti iracheni non contano e non vengono contati, a differenza dei circa 4000 morti della coalizione dei Potenti, di cui stampa e televisione hanno fornito biografie ed interviste ai parenti sconsolati, per farli sentire come qualcuno di noi).
E così vaccinati, ora siamo pronti a berci la prossima fandonia che ci creerà la prossima necessità di difenderci da qualcun altro.
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