martedì 24 maggio 2011

Riepilogo

Dunque, riassumiamo:
- Le banche cercano di ricavare profitti vendendo quote di fallimenti come se fossero crediti; i risparmiatori e gli investitori, diciamo la collettività, pagano.
- Quando la bolla scoppia tutto il sistema finanziario va in crisi, comprese le banche stesse (il che di per sè non sarebbe affatto un male).
- I Governi sostengono che le banche sono cose "troppo grosse per fallire" e le foraggiano per tenerle in piedi. Con soldi pubblici, quindi è la collettività che paga.
- Con l'economia in crisi generale e la riduzione delle entrate fiscali, i Governi devono arginare il deficit pubblico, e tagliano i servizi alla collettività, che paga il prezzo dell'indebitamento.
- Solo se i Governi, dopo aver salvato le banche, affogano ben bene i propri cittadini, spennandoli e torchiandoli a dovere, ottengono dal Fondo Monetario Internazionale la possibilità di accedere a nuovi prestiti (e quindi di indebitarsi ulteriormente).

Essere Presidente del Fondo Monetario Internazionale non sarebbe già un motivo sufficiente per essere messi in galera, senza bisogno di ulteriori marachelle ?

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