Riassunto del passato remoto, del passato prossimo e del futuro: il Parlamento è la sede della sovranità popolare, espressa attraverso la rappresentatività elettiva.
Una successione di capi di Governo caratterizzati da qualità comuni di Ego smisurato e capacità politica nulla, presumibilmente uno figlio mal riuscito dell'altro, espropria la sovranità popolare attraverso leggi elettorali, una figlia mal riuscita dell'altra, che popolano il Parlamento di rappresentanti dei partiti e non degli elettori, quindi degli uomini e delle donne meno rispettabili esistenti sulla faccia della Terra.
Questo permette a quegli stessi capi di Governo, che tale situazione hanno generato, di bistrattare il Parlamento, inteso come istituzione, come la meno rispettabile esistente, un covo di parassiti, inutile intralcio al luminoso cammino delle loro Riforme tendenti ad accentrare tutti i poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, sotto il controllo di quegli Ego smisurati.
E, con sempre più innovative leggi elettorali, perpetuano il furto di rappresentatività, al fine di popolare sempre di più il Parlamento di uomini e donne indegni e servili, al fine di potere vieppiù bistrattare ed ignorare il Parlamento come un'istituzione indegna e servile.
Questa sequenza si chiama, con il vocabolario attuale, propensione autoritaria. Se poi si vorrà riformare anche il vocabolario, allora la chiameremo in un altro modo.
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