giovedì 25 settembre 2014
Guerrafondaio per un giorno: Se non ora, quando ?
La cosa migliore che si sarebbe potuta fare sarebbe stata smobilitare l'esercito e fissare una volta per tutte il budget delle spese militari a zero.
Non lo si è fatto, e spendiamo una quantità inaudita di denaro per mantenere una struttura parassitaria chiamata "esercito professionale", composta di alti ufficiali fascistissimi e corrottissimi, ufficiali di media tacca fascistelli e corrottelli, e soldati volontari ripartiti tra: quelli che sono stati rifiutati dalla banda di skinheads del quartiere perchè troppo buzzurri, e quindi hanno ripiegato sull'esercito; e quelli che da grandi di mestiere volevano fare Rambo, ma i posti da Rambo erano esauriti e, in mancanza d'altro, si sono segnati volontari sperando che capiti l'occasione di menare le mani con chicchessia.
Abbiamo usato tutto questo spreco di risorse per servire i nostri alleati-padroni nel compiere le porcate più infami, con tutte le scuse e i pretesti più falsi: come "missione di pace" in Kosovo a fornire di un aeronautica militare gli albanesi sottomessi dai serbi, affinchè gli albanesi potessero sottomettere i serbi; sempre in "missione di pace" nel pieno della guerra dei petrolieri in Iraq, ma come "non belligeranti", e tuttavia impegnati in battaglia e a sparare sulle ambulanze.
E oggi sorge una sanguinaria dittatura fondata sulla religione: il peggiore dei totalitarismi possibili, una delle poche cause che possano ancora giustificare un intervento armato a difesa della vita e dei diritti fondamentali delle persone, e di nuovo (ma non s'era cambiato verso?) ci rifugiamo nelle solite ipocrisie di memoria berlusconiana e dalemiana ? Contribuiamo alla coalizione, ma non interveniamo direttamente, bensì forniamo supporto logistico eccetera... Lo stretto indispensabile per esporsi alle ritorsioni. Siamo d'accordo che bisogna fermare gli invasati, e mentre voialtri combattete noi vi portiamo la birra e i panini ?
Abbiamo foraggiato e armato per tutto questo tempo una inutile manica di aspiranti delinquenti, spendendo un mare di denaro, per che cosa ? Solo per farli sfilare nelle parate con le divise stirate e gli stivali lustri ?
Ma mandiamoli, i nostri bravi ragazzi, che qualsiasi crimine, stupro, assassinio di pescatori disarmati commettano, rimangono sempre bravi ragazzi e non vediamo l'ora di farli tornare a casa. Poi magari non sempre va tutto liscio e ci sarà gloria e medaglie e intitolazioni di viali alberati e di monumenti, ma almeno sarà l'occasione per sfoltire un pò i ranghi. Che male c'è, ora che non ci sono più i ragazzi di leva: fanno i militari per che cosa, se non si prendono il rischio del loro mestiere ? Non si vergogneranno un pò anche loro, se subiamo più perdite nell'industria e nell'edilizia che nelle forze armate ? Diamo loro l'occasione di sfogare le loro pulsioni violente per una causa ragionevole (e lontano dalle nostre strade troppo piene di fumatori di spinelli e di scuri di pelle, per i loro gusti). Abbiamo coltivato questi virgulti nella folle cultura del nemico da combattere; per una volta che esiste un nemico credibilmente autentico, come la cecità religiosa, e non inventato per propaganda, additiamoglielo per bene e senza equivoci, e scateniamoli, i nostri picchiatori da strada repressi. Che cosa li teniamo e manteniamo a fare, se non per circostanze come queste ?
Il ruolo fondamentale, in una guerra così, spetterà in prima battuta all'Aeronautica, cioè ai parassiti più parassiti di tutti. Meglio ancora: mandiamo in prima linea le Frecce Tricolori, a fare i ghirigori colorati sulla linea del fronte; immaginatevi che spettacolo. Chissà che non sia la volta buona che ci spicciamo via pure quelle.
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