Un ricordo di una cittadina cubana, Griselda Aguilera:
"I miei genitori insegnavano a leggere e a scrivere qui a L'Avana; anch'io sapevo leggere e scrivere e potevo insegnare, ma loro non mi lasciavano andare. Ogni mattina presto se ne andavano entrambi, e io restavo a casa, fino a notte. Un giorno, dopo tanto chiedere e ancora chiedere, mi diedero il permesso. Li accompagnai. Carlos Pèrez Isla, si chiamava il mio primo alunno. Aveva cinquantotto anni. Io, sette."
Nel 1961, due anni dopo la Rivoluzione, un milione di cubani imparò a leggere e a scrivere, e migliaia di volontari come Griselda e suoi genitori fecero morire i sorrisetti beffardi e gli sguardi compassionevoli che avevano ricevuto quando avevano annunciato che l'avrebbero fatto in un anno.
Da "Specchi" di Eduardo Galeano, Sperling & Kupfer, 2008
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