Il villaggio gallico condivide e sottoscrive quanto enunciato da Stefano Benni sul suo sito www.stefanobenni.it, che per maggior evidenza ripubblico qui di seguito:
In caso di censura a quei siti (compresi quelli cretini e provocatori che per chiunque abbia testa evaporeranno da soli) che non piaceranno al maggiordomo Fininvest Maroni, siamo pronti a scrivere: Odio Berlusconi con caratteri cubitali anche sul nostro sito ogni giorno.
Perché siamo tranquilli: non lo odiamo, sappiamo opporci a lui con mille altri sentimenti. Semplicemente ci sta sui coglioni e vogliamo che ne se vada. Ma anche se provassimo a odiarlo non saremmo mai vittimisti, prevaricatori e gonfi d’odio come lui.
Quindi Maroni, se ha un briciolo di coraggio, censuri tutto il web ma prima censuri il suo principale. Senza se e senza ma.
Di mio aggiungo che i suoi colleghi con la faccia da fesso e la cravatta verde, invece di prendersela sempre e solo con i venditori di kebab, potrebbero fare qualcosa anche nei confronti dei venditori di souvenir del Duomo di Milano: con tutte quelle punte, è chiaro che sono oggetti pericolosi. Anzi, da bravo Ministro dell'interno, potrebbe proclamare un altro dei suoi celebri editti in nome della sicurezza dei cittadini: far tagliare via tutte le guglie del Duomo, così anche le statuine dovranno adeguarsi. Sarebbe un provvedimento non più scemo di tanti altri dei suoi.
E a proposito di Stefano Benni, ieri sera io ho scoperto di essere vecchio: girando per una libreria, ho visto "Stranalandia" nella sezione "classici".
Con Lucrezio ed Ernest Hemingway.
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