lunedì 14 giugno 2010

Pigrità generalizzata - piccoli consumatori crescono

Ne sto venendo a capo; nelle ultime settimane sono stato vittima di un complotto internzaionale ordito dalle forze reazionarie, con il quale le oligarchie capitalistiche, i servizi segreti, la mafia, la CIA, l'Opus Dei, il Mossad, le Forze Armate, la massoneria deviata, il Ku Klux Klan e i dirigenti della Juventus hanno tentato di togliermi tutto il tempo per scrivere sul blog; ma ora dovrei essermi liberato da (quasi) tutti gli impicci.
Per il discorso di oggi prenderemo spunto da una vicenda di vita vissuta.
Questa mattina sono uscito di casa e mi sono incamminato verso il lavoro, più o meno alla solita ora. Primo attraversamento di strada molto comodo, non ci sono automobili in vista; secondo attraversamento di strada altrettanto semplice, non passa nessuno (trovate che il racconto si stia facendo sempre più appassionante ?).
Nell'avvicinarmi al semaforo più cruciale di tutto il percorso, di solito ho la soddisfazione di sorpassare camminando la lunga coda di automobili in attesa di passare entro i prossimi due o tre cicli di luce verde. Stamattina una miseria: ogni fase di verde era più che sufficiente a smaltire tutta la breve coda di veicoli.
Anche il passaggio a livello chiuso è stato rivelatore: è un bellissimo passaggio a livello "old fashion", ancora di quelli eterni, che si chiudono quando il treno comincia ad avvicinarsi dagli antipodi, e genera sempre code che, volendo, potrebbero aiutare gli automobilisti a socializzare durante l'attesa con tornei di briscola e tombole (ma qui siamo nello Sprofondo Nord, non si socializza).
La breve fila di macchine mi ha fatto immaginare che si fosse appena chiuso, e invece ecco qua il treno che arriva.
Insomma, stamattina c'era in giro meno (probabilmente molto meno) della metà delle automobili che sono abituato a vedere in circolazione nel mio abituale tragitto mattutino.
L'umanità sarà rinsavita di colpo durante il week-end ? No. L'unico evento rilevante in relazione ai fatti osservati è che si sono chiuse le scuole per quest'anno (e se fosse per la Gelmini, per sempre).
Dunque, vuol dire che più di metà del traffico automobilistico dell'ora di punta è dovuto ai genitori che accompagnano i figli a scuola ? E questo non è del tutto folle ?
In una città di centomila abitanti che in mezz'ora a piedi si attraversa tutta da una parte all'altra, quanti sono i ragazzini che hanno REALMENTE bisogno di essere accompagnati in automobile ? (Salvo poi avere REALMENTE bisogno di essere accompagnati dal dietologo perchè sono sovrappeso, vivendo la tristezza del percorso invariante: sedile dell'auto - sedia della scuola - sedile dell'auto - divano davanti alla TV...)
Non pretenderei di allevare una generazione di bambini ammirevoli come quelli del Kenya che fanno cinque kilometri di corsa tutte le mattine per andare a scuola, e poi da grandi vincono tutte le gare di mezzofondo delle Olimpiadi uso ridere, ma penso che una mezz'ora quotidiana a piedi sia alla portata di tutti, e solo salute per dei piccoli poveracci destinati all'allevamento in batteria, con alimentazione forzata a base di merendine reclamizzate, ingabbiati all'ingrasso davanti alla televisione, e come alternativa il subdolo diversivo lipidico di un pasto sintetico da McDonald's.
E se pochi autobus in orari ben scelti che servano le frazioni più periferiche e convergano in città lungo le vie principali possono davvero togliere di mezzo metà delle automobili, qual è il costo collettivo per avere gli autobus, e qual è il costo collettivo per non averli ?
Si dirà: ma i genitori accompagnano i figli a scuola mentre vanno al lavoro, quindi userebbero l'automobile comunque. Allungano solo il percorso. Ma se la differenza di percorso produce l'effetto che ho descritto sopra, questo non sposta il ragionamento neanche di una virgola.
Secondo le stime correnti un italiano, con i suoi consumi, genera in media circa 11 tonnellate all'anno di anidride carbonica. Quante di queste tonnellate sono dovute a simili casi che definirei di idiozia collettiva, o semplicemente mancanza di organizzazione ? Stiamo mandando in malora il pianeta su cui abitiamo per sola stupidità, o pigredine ?

3 commenti:

  1. Ciao Mario, sono sempre di corsa e non riesco mai a lasciare un commento.
    Tu hai figli? In una città di centomila abitanti sentiresti anche tu il desiderio di lasciare tuo figlio davanti al portone della scuola. Non puoi farci niente.

    Il problema, secondo me, lo deve prendere in carico l'amministrazione pubblica, che deve smontare ogni pretesto, vero (desiderio di sicurezza) o inventato (povero figlio mio, ci sono 10 gradi di temperatura... fa freddissimo...).

    Depositare i figli a 500 metri dalla scuola e lasciarli proseguire a piedi da soli può essere pericoloso, se non ci sono percorsi preferenziali, semafori presidiati, traffico limitato ecc...

    In questo senso trovo ottima l'idea del "piedibus" (http://it.wikipedia.org/wiki/Piedibus).
    Credo che un'organizzazione del genere e una ZTL attorno alla scuola sarebbero molto utili e molto più efficaci di una campagna di sensibilizzazione del cervellino di tanti nostri connazionali.

    Meglio darci una regolata, prima di arrivare a soluzioni più drastiche e impopolari (p.es. http://www.liberation.fr/terre/0101641778-le-peage-urbain-pourra-etre-experimente ).

    Ciao

    RispondiElimina
  2. Ok, Gimmi, io parlo facile perchè non ho figli (che io sappia); però ricordo benissimo di essere sempre andato a scuola a piedi per conto mio fin, forse, dalla terza elementare.
    Sono d'accordissimo che le questioni collettive richiedono soluzioni collettive: un solo genitore che decide che il pargolo andrà a scuola senza essere scarrozzato in automobile non risolve nulla. Una maggioranza di genitori che agiscono nello stesso modo produce una mandria di pupattoli che vanno a scuola per conto loro, alla stessa ora, più o meno per le stesse strade, infallibilmente si raggruppano e si aggregano e quindi procedono con molta più sicurezza; quindi ben vengano anche soluzioni simili al "piedibus". Ed è chiaro che queste scelte devono essere incoraggiate dalla collettività, sotto forma di impegno dei vigili urbani, controllo del traffico nelle aree attorno alle scuole, aree o percorsi pedonali, ecc.
    Sono invece fermamnete ostile, non per motivi pratici ma di principio, ai pedaggi tipo ecopass e simili che fanno passare il concetto (estremamente deleterio soprattutto per ciò che riguarda l'ambiente) del: "quel che stai facendo è dannoso alla collettività, ma se paghi lo puoi fare".

    RispondiElimina
  3. ma come, davvero sei contrario ai condoni? ;-)

    RispondiElimina