E' un pò spassoso e un pò deprimente assistere alla fine per saturazione dell'economia di mercato facendo finta di essere semplici spettatori.
I produttori di merci e servizi ricorrono a tutti i mezzi, leciti e illeciti, per ridurre il costo del lavoro e pagare sempre di meno i propri dipendenti, in loco o in qualsiasi altra parte del mondo, tentando di salvaguardare i propri profitti.
E in questo modo impoveriscono in modo universale la classe lavoratrice, che coincide in larga parte con quella consumatrice, privandola di potere di acquisto, e quindi riducendone la possibilità di consumare merci e servizi e di conseguenza gli stessi produttori di merci e servizi vedono continuamente diminuire i propri profitti.
E tutti i govrnanti del mondo, ancora, a quanto pare, convinti di affrontare una crisettina qualsiasi, mettono in scena sempre più variopinte Disneyland di riforme, in direzione sempre più liberista, non producendo altro effetto che accelerare la spirale.
martedì 30 settembre 2014
giovedì 25 settembre 2014
Guerrafondaio per un giorno: Se non ora, quando ?
La cosa migliore che si sarebbe potuta fare sarebbe stata smobilitare l'esercito e fissare una volta per tutte il budget delle spese militari a zero.
Non lo si è fatto, e spendiamo una quantità inaudita di denaro per mantenere una struttura parassitaria chiamata "esercito professionale", composta di alti ufficiali fascistissimi e corrottissimi, ufficiali di media tacca fascistelli e corrottelli, e soldati volontari ripartiti tra: quelli che sono stati rifiutati dalla banda di skinheads del quartiere perchè troppo buzzurri, e quindi hanno ripiegato sull'esercito; e quelli che da grandi di mestiere volevano fare Rambo, ma i posti da Rambo erano esauriti e, in mancanza d'altro, si sono segnati volontari sperando che capiti l'occasione di menare le mani con chicchessia.
Abbiamo usato tutto questo spreco di risorse per servire i nostri alleati-padroni nel compiere le porcate più infami, con tutte le scuse e i pretesti più falsi: come "missione di pace" in Kosovo a fornire di un aeronautica militare gli albanesi sottomessi dai serbi, affinchè gli albanesi potessero sottomettere i serbi; sempre in "missione di pace" nel pieno della guerra dei petrolieri in Iraq, ma come "non belligeranti", e tuttavia impegnati in battaglia e a sparare sulle ambulanze.
E oggi sorge una sanguinaria dittatura fondata sulla religione: il peggiore dei totalitarismi possibili, una delle poche cause che possano ancora giustificare un intervento armato a difesa della vita e dei diritti fondamentali delle persone, e di nuovo (ma non s'era cambiato verso?) ci rifugiamo nelle solite ipocrisie di memoria berlusconiana e dalemiana ? Contribuiamo alla coalizione, ma non interveniamo direttamente, bensì forniamo supporto logistico eccetera... Lo stretto indispensabile per esporsi alle ritorsioni. Siamo d'accordo che bisogna fermare gli invasati, e mentre voialtri combattete noi vi portiamo la birra e i panini ?
Abbiamo foraggiato e armato per tutto questo tempo una inutile manica di aspiranti delinquenti, spendendo un mare di denaro, per che cosa ? Solo per farli sfilare nelle parate con le divise stirate e gli stivali lustri ?
Ma mandiamoli, i nostri bravi ragazzi, che qualsiasi crimine, stupro, assassinio di pescatori disarmati commettano, rimangono sempre bravi ragazzi e non vediamo l'ora di farli tornare a casa. Poi magari non sempre va tutto liscio e ci sarà gloria e medaglie e intitolazioni di viali alberati e di monumenti, ma almeno sarà l'occasione per sfoltire un pò i ranghi. Che male c'è, ora che non ci sono più i ragazzi di leva: fanno i militari per che cosa, se non si prendono il rischio del loro mestiere ? Non si vergogneranno un pò anche loro, se subiamo più perdite nell'industria e nell'edilizia che nelle forze armate ? Diamo loro l'occasione di sfogare le loro pulsioni violente per una causa ragionevole (e lontano dalle nostre strade troppo piene di fumatori di spinelli e di scuri di pelle, per i loro gusti). Abbiamo coltivato questi virgulti nella folle cultura del nemico da combattere; per una volta che esiste un nemico credibilmente autentico, come la cecità religiosa, e non inventato per propaganda, additiamoglielo per bene e senza equivoci, e scateniamoli, i nostri picchiatori da strada repressi. Che cosa li teniamo e manteniamo a fare, se non per circostanze come queste ?
Il ruolo fondamentale, in una guerra così, spetterà in prima battuta all'Aeronautica, cioè ai parassiti più parassiti di tutti. Meglio ancora: mandiamo in prima linea le Frecce Tricolori, a fare i ghirigori colorati sulla linea del fronte; immaginatevi che spettacolo. Chissà che non sia la volta buona che ci spicciamo via pure quelle.
domenica 14 settembre 2014
Paludamenti
E' proprio scoraggiante ed antistorico che i paludati commissari economici dell'Unione Europea continuino, fissi nella loro monocorde impuntatura, a guardare solo ai freddi numeri del bilancio dello Stato ed al crescente debito pubblico, e si ostinino a non voler attribuire invece maggiore rilevanza ai pur garruli e sapidi tweet del Presidente del Consiglio, non è vero ?
martedì 9 settembre 2014
Da tutte le profondità
Chissà cosa proverebbe uno storico se trovasse, in qualche angolo sperduto dell'attuale Iraq, un villaggio di sumeri che, isolati dal resto del mondo, vivono più o meno secondo gli usi e costumi di 5000 anni fa e parlano una lingua simile a quella originaria, che scrivono ancora in caratteri cuneiformi.
La fauna di Ediacara è la documentazione fossile più antica di forme di vita pluricellulare, risalente (620 - 550 milioni di anni fa) a prima ancora del Cambriano, il periodo iniziale del Paleozoico, caratterizzato dalla diversificazione "esplosiva" delle forme animali, non solo in tutti i piani strutturali fondamentali tuttora esistenti, ma in molti altri ancora, perduti ed estinti nel corso della storia. Gli animali di Ediacara (il nome è quello della località australiana in cui vennero ritrovati i reperti fossili più abbondanti e di migliore qualità, ma quella proto-fauna era diffusa nel mondo) erano delle forme piatte, con vari tipi di strutture raggiate, sorte di venature o strutture "a trapunta", e di simmetrie radiali o bilaterali o triradiali: probabilmente assomigliavano a delle frittelle che strisciavano sul fondo del mare.
Le relazioni genealogiche tra quegli animali (secondo alcuni nemmeno animali nè piante, ma forme di vita del tutto a sè stanti) e le forme attuali è stata oggetto di lunghe e problematiche controversie tra gli studiosi.
Erano stati un primo esperimento di vita pluricellulare, poi fallito e soppiantato da nuove forme derivate in modo indipendente da altri gruppi di protisti coloniali ? La vita pluricellulare avrebbe dunque avuto origine più volte nella storia della Terra ? Fu fatale per le possibilità di diversificazione di quegli esseri primordiali il disporre di solo due strati fondamentali di tessuti (come nei moderni Cnidari: meduse, polipi corallini, ecc., e a differenza dei nostri tre: ectoderma, mesoderma, endoderma), e quindi l'impossibilità di sviluppare organi interni: il fatto di potere aumentare le proprie dimensioni solo mantenendo una proporzione costante tra il volume e la superficie del corpo, unica via di scambio con l'ambiente esterno, e di conseguenza il rimanere vincolati ad una forma piatta, precluse agli "ediacariani" qualsiasi ulteriore successo evolutivo ?
Oppure quegli albori lontani di prima animalità, nonostante la mancanza di qualsiasi apparente somiglianza, diede origine davvero a quegli sparuti vermi che strisciarono attraverso il confine tra Precambriano e Cambriano e dai quali tutti noi discendiamo ?
Nessuna di queste domande trova una risposta nell'enigmatica scoperta di un gruppo di ricercatori danesi da campioni di fondali marini tra i 400 e i 1000 metri nel sudest di Australia e Tasmania: due specie (chiamate Dendrogramma discoides e - appunto - D. enigmatica) non attribuibili a nessun gruppo tassonomico conosciuto. Animali di pochi millimetri a forma di fungo, con bocca all'estremità dello stelo ed un canale digerente che si ramifica nella parte piatta, diploblastici (cioè dotati di due strati fondamentali di tessuto, come si diceva sopra), e attualmente non classificabili nè come Cnidari nè come Ctenofori, i due phyla apparentemente più prossimi.
Gli autori adombrano l'ipotesi che possano essere discendenti diretti di quelle frittelle striscianti di 600 milioni di anni fa; purtroppo qualche imprecisione nella conservazione impedisce di estrarre il DNA per poterlo mettere a confronto e stabilire relazioni di parentela o non parentela con gli altri gruppi fondamentali. Per il momento continueremo a non conoscere lo svolgimento della storia, ma se le domande fondamentali sull'origine non avranno (per ora) risposta, si schiudono possibili scenari comunque straordinari: se l'idea del dottor Just non fosse fondata, potremmo avere la prima conoscenza di uno dei rami fondamentali dell'evoluzione biologica fino ad oggi del tutto sconosciuto; se lo fosse, saremmo di fronte all'affascinante scoperta del villaggio dei sumeri.
La fauna di Ediacara è la documentazione fossile più antica di forme di vita pluricellulare, risalente (620 - 550 milioni di anni fa) a prima ancora del Cambriano, il periodo iniziale del Paleozoico, caratterizzato dalla diversificazione "esplosiva" delle forme animali, non solo in tutti i piani strutturali fondamentali tuttora esistenti, ma in molti altri ancora, perduti ed estinti nel corso della storia. Gli animali di Ediacara (il nome è quello della località australiana in cui vennero ritrovati i reperti fossili più abbondanti e di migliore qualità, ma quella proto-fauna era diffusa nel mondo) erano delle forme piatte, con vari tipi di strutture raggiate, sorte di venature o strutture "a trapunta", e di simmetrie radiali o bilaterali o triradiali: probabilmente assomigliavano a delle frittelle che strisciavano sul fondo del mare.
Le relazioni genealogiche tra quegli animali (secondo alcuni nemmeno animali nè piante, ma forme di vita del tutto a sè stanti) e le forme attuali è stata oggetto di lunghe e problematiche controversie tra gli studiosi.
Erano stati un primo esperimento di vita pluricellulare, poi fallito e soppiantato da nuove forme derivate in modo indipendente da altri gruppi di protisti coloniali ? La vita pluricellulare avrebbe dunque avuto origine più volte nella storia della Terra ? Fu fatale per le possibilità di diversificazione di quegli esseri primordiali il disporre di solo due strati fondamentali di tessuti (come nei moderni Cnidari: meduse, polipi corallini, ecc., e a differenza dei nostri tre: ectoderma, mesoderma, endoderma), e quindi l'impossibilità di sviluppare organi interni: il fatto di potere aumentare le proprie dimensioni solo mantenendo una proporzione costante tra il volume e la superficie del corpo, unica via di scambio con l'ambiente esterno, e di conseguenza il rimanere vincolati ad una forma piatta, precluse agli "ediacariani" qualsiasi ulteriore successo evolutivo ?
Oppure quegli albori lontani di prima animalità, nonostante la mancanza di qualsiasi apparente somiglianza, diede origine davvero a quegli sparuti vermi che strisciarono attraverso il confine tra Precambriano e Cambriano e dai quali tutti noi discendiamo ?
Nessuna di queste domande trova una risposta nell'enigmatica scoperta di un gruppo di ricercatori danesi da campioni di fondali marini tra i 400 e i 1000 metri nel sudest di Australia e Tasmania: due specie (chiamate Dendrogramma discoides e - appunto - D. enigmatica) non attribuibili a nessun gruppo tassonomico conosciuto. Animali di pochi millimetri a forma di fungo, con bocca all'estremità dello stelo ed un canale digerente che si ramifica nella parte piatta, diploblastici (cioè dotati di due strati fondamentali di tessuto, come si diceva sopra), e attualmente non classificabili nè come Cnidari nè come Ctenofori, i due phyla apparentemente più prossimi.
Gli autori adombrano l'ipotesi che possano essere discendenti diretti di quelle frittelle striscianti di 600 milioni di anni fa; purtroppo qualche imprecisione nella conservazione impedisce di estrarre il DNA per poterlo mettere a confronto e stabilire relazioni di parentela o non parentela con gli altri gruppi fondamentali. Per il momento continueremo a non conoscere lo svolgimento della storia, ma se le domande fondamentali sull'origine non avranno (per ora) risposta, si schiudono possibili scenari comunque straordinari: se l'idea del dottor Just non fosse fondata, potremmo avere la prima conoscenza di uno dei rami fondamentali dell'evoluzione biologica fino ad oggi del tutto sconosciuto; se lo fosse, saremmo di fronte all'affascinante scoperta del villaggio dei sumeri.
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