Capita (putroppo) più o meno quotidianamente di vedere, copiosamente condivisi sui social network, gli articoletti - bufala sulle miracolose proprietà salutistiche della curcuma, delle prodigiose virtù della salvia, degli insospettabili benefici offerti dalla cannella, la cioccolata che ci fa ringiovanire, eccetera; e non vi dico neanche cosa non fa l'onnipresente serotonina. Le più attive propagandatrici di cazzatine sono le signore, particolarmente affezionate a ciò che fa perdere peso, come ad esempio l'olio di limone, ma certo, come no, o (potevamo dubitarne ?) l'equiseto. Confesso di ignorare le modalità di somministrazione dell'equiseto ma, chissà perchè, faccio fatica ad immaginarmi greggi di signore, nei loro perennemente inadeguati vestitini firmati e con le loro ancor più inadeguate eleganti scarpine, intenti a brucare lungo le sponde dei fiumi. Insomma, se avete una scorta di qualche minchiata che avete acquistato da un fornitore in un momento di ubriachezza, e che ora vi occupa spazio in magazzino e non sapete come smaltirla, scrivete quattro righe insensate raccontando che fa dimagrire, diffondetele in rete e farete la vostra fortuna.
Ma fa niente, augurandomi che le propagatrici di tanta dubitabile saggezza a buon mercato siano tanto coerenti da sperimentare su se stesse e valutare oggettivamente i risultati conseguiti, mi limito a far girare la magica rotellina del mouse senza battere ciglio e passare oltre.
Ma siccome una fesseria così grossa non mi era mai capitata sotto gli occhi, in questo caso non ho potuto trattenermi dall'indagare.
Bicarbonato e Limone: Ecco la ricetta contro il cancro
Per fare le cose a modino, cominciamo dal principio. Le prime tre righe dell'articolo sono frutto di un "copia-e-incolla" dalla pagina di Wikipedia relativa a O.H. Warburg. Sarebbe stato sufficiente estendere l'operazione alle tre righe immediatamente successive della stessa pagina, per far sapere ai lettori che le ipotesi di Warburg sull'origine dei tumori, proposte posteriormente ai suoi studi sul metabolismo cellulare che gli valsero il Premio Nobel, godettero di un certo credito per un decennio o poco più, poi furono definitivamente soppiantate da quanto ancor oggi sappiamo con prove sempre più solide, cioè che i tumori sono causati da mutazioni che avvengono all'atto di divisioni delle cellule somatiche in questo o quel tessuto, casuali, ma la cui probabilità può essere considerevolmente aumentata da vari fattori di rischio sia chimici che fisici, come ormai sanno anche i bambini. Quindi, tutta la parte introduttiva dell'articolo è aggiornata grossomodo agli anni '40.
Come mentore delle proprietà terapeutiche del bicarbonato, ci si affida ancora una volta al già noto fuffarolo Mark Sircus (che oltre a curare il cancro col bicarbonato, si occupa anche di "Psicologia Spirituale" attraverso la International Medical Veritas Association, un nome che è tutto un programma, di cui è fondatore, esponente di punta e presumibilmente unico membro), il quale continua a vantarsi del suo 99 % di pazienti guarite senza che la comunità scientifica abbia mai avuto la grazia di vederne e conoscerne neanche una.
Infine, quanto riportato a proposito del limone è persino difficile da discutere, tanto è confuso, disarticolato, e privo di una definizione chiara di qualsiasi concetto.
Mi limito ad osservare che:
1) Viene citata come prova a supporto un'intervista all'oncologo Umberto Veronesi (ma come ? La "medicina ufficiale" non era tutta da buttare via ?), con il virgolettato: “Una bella limonata fa da scudo contro il cancro”; ma viene misteriosamente omesso il passaggio immediatamente successivo della stessa medesima intervista: "sebbene nessun alimento da solo possa essere uno scudo efficace se non viene inserito in una dieta e in uno stile di vita salutari", dice Umberto Veronesi. Ah, già, dimenticavo che ci vuole anche il bicarbonato.
2) Nella caleidoscopica sarabanda di acidità e alcalinità, del "pH 2.2 che metabolizzato diventa alcalinizzante" [sic !], l'autore di tutto questo accumulo di fuffa dimentica che tutto ciò che noi ingeriamo passa attraverso lo stomaco, poi viene ri-tamponato nel primo tratto dell'intestino e infine sposta il pH del nostro sangue di praticamente nulla. Il pH del sangue è intorno a 7.4 e lì rimane, necessariamente fisso, altrimenti gli equilibri che permettono lo scambio di ossigeno ed anidride carbonica andrebbero a pallino, ed ogni minimo scostamento viene prontamente compensato con gli unici due meccanismi in grado di farlo: respirazione e filtrazione/riassorbimento renale; non certo con alimenti nè bevande.
Non c'è bicarbonato nè limone che tenga.
E visto che abbiamo nominato l'autore dell'accumulo di fuffa, chi sarà mai colui che esercita con mezzi così moderni l'antichissimo mestiere del venditore di fumo ?
Il signor Dioni si qualifica come ingegnere elettronico, ma per fortuna (per fortuna dei nostri computer, intendo) preferisce prestare la sua immensa competenza alla cura della
nostra salute e del nostro benessere, come potrete constatare dalla grande varietà di ciarlataneria assortita che espone nel suo sito, dall'alimentazione ai "misteri e simboli". La stranezza è che un ingegnere, per quanto elettronico sia, uno straccio di esamino di chimica di base nel suo corso di studi lo avrà pur superato. Ed è un mistero come abbia potuto sfuggire al plotone di esecuzione che si alza in piedi da dietro la cattedra quando il candidato tira fuori costruzioni come "il limone sarebbe l’unico alimento anionico al mondo" o "contributo dato nell’interazione tra cationi e anioni, necessaria per la produzione di energia a livello cellulare".
Senza tante arrampicate sugli specchi, basterebbe molto meno per non dubitare dei salutari effetti dell'ingestione di bicarbonato e limone. Lo dice sempre anche mia zia: "un bel rutto fa passare tutti i mali."
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