martedì 27 febbraio 2024

Quaresimale

 



I due graziosi oggettini raffigurati qui sopra sono coriandoli. Rappresentano la pezzatura più grossa nell'ampia varietà dimensionale di quelli utilizzati per il Gran Carnevale cittadino, una venerabile tradizione istituita di punto in bianco un paio d'anni fa dall'Amministrazione Comunale attualmente in carica, e della quale evidentemente si era molto sentita la mancanza nei secoli precedenti, senza che io mi accorgessi minimamente di tale lacuna.
Si tratta di una grande festa di carnevale particolarmente originale, in quanto include maschere per grandi e piccini, sfilata di carri vagamente allegorici e balli a vanvera. Mi pare che nessuno mai ci avesse pensato prima in nessun'altra parte del mondo. E c'è qualche D.J., che provvede a tenere desti i partecipanti tenendo il volume alto, molto alto. Quasi insopportabilmente alto persino per me che abito a qualche centinaio di metri dalle vie attraversate dal gaio evento. Pare che se il rumore non  raggiunge un livello sufficientemente intollerabile, i partecipanti alla festa non riescano a divertirsi. Faccio fatica a capire, ma le cose che non capisco sono tante, e non mi meraviglio più.
E poi volano coriandoli, tantissimi coriandoli di varia forma, colore e dimensioni. Quelli rettangolari che vedete qui sopra sono i più grandi, e sono due della mezza dozzina che finora ho trovato nel mio giardino. Ora, che il Sindaco sparga per aria spazzatura che poi il vento mi porta, per centinaia di metri, fino in giardino può essere fastidioso, ma posso anche passarci sopra (mi danno molto più fastidio i decibel del D.J. che seguono lo stesso tragitto, se per questo); o almeno, potrei passarci sopra se i coriandoli fossero di normale carta biodegradabile. Ma, al tatto, mi pare che questi coriandoli rettangolari non siano di sola carta; paiono più o meno plastificati, e questo mi manda un po' più in bestia: ricevere in regalo zozzeria non biodegradabile che finisce per terra mi innervosisce parecchio.
Chissà se il Comitato Organizzatore del Gran Carnevale si è posto il problema del materiale da utilizzare per la coriandoleria e del suo destino ambientale; ad essere un pochino seri avrebbe dovuto farlo, ma se devo tirare a indovinare scommetterei di no.
Infine c'è una stranezza cromatica: io continuo a trovare in giardino soltanto coriandoli verdi. E perché mai ? Non riesco a trovare nessun motivo ragionevole perché il vento porti solo i coriandoli verdi a casa mia, riservando magari gli altri colori ai miei vicini. Di seguito un piccolo campionario della diversità altrimenti disponibile, immortalata tra quella che ancora oggi insozza le vie cittadine a due settimane di distanza dalla rumorosa esibizione di stupidità collettiva.





E dunque per quale motivo io nel mio giardino trovo soltanto coriandoli verdi ?
L'ipotesi che mi sembra più plausibile (ma che non saprei come verificare sperimentalmente) è che quelli di colore contrastante con l'erba vengano mangiati dai frequentatori abituali delle mie pertinenze: merli, tortore, storni, ecc., il che amplificherebbe ulteriormente il danno ambientale.

AGGIORNAMENTO del 28 febbraio: dopo una fruttuosa consulenza con il massimo esperto in materia, l'edicolante, sembra che si tratti di carta comune senza componenti plastiche. Meno male.

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