domenica 7 aprile 2024

(Sequel): L'oscuro nemico del fascinoso prestigio del Made in Italy

 


L'oscuro nemico del fascinoso prestigio del Made in Italy è la contraffazione.

Adesso inventiamoci una storiella, di pura immaginazione.

Facciamo finta che la società del gruppo Armani che commissiona la produzione di borse e accessori a una ditta terza, a sua volta priva di capacità produttiva, sia in perfetta buona fede e non sappia davvero nulla delle condizioni in cui si svolge in realtà la produzione (questo è l'aspetto più fantasioso dello scenario che stiamo inventando). Sarà comunque a conoscenza del costo a quale il prodotto le viene fornito (almeno quello, si spera che lo sappia). Se la simpatica borsettina griffata viene venduta in negozio a 1000 Euro e fischia, e l'operaio cinese viene pagato 3 Euro all'ora per costruirla, diciamo che, pur con tutti i margini per ogni passaggio, nel conto economico il costo di produzione sarà una voce sostanzialmente trascurabile, quindi quando si assegna la commissione per la produzione si può anche largheggiare un po' con le quantità.

Inventiamo: "Guarda, fammi avere intanto 500 pezzi di questo modello di borsa, poi magari se le cose vanno bene te ne ordino ancora altrettante." E l'azienda incaricata mette in modo l'altra azienda abusiva con i cinesini in nero: "Mettimi in produzione 1000 borse fatte così, anzi per sicurezza fanne pure 1200."

Poi Armani ritira le sue 500 borse da mandare ai suoi rutilanti negozi, e ai cinesini che le hanno fabbricate ne rimangono lì 700. Che fai, le butti via ? Smaltire i rifiuti costa, specialmente se lavori in nero e non risulta da nessuna parte che tu possa produrre rifiuti da smaltire.

Le venderanno sulle bancarelle a qualche decina di Euro l'una (il loro corretto valore merceologico), proprio tali e quali a quelle originali (SONO le originali). Che contraffazione è, se il prodotto è esattamente lo stesso ? E chi è che sta truffando i suoi clienti, chi vende il prodotto per strada al suo reale valore di 25 Euro, o chi ci appiccica sopra una targhetta "Euro 1099,99" in un luminoso negozio del centro della città ? 

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