venerdì 17 giugno 2011
Il riposo del guerriero
Questo eroe, paladino impavido dei nostri giorni, che meriterebbe quel poema epico che mai sarò in grado di scrivere, qui occasionalmente immortalato durante un convegno, quindi SUL LAVORO, merita davero il riposo del giusto, dopo le dure battaglie e le mirabolanti imprese condotte a termine con senso del dovere e sprezzo del pericolo.
Questo piccolo, coraggiosissimo Davide ha osato affrontare il soverchiante Golia costituito dai precari, un mostro proteiforme, una massa informe ed indistinta, ma pericolosamente pervasiva, diffusa in ogni anfratto della società, annidata quasi in ogni famiglia, che vive, se va bene, con mille euro al mese e senza sapere se avrà un altro contratto per andare avanti ancora l'anno prossimo: eh, questi sì che sono i "poteri forti" contro cui è nobile ribellarsi.
Forte solo di quel tenue filo di sicurezza che può offrirgli il suo stipendio da deputato (dati 2008) di 5486,58 Euro al mese (netti), più rimborsi spese forfettari per 4448,23 Euro al mese, più diaria di 4033,11 Euro al mese (decurtata di 206,58 per assenza in giorni in cui siano in calendario votazioni), più emolumenti come Ministro per 3842,80 Euro al mese (questi ultimi lordi, però !) più, dal 2009 (a 59 anni) la pensione da docente universitario, ha avuto il coraggio di affrontare a viso aperto la sfida, senza tirarsi indietro, salvo volgere solo per un momento le spalle al nemico per una saggia ritirata strategica. Ah, ma anche nel darsi alla fuga... ehm, cioè, nel retrocedere per schivare le offese, non ha rinunciato a colpire, e quant'è vero che la parola ferisce più della spada ! L'Italia peggiore è quella che vive, e magari mantiene la famiglia, con pochi soldi e senza sicurezze sul proprio futuro. E chi non direbbe la stessa cosa ?
Ma quante altre volte questo omino minuto ha dimostrato coraggio e dedizione alla sola causa del Bene dell'Umanità... ed anche capacità di ribaltare situazioni apparentemente disperate, che pure affronta con strenua volontà di successo: come quando, nel 1981, assistente presso l'Università di Padova, vinse il concorso da Professore associato presentando un curriculum comprendente qualcosa come 3 (TRE !) pubblicazioni. Chi mai avrebbe avuto il coraggio di affrontare un concorso in condizioni tanto difficili... e vincerlo ? Di pubblicazioni ne ho di più io... ma vuoi mettere la qualità ?
Sarà solo una sfortunata coincidenza se quelle pubblicazioni vantano un record di zero citazioni: nessuno si è mai pregiato di farne cenno in nessun altro lavoro. D'altra parte le riviste tecniche sono piene di lavori superficiali redatti da autori negligenti, e invece il Nostro vola ben più su, è normale che la maggioranza degli altri non sia alla sua... ehm... altezza. Ha detto: "Volevo vincere il premio Nobel per l'Economia. Ero... non dico lì lì per farlo, però ero sulla strada giusta. Ha prevalso il mio amore per la politica, ed il premio Nobel non lo vincerò più." Quando si dice la scalogna... ha prevalso l'amore per la politica, maledizione. E ancora: "Ho molti amici che hanno vinto il premio Nobel e non sono molto più intelligenti di me." Ecco: non molto.
E quanti patimenti e tribolazioni avrà dovuto attraversare per perseguire i suoi nobili scopi: Parlamentare Europeo dal 1999 al 2008, ha totalizzato il 51,8 % di assenze, con un poco onorevole, ma senz'altro immeritato, 611° posto per assiduità: è stato uno degli europarlamentari più assenteisti. Pensate quante decurtazioni sulla sua sudata diaria, poverino.
Rendiamo onore a questo indefesso servitore dello Stato, che affronta con fiero cipiglio tutte le avversità e gli ostacoli che un mondo ingiusto gli pone contro.
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