mercoledì 24 ottobre 2012

Non è Galileo, è solo Bertolaso

Polemiche (su scala mondiale) a non finire sulla sentenza de L'Aquila che ha condannato a sei anni di carcere per omicidio colposo plurimo i sette componenti della Commissione Grandi Rischi che, riunitisi una settimana prima del terremoto, minimizzarono il pericolo e, in conferenza stampa, tranquillizzarono la popolazione invitandola a ritornare nelle case.
Oggi ha detto la sua, come gli è usuale a sproposito, anche il Ministro-del-contrario-dell-ambiente Corrado Clini, che ha accostato questa condanna a quella di Galileo (per la quale non ha saputo neanche approssimare una datazione: "un pò di tempo fa").
Clini parla di condanna di scienziati per il solo fatto che hanno a che fare con l'incertezza probabilistica del loro mestiere. L'informazione in generale pretende di far passare l'idea che la Commissione sia stata condannata per l'incapacità di prevedere il terremoto.
E' il contrario. Dopo quella riunione del 31 marzo 2009, la Commissione Grandi Rischi DIMENTICO' completamente l'incertezza probabilistica del proprio mestiere ed invitò gli aquilani a rimanere tranquilli in casa. Il giudice non è impazzito, pretendendo che i sismologi avrebbero dovuto prevedere il terremoto. Il giudice ha constatato che, se un terremoto non si può prevedere, quasi a maggior ragione non si può prevedere che un terremoto NON ci sarà.
E la Commmissione Grandi Rischi, dopo la riunione del 31 marzo, ha fatto finta di poter prevedere che, in presenza di un lungo sciame sismico, un forte terremoto NON ci sarebbe stato.
Non è vero che da adesso in avanti tutti gli scienziati si rifiuteranno di fare previsioni sugli eventi geologici.
Non è stata condannata la Scienza.
La chiave di volta del concetto è la famosa telefonata intercettata di Bertolaso all'assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati (PDL) in cui dfiniva la riunione della Commissione "un'operazione mediatica, fatta per tranquillizzare la gente".
Per questo non è stata condannata la Scienza. Se la Scienza si presta ad "operazioni mediatiche", passa immediatamente nel campo della Cialtroneria. E' stata condannata la Cialtroneria.
Se la risposta scientificamente più corretta è "non lo so", il dovere degli scienziati è rispondere "non lo so"; e dall'altra parte ci dev'essere un pubblico consapevole che "non lo so" è una risposta del tutto legittima e non ha niente di vergognoso.
Non c'è motivo che gli scienziati seri fuggano dalle responsabilità di fornire pareri: continueranno a farlo quelli che, quando necessario, avranno la forza e l'autorevolezza di dire "non lo so".
Ed è giusto che spariscano dalla scena (e che siano condannati) quelli che si prestano ad "operazioni mediatiche" e a risposte di comodo.
Galileo, caro sedicente Ministro Clini, non c'entra nulla.
Galileo fu condannato perchè mostrò al mondo la sua conoscenza empirica ed entrò in contrasto con il Dogma ed il Potere. Questi cialtroni sono stati condannati perchè, al contrario, hanno seppellito la loro scienza in ossequio al Potere del Bertolaso di turno.

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