mercoledì 17 ottobre 2012

Voglia di urlare

Si taglia la spesa sociale, si tagliano le spese sulla scuola (pubblica: alla scuola privata i finanziamenti - pubblici - non mancano mai), si tagliano le spese sulla sanità, non si pagano le tredicesime ai dipendenti pubblici, si aumentano le tasse, si riducono le pensioni. Ma è per il bene di tutti, non ci sono soldi, bisogna ridurre il debito dello Stato. Si fa un'autentica carognata a tutti i dipendenti, di aziende che dovevano ridurre gli organici, che avevano accettato di andare in mobilità con la prospettiva di raggiungere la pensione sulla base delle leggi allora esitenti, cambiando le regole del gioco ad accordi già presi. E non si possono tutelare tutti questi turlupinati, perchè "manca la copertura finanziaria". Bisogna salvaguardare il Bilancio, è per il bene di tutti.
E taglia che ti taglia, guarda un pò, rimane da spendere un pò di miliardi per l'Alta Velocità Torino-Lione, sfacelo inutile. Lì la copertura, miracolosamente, c'è.
Opera inutile perchè da 25 o 30 anni il traffico sulla ferrovia ordinaria è costantemente in calo, e la linea attuale è utilizzata appena al 25 % delle sue potenzialità. Inutile perchè ormai le linee del commercio internazionale si sono spostate verso l'Asia, le merci viaggiano via nave e arrivano nei porti, e le direttrici del trasporto ferroviario sono dai porti al centro dell'Europa, Nord-Sud, non più Est-Ovest. Inutile perchè il resto della rete ad alta velocità in Italia è stato costruito per treni passeggeri, per risparmiare. Avete mai visto passare un treno merci sulle linee ad alta velocità ? Mai. Solo Freccia Rossa. Far viaggiare treni merci, enormemente più pesanti, a 200 Km/h comporta ben altra costruzione e ben altra manutenzione. E quindi ? Ammettiamo pure che le merci arrivino ad alta velocità da Lione a Torino. E poi ? A 45 Km/h da Chivasso al resto d'Italia ?
Eppure per questa meraviglia i soldi ci sono. E' per il bene di tutti ? Possiamo sospettare che si tratti di un gigantesco tangentificio ?

Costituazione della Repubblica Italiana

Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Quando la crisi era ormai alle spalle, e l'Italia l'aveva superata meglio degli altri Paesi Europei, come ripeteva quotidianamente una spassosissima gag del duo comico Tremonti-Berlusconi, avremmo dovuto acquistare 131 (centotrentuno !) caccia-bombardieri F-35, da assemblarsi a Cameri, praticamente qui dietro casa mia. Aerei da bombardamento; la domanda più ovvia che uno si potesse porre mi pareva: Da usarsi dove ? Come ? Perchè ? Non era affatto ovvia, se invece la questione della petulante donnetta novarese fu: "E i pacifisti non li vogliono ? Eh, ma sono posti di lavoro..." Con identica logica, anche lo spaccio di stupefacenti garantisce numerosi posti di lavoro, e andrebbe pertanto incentivato.
Prezzi modici, per i cacciabombardieri: 80 milioni di dollari cadauno (significa 8 miliardi e fischia Euro per tutto lo stock).

Con il nuovo Governo dei competenti tecnici, ecco ora sobria accortezza alla cura del Bilancio, tagli delle spese; si dice sobriamente al fornitore: "No grazie, guardi, la merce non ci interessa più." ? Macchè. Solo, invece di comprarne 131, se ne comprano 90. Novanta aerei da bombardamento ? Da usarsi dove ? Come ? Perchè ? Però, oplà, ecco che ieri, candidamente, sobriamente e facciadibronzamente, il segretario del Ministero della Difesa, generale Debortolis, ammette che gli 80 milioni di euro cadauno erano il prezzo del modello-base, eh... con tutti gli optional vengono via per 127 milioni, ma probabilmente alla fine, chiavi in mano, costeranno più del doppio del previsto.
E, miracolo, miracolo, la copertura finanziaria c'è. Per spendere il doppio in aerei da guerra (certamente non difensiva, trattandosi di bombardieri) una decina di miliardi in più o in meno non è così rilevante. E' per il bene di tutti ? Per mandare in pensione tutti gli esodati basterebebro cifre molto molto inferiori, ma la copertura finanziaria non c'è.
Noi non avevamo un omino dedicato apposta alla spending review ? Uno che sta lì per valutare, meditare, selezionare le spese necessarie e sfalciare quelle superflue ? Per poi, dopo avere tecnicamente e competentemente vagliato, soppesato e analizzato, uscirsene con un "Tagliamo di un tot percento tutte le voci di spesa del Bilancio" tra le ovazioni generali ? E dov'era lo spendingreviewista Bondi ? Era girato dall'altra parte ? In quel momento era al cesso e non si è accorto di niente ?
Possiamo sospettare che queste ricche e inutili forniture militari siano un gigantesco tangentificio ?

Ma non basta solo pareggiare il bilancio, bisogna rilanciare la crescita economica (per chi ha letto in passato come la penso sull'argomento, questa è la più spassosa di tutte). Semplificare, agevolare le imprese, alleggerire gli impedimenti burocratici. Ed ecco servito in tavola, sempre ieri, il "disegno di legge semplificazioni". Quache articolo è particolarmente illuminante su che cosa si intenda per "semplificazioni".

- Art. 19: "Nei casi in cui le acque di falda contaminate determinano una situazione di rischio sanitario, oltre alla eliminazione della fonte di contaminazione ove possibile e econimicamente sostenibile, devono essere adottate misure" Capito ? Se le acque di falda contaminate determinano un rischo sanitario e l'eliminazione della fonte di inquinamento non è "economicamente sostenibile", una bella stretta di mano e va bene così. Perchè il principio del "chi inquina paga" vale in tutto il mondo e da noi mai ? E il rischio sanitario non riguarda il bene di tutti ?

- Art. 20: "Nei siti contaminati, in attesa degli interventi di bonifica e di riparazione del danno ambientale, possono essere effettuati tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di infrastrutturazione primaria e secondaria, nonchè quelli richiesti dalla necessità di adeguamento a norme di sicurezza, e più in generale tutti gli altri interventi di gestione degli impianti e del sito funzionali e utili all'operatività degli impianti produttivi e allo sviluppo della produzione". Chi ci ricorda ? In attesa degli interventi di bonifica (campa cavallo...) l'azienda inquinante può fare praticamente tutto quello che vuole. Articolino ad aziendam per l'ILVA di Taranto, a soddisfazione di Corrado Clini, Ministro del Contrario-dell-ambiente. Se un giudice applica a puntino la legge, se si può si cambia il giudice, se no la legge.

Pralina finale:
- Art. 12: in materia di edilizia si abolisce il "silenzio-rifiuto". Cioè, se si richiede un'autorizzazione per un intervento edilizio e la Pubblica Amministrazione competente non risponde entro 45 giorni, vale il "silenzio-assenso" e si può partire con i lavori. E va bè. Anche qualora "l'immobile oggetto dell'intervento sia sottoposto a vincoli ambientali, paesaggistici o culturali".
Come come come ???? Lasciare al silenzio-assenso la possibilità di interventi edilizi in spazi vincolati ? E i vincoli paesaggistici, ambientali e culturali non sono tali per la salvaguardia del bene di tutti ? Ci vuole tanto a capire dove si va a parare ? Qui non si tratta di un articolino ad aziendam: è proprio riuscito così, ad minchiam. Per cementificare con qualsiasi obbrobrio gli angoli più belli d'Italia non sarà neanche più necessaro estorcere un permesso. Basterà invitare a cena il primo assessore che capita e convincerlo a tergiversare e ritardare un pò l'iter delle pratiche, e un bel residence dentro il Colosseo sarà del tutto regolare.

E questo sarebbe il fior fiore dei competenti, sobri e rigorosi tecnici ?
Ma ridateci Fanfani !

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