martedì 2 giugno 2009

Il telefono, la tua croce

Adesso è periodo di telefonate. Tutte le sere, verso l'ora di cena, mi telefona qualcuno. Purtroppo sono solo voci registrate. Io tutte le volte ascolto i primi due secondi, giusto per capire chi è, poi metto giù; e poi mi pento, perchè mi sarebbe piaciuto sentire quali argomenti avrebbero tirato fuori per convincermi a votarli. E il fatto che si presentino con monologhi registrati senza possibilità di esporsi a domande od obiezioni la dice lunga su quale sia il tipo rapporto che ritengono di avere con noi elettori. Domande ed obiezioni sono riservate a programmi telvisivi addomesticati.
Quache sera fa dall'altra parte della cornetta avevo l'ectoplasma di Pierferdy Casini in persona (si fa per dire); si vede che nel suo partito Totò Cuffaro ha invece l'incombenza della propaganda per corrispondenza, spedisce in giro i pizzini.
L'altra sera una donna si è qualificata come l'unica vera novità del panorama politico: i Moderati. A momenti svengo dalla gran novità. Dice che i Moderati difendono i valori della famiglia. Io che sono single avrei voluto fare una domanda interessata: "ma i valori della famiglia li difenderete con moderazione, mica come una cosa su cui asserragliarsi, sennò cosa vi chiamate Moderati a fare, allora chiamatevi Mujaheddin della famiglia che si capisce meglio..." niente da fare, le registrazioni sono impermeabili alle obiezioni.
Stasera il rompiballe di turno era un virgulto del Popolo Delle Libertà che, con voce giovanile e tutte le tipiche "o" piemontesi, vuole portare la sua esperienza di imprenditore nel Parlamento Europeo, ma prima esordisce con il proclama: Compra Italiano !
Ma come ! I paladini del liberismo, gli adoratori del totem del Libero Mercato ? Verrebbe da dire: ce l'hai scritto nel nome del Partito; ma non si sa bene in che senso vada intesa quella libertà lì: c'è sempre il dubbio, visto di che partito si tratta, che sia un'invocazione di libertà anche solo con la condizionale, anche la libertà dietro cauzione andrebbe benissimo. Ma non eravamo rimasti che si doveva lasciar fare agli imprnditori tutto quello che volevano che tanto poi ci avrebbero pensato le capacità tauamturgiche del Mercato e della Concorrenza a rendere il mondo sano e felice ? Per anni ci hanno fatto i maroni a fettine con i lacci e lacciuoli (da scriversi sempre con la u) burocratici che ostacolavano l'esprimersi della libera creatività imprenditoriale: dovunque ti giravi c'era qualcuno che lamentava capacità produttive tristemente imbrigliate in lacci e lacciuoli (con la u) imposti da leggi che ponevano troppe regole, e ci raffiguravano un'Italia popolata di laboriosi imprenditori geniali e inventivi pronti a librarsi in volo come aquile grazie alla loro sconfinata creatività, e invece costretti a razzolare a terra come tacchini dai mille impedimenti regolamentari.
E allora abbiamo depenalizzato il falso in bilancio, perchè creare fondi neri per poter pagare le tangenti è già abbastanza seccante che si debba farlo di nascosto, e finire pure in galera per questo sarebbe un ben pesante laccio o lacciuolo. E anche scrivere una dichirazione dei redditi un tantino veritiera per l'imprenditore italiano è sempre stato un lacciuolo mica da ridere.
E abbiamo legalizzato lo schiavismo con la legge Biagi, in nome della flessibilità "come negli altri paesi europei". Ecco, quando vi dicono "come negli altri paesi europei" la truffa è garantita. Io so che in altri paesi la flessibilità negli orari di lavoro va incontro (anche) alle esigenze dei lavoratori, con part-time su misura che permettono di evitare di dover assumere una baby-sitter, per esempio. Non mi risulta che altrove la flessibilità sia intesa come un imprenditore libero di lacci e lacciuoli che può mantenere un dipendente precario a vita sotto eterno ricatto.
Ed ecco che imprenditori finalmente liberi da tanti lacci e lacciuoli possono mantenere in funzione delle linee di lavorazione come quella della Thyssen-Krupp di Torino.
Mi sa che non erano aquile, erano avvoltoi.
Ebbene, giovane epigone in bagna cauda di cotanto Premier, dopo tutte queste liberazioni per lanciarvi creativi ma decisi ed aggressivi nel rutilante mondo della concorrenza e del mercato, mi ti rifugi nel Comprate Italiano ? Sfuggi all'agone internazionale per rintanarti nel triste cortile del protezionismo ?
I liberisti non li sopporto, ma quelli che sono liberisti a giorni alterni fanno veramente schifo.

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